A Barcellona la squadra russa di nuoto ha ottenuto il terzo posto nel medagliere, dietro Stati Uniti e Cina (Foto: Direzione Kazan 2013)
Il futuro dello sport è roseo. Anzi: dorato. Perchè se nell’anno che sta per concludersi gli atleti russi hanno ottenuto brillanti successi sia a livello individuale che di squadra, il parere degli esperti è che ci si deve aspettare solo dei miglioramenti. Anche sul versante dell'organizzazione: dopo tre grandi eventi sportivi che si sono svolti nel Paese - il campionato del mondo di atletica leggera di Mosca, le Universiadi estive di Kazan e le Olimpiadi delle arti marziali di San Pietroburgo - adesso gli occhi sono puntati sui mondiali di calcio del 2018 e su Sochi.
Il calcio. Sotto la guida del tecnico Fabio Capello la Nazionale russa di calcio ha superato con successo la selezione per i Mondiali basiliani del 2014, classificandosi al primo posto del girone. A seguire sono arrivati Portogallo, Israele, Azerbaigian, Irlanda del Nord e Lussemburgo. La squadra aveva dovuto saltare i due ultimi campionati del mondo non essendo stata ammessa.
Capello riscuote un’enorme popolarità: ha riorganizzato la squadra, rendendo il suo gioco più spettacolare e aggressivo.
Universiadi e pallavolo. A Kazan, la squadra russa ha battuto un record, aggiudicandosi 150 ori, mentre la Nazionale di pallavolo maschile ha conquistato il titolo europeo. Alla finale di Euro-13, sul difficile terreno del Parken Stadium di Copenhagen, la squadra russa ha battuto l’Italia per 3 a 1. Il gigante Dmitri Musgerskij (alto 2 metri e 18 centimetri) è stato reputato miglior giocatore del torneo.
Arti marziali. Il secondo campionato mondiale - dopo quello di Pechino - si è svolto a San Pietroburgo e si è concluso con la vittoria schiacciante dei padroni di casa. Le gare disputate in quindici specialità si sono svolte in quattro arene diverse. I russi hanno conquistato 93 medaglie, di cui 47 ori, 20 argenti e 26 bronzi.
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Lo speciale su Sochi 2014 |
Pattinaggio. Il celebre campione Evgeni Pljushchenko, è stato fermo da gennaio a ottobre. Il campione delle Olimpiadi di Torino del 2006 ha vinto una breve gara nel torneo internazionale Volvo Open Cup, che si è tenuto a Riga. Certo la pista di Riga non sarà quella del Grand Prix, ma per l’esibizione di Evgeni la sala era gremita fino all’inverosimile.
La boxe. Supercampione secondo la World boxing association (Wba), nonché campione del mondo secondo la World boxing organization (Wbo) e l’International boxing federation (Ibf), Vladimir Klichko ha difeso con successo il titolo combattendo a Mosca contro il campione Wbo in carica, Aleksandr Povetkin. Il duello si è protratto per 12 round. Klichko ha vinto per decisione unanime dei giudici.
Atletica. Le gare di salto con l’asta femminili hanno fatto il tutto esaurito sulle tribune dello stadio Luzhniki. I tifosi sono accorsi per sostenere Elena Isinbaeva, che si è rallegrata della presenza dei suoi innumerevoli ammiratori. L’inimitabile Isinbaeva ha ha vinto per la terza volta i campionati del mondo. Il suo risultato è stato di 4,89 metri.
Nuoto. A Barcellona la squadra russa ha ottenuto il terzo posto nel medagliere, dietro Stati Uniti e Cina. La Nazionale della Federazione ha conquistato 19 medaglie, tra cui nove ori, sei argenti e quattro bronzi e sette di queste vittorie russe sono andate alle atlete del nuoto sincronizzato. Gli organizzatori del torneo hanno persino invitato la 15 volte campionessa del mondo Svetlana Romashina alla cerimonia di chiusura del torneo. E non solo in qualità di ospite. Sveta ha potuto tuffarsi per la seconda volta in piscina per eseguire il suo assolo.E tra l’altro, in seguito la Federazione europea degli sport acquatici (Len) ha insignito la tre volte campionessa olimpica, 15 volte campionessa del mondo e 6 volte campionessa europea Svetlana Romashina del titolo di migliore atleta del nuoto sincronizzato per il 2013.
Beach Soccer. Le parole del re del football brasiliano, Pelé, “la Russia diventerà campione del mondo di calcio quando il Brasile conquisterà il titolo di campione del mondo di hockey” non sono ormai più attuali. Anche se non nel football classico, ma nella sua variante sulla sabbia, la squadra russa ha conquistato per la seconda volta di seguito il titolo di migliore squadra del mondo. Se due anni fa, nel campionato che si era svolto in Italia, in finale era stata sconfitta dai pluriennali campioni brasiliani, questa volta la squadra russa si è spinta fino all’isola di Tahiti. I brasiliani questa volta non sono riusciti a raggiungere la finale, essendo stati sconfitti dalla Spagna che nel match decisivo è stata a sua volta battuta dalla Russia per 5 a 1.
I successi ottenuti dalla Russia nel beach football risultano ancora più straordinari se si pensa che in un Paese con un clima così freddo si può giocare sulla sabbia solo tre mesi l’anno. Insomma, si conclude un anno ricco di soddisfazioni per lo sport russo, in vista di un 2014 che si annuncia altrettanto avvincente. Le sfide sono tante. Una su tutte: i Giochi invernali di Sochi. Dove gli atleti della Federazione sfrutteranno di sicuro il "fattore campo".
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