L'eredità di Sochi

La campionessa di Biathlon Darja Domratschawa (Fonte: Ap)

La campionessa di Biathlon Darja Domratschawa (Fonte: Ap)

Sono ancora tante le polemiche sulle strutture dei Giochi invernali. Ecco cosa resterà delle Olimpiadi del Caucaso

Si sentono molte critiche, alcune delle quali giustificate. Prima di parlare dei vantaggi dei Giochi, si dovrebbe tenere a mente che sì, è vero che 36 miliardi di euro spesi per le infrastrutture olimpiche possono sembrare eccessivi se messi a confronto con il budget iniziale di 10 miliardi di euro e anche con i  Giochi Olimpici svoltisi altrove, per esempio a Pechino che deteneva fino a questo momento il record delle spese, con 26 miliardi di euro per le sue Olimpiadi estive del 2008. Altre critiche prendono di mira il fatto che alcuni abitanti si sono visti confiscare le case senza risarcimento alcuno e la popolazione di questa stazione di villeggiatura sul mare ha fornito ai giornalisti le prove di come sei anni di lavori  ininterrotti hanno provocato innumerevoli problemi, soprattutto agli automobilisti.

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 L'aeroporto. Ma i Giochi Olimpici non sono soltanto un buco nero che attira critiche a pioggia. Al di là dell’eccelsa qualità sportiva che ci si attende dalle gare che si disputeranno a febbraio e marzo del prossimo anno, Sochi e la sua regione adesso beneficiano di un livello di sviluppo che si sarebbero potute soltanto sognare se l’onda delle Olimpiadi non le avesse lambite. Prima di tutto c’è l’aeroporto di Sochi, la cui costruzione si era interrotta già dal 1989. Candidandosi a ospitare le Olimpiadi, la città caucasica aveva promesso che l’aeroporto sarebbe stato completamente ristrutturato e sarebbe entrato in servizio. Il Terminal  B ha già iniziato ad accogliere le compagnie aeree interne durante la fase di collaudo. L’aeroporto è stato inaugurato ufficialmente nel febbraio 2010 e nell’autunno di quello stesso anno il Terminal C ha iniziato ad accogliere i voli internazionali. Infine, con l’inaugurazione del Terminal  A, il 19 novembre di quest’anno, la capacità di accoglienza dell’aeroporto è completa e così pure la sua operatività.

Le telecomunicazioni. Per quanto riguarda lo sviluppo di Sochi e della sua regione, l’investimento olimpico per la rete elettrica e le telecomunicazioni è lungi dall’essere privo  di senso. Sono state costruite, o verranno presto completate, 193 centrali  elettriche, in grado di elevare la produzione di elettricità della città da 440 megawatt totali a mille megawatt, poco meno del consumo elettrico della città di Parigi. Per quanto riguarda le telecomunicazioni, le aziende Rostelcom e Megafon hanno installato la rete 3G che copre l’intera area dei Giochi, quindi la città più gli impianti olimpici. Non  si dovrebbe dimenticare che Sochi diventerà un modello per le città russe per ciò che concerne la mobilità dei disabili, in quanto entro il prossimo febbraio  rispetteranno i requisiti previsti per l’accessibilità dei disabili 1801 strutture oltre a 300 strade, fermate degli autobus e aree pedonali di questa città di villeggiatura.

La viabilità. “Lungo i marciapiedi sono stati installati alcuni schermi touch per aiutare chi ha problemi di vista, e l’altezza stessa dei marciapiedi è stata ridotta per facilitare i movimenti di chi utilizza le sedie a rotelle. In tutta la città sono state costruite nuove pensiline alle fermate degli autobus, equipaggiate con dispositivi speciali per aiutare chi ha problemi di mobilità” spiega Janna Grigorieva, direttore del Dipartimento olimpico del comune di SochiQuesti sviluppi arrecheranno indubbi vantaggi agli abitanti e a chi farà visita a Sochi. Ma che cosa accadrà agli impianti sportivi, una volta finiti i Giochi Olimpici? La città rischia di trasformarsi in una di quelle città fantasma che hanno vissuto la loro ora di gloria e una volta terminato tutto diventano decrepite e obsolete? 

Gli impianti sportivi. Nelle intenzioni tutto andrà diversamente. Il Fisht Stadium, per esempio, che durante le Olimpiadi ospiterà le cerimonie di inaugurazione e di chiusura, sarà utilizzato anche per le partite della Coppa del mondo di calcio. La pista del ghiaccio Shaiba, dove a breve si disputeranno gli incontri di hockey, in seguito sarà adibita a centro ricreativo e sportivo per i giovani. E così potremmo continuare ancora a lungo. L’Arena Adler diventerà una zona fieristica; il complesso Laura diventerà un centro di addestramento nazionale per lo sci nordico, e il centro Sanki e Rosa Khoutor sarà utilizzato per il bob e lo snowboard. Dato che queste strutture però sono state edificate soprattutto per le Olimpiadi, si deve tenere presente che nel settembre 2013 l’università dello sport di Sochi ha costituito il suo primo gruppo di studenti. L’università allenerà e preparerà adeguatamente gli specialisti nel settore sportivo, offrendo corsi in diplomazia, amministrazione e legge dello sport. All’inaugurazione dei corsi, Alexander Tkachev, governatore della regione di Krasnodar, ha affermato che grazie all’università Sochi diventerà un centro mondiale per l’insegnamento, gli affari e lo sport. “Tutto ciò è molto importante per la nostra regione. L’università preparerà professionisti di classe olimpica e i laureati costituiranno la premessa per  far sviluppare ancora di più lo sport nel nostro paese”. 

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