Foto: Governo di Mosca
Il coraggio e il sorriso. La determinazione e la speranza. A Mosca, in occasione della Giornata internazionale dei disabili, alcuni campioni paralimpici russi hanno tenuto delle lezioni rivolte ai giovani portatori di handicap. Centinaia di ragazzi hanno preso parte all’iniziativa, per imparare i trucchi dei maestri. All’iniziativa hanno partecipato più di duecento studenti provenienti dalla capitale e dall’oblast di Mosca. Con orgoglio. Perchè ogni punto conquistato, ogni servizio ben ricevuto rappresentavano una grande vittoria.
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Lo speciale su Sochi 2014 |
La sedicenne Lisa Denisova era una dei pochi giovani presenti ad aver già praticato degli sport. Pur muovendosi su una sedia a rotelle, dimostra che chiunque, a dispetto delle proprie insufficienze muscoloscheletriche, può essere atletico e prendersi una sorta di rivincita sul destino. “Mi sono cimentata in vari sport”, ha detto. “Ho fatto pallacanestro e tiro con l’arco. Adesso sto cercando qualcosa di nuovo”. Durante l’evento sono state proposte diverse specialità: scherma su sedia a rotelle, minigolf e tennis da tavolo. Campioni paralimpici e atleti professionisti hanno aiutato i ragazzi a trovare lo sport più adatto a ciascuno di loro. Alcuni dei giovani hanno dimostrato di apprendere con facilità; altri avranno bisogno di più tempo. Anche i campioni, che per questi ragazzi rappresentano dei modelli da emulare, un tempo erano dei principianti.
Una di loro, Raisa Chebanika, ha ricordato i tanti dubbi che la tormentavano all’inizio della sua carriera. Tuttavia, perseveranza e voglia di vincere hanno fatto di lei una campionessa paralimpica di tennis da tavolo, vincitrice alle Olimpiadi di Londra. Durante l’incontro, Risa ha insegnato ai giovani a impugnare la racchetta e giocare senza arrendersi. Gli atleti paralimpici si prestano con piacere a questa iniziativa, perché capiscono quanto sia importante l’incoraggiamento. Anche loro ne hanno avuto bisogno quando muovevano i primi passi nel mondo dello sport e, successivamente, quando hanno preso parte alle Paralimpiadi. “Al sostegno dei fan devo il cinquanta percento del mio successo”, ha dichiarato Raisa Chebanika. “A Londra l’incoraggiamento non ci veniva solo dai nostri connazionali, ma anche dai britannici, felici di assistere a un incontro avvincente. È stato bello”.
“Quando il pubblico ti appoggia e ti incoraggia ti senti sostenuto: l’adrenalina è a mille e tu rendi di più”, ha spiegato Vladimir Krivulya, medaglia di bronzo nel sollevamento pesi alle Paralimpiadi di Londra.
I ragazzi hanno promesso che seguiranno le prossime gare e faranno il tifo per gli atleti. Ai botteghini di Mosca e di Sochi, ma anche su internet, i biglietti per i Giochi stanno andando a ruba; in particolare per la cerimonia inaugurale e quella di chiusura, e per le gare di hockey su slittino e sci alpino.
Il programma delle Paralimpiadi di Sochi sarà il più nutrito della storia dei Giochi invernali: in nove giorni di gare saranno assegnati settantadue set di medaglie in cinque diverse specialità. Dopo aver preso parte a diverse lezioni tenute dai campioni, Lisa Denisova sembra aver trovato ciò che cercava: con grande sorpresa sua e di Vladimir Krivulya, medaglia di bronzo nel sollevamento pesi, è riuscita a sollevare con agio e professionalità quasi quaranta chilogrammi, pur non avendo mai tenuto un bilanciere tra le mani. Chissà: forse anche lei un giorno diventerà una campionessa paralimpica.
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