Rustam Minnikhanov, presidente del Tartastan (Fonte:Ufficio Stampa)
Organizzazione di eventi sportivi e miglioramento dell'immagine pubblica. Due dinamiche che, spesso, vanno a braccetto. Perchè "i grandi eventi accrescono le attrattive di città e intere regioni per gli investitori". Così il presidente del Tatarstan Rustam Minnikhanov. Che ha raccontato in un'intervista a "BRICS Business Magazine" come, grazie all'Universiade di Kazan, siano stati superati dei problemi che non erano stati risolti in vent'anni.
Presidente, secondo la sua personale percezione, quanto era conosciuto il Tatarstan all'estero prima dell'Universiade? Che cosa è cambiato dopo questo evento?
Da tempo ci adoperiamo affinché Kazan e il Tatarstan siano meglio conosciuti nel mondo. Ciò è di vitale importanza per attrarre investimenti nella nostra repubblica; per gli investitori, infatti, è importante conoscere quanto meglio possibile il paese in cui si apprestano a investire il proprio denaro. Fino a pochi anni fa, gli stranieri conoscevano della Russia solo due città, Mosca e San Pietroburgo. In occasione delle nostre visite all'estero abbiamo parlato della nostra repubblica, e abbiamo spiegato che il Tatarstan è una delle regioni della Russia che stanno conoscendo uno sviluppo più dinamico. Credo che grazie all'Universiade siamo riusciti nel nostro intento. Sono arrivati circa 12 mila partecipanti provenienti da 160 paesi, e una grande quantità di turisti. Le gare dell'Universiade sono state trasmesse dai principali canali sportivi.
In tutto il mondo un fenomeno sempre più frequente è quello delle proteste contro i grandi eventi sportivi, che si rivelano un lusso insostenibile per le città e i paesi che li ospitano. Quali sono i risultati finanziari dell'Universiade? Quali effetti economici a lungo termine prevede che avrà la manifestazione?
Non condivido questo punto di vista. I grandi eventi sportivi indubbiamente richiedono degli investimenti, non solo per il loro svolgimento, ma anche per la costruzione di impianti sportivi e di infrastrutture. Però, una volta concluse le gare, i nuovi impianti sportivi, le strade e i raccordi non spariscono nel nulla, ma rimangono al servizio della popolazione. I preparativi per la manifestazione sono durati cinque anni. Abbiamo lavorato in diverse direzioni: costruzione di impianti sportivi e del Villaggio dell'Universiade, sviluppo della rete stradale della città, costruzione della metropolitana, ristrutturazione completa di alcuni condomini situati nelle zone destinate ad accogliere gli ospiti dell'Universiade 2013, lavori di consolidamento degli argini, costruzione di un nuovo terminal dell'aeroporto internazionale "Kazan", realizzazione di un progetto ecologico e di altri interventi sulle infrastrutture, modernizzazione della sanità pubblica. Grazie all'Universiade Kazan ha subito una trasformazione qualitativa, è diventata una città in cui è molto più confortevole vivere. Sono state risolte una serie di questioni che senza i giochi studenteschi avremmo tentato di risolvere ancora per i prossimi vent'anni.
Quali consigli darebbe a Sochi e a Rio, che si preparano alle loro Olimpiadi? La prima città è sul rettilineo finale, ai Giochi invernali manca ormai pochissimo.
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In primo luogo, consiglierei loro di non prestare attenzione a tutte queste accuse, ma di proseguire i preparativi secondo il programma di lavoro. Anche da noi molti non credevano che saremmo riusciti a concludere in tempo i preparativi per l'Universiade; in risposta a queste supposizioni io spiegavo che la mattina del giorno di apertura dei giochi, il 6 luglio, sarebbe stato tutto pronto. E così è stato: abbiamo fatto in tempo a costruire, preparare e organizzare ogni cosa. Sono sicuro che anche gli organizzatori delle Olimpiadi di Sochi e il comitato organizzativo di Rio de Janeiro riusciranno a realizzare tutti i loro piani entro i termini stabiliti. Da parte nostra, siamo pronti a mettere a loro disposizione la nostra esperienza di preparazione e gestione di eventi sportivi di grande portata. Gli imprenditori stranieri conoscono abbastanza bene il Tatarstan.
Quali sono i principali oggetti di interesse per gli investitori stranieri?
Abbiamo molte aree in cui investire. In particolare, il settore alberghiero è molto attraente per le società straniere, specialmente da quando si è svolta l'Universiade, perché a Kazan hanno cominciato ad arrivare molti più turisti. In generale, siamo aperti a qualsiasi proposta, e gli investitori possono stare sicuri che qualsiasi loro progetto in Tatarstan sarà accolto con gioia dalle autorità della repubblica. In Tatarstan possiamo offrire alle società tecnologiche infrastrutture sviluppate e personale qualificato.
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Molti grandi progetti di investimento sono arrivati in Tatarstan dall'Europa. I grandi investitori dei paesi in via di sviluppo mostrano attenzione nei vostri confronti?
Cerchiamo di attrarre investitori da diversi paesi, senza fare differenze tra Europa e Asia. In particolare, abbiamo alcune collaborazioni in atto con delle società malesi che partecipano alla realizzazione del progetto "Smart City"; lavoriamo intensamente con il mondo arabo, perché gli investitori di quei paesi hanno dei mezzi che vorrebbero investire in modo efficace.
Una volta lei ha citato come esempi di paesi con una imponente regolazione statale e con un'economia di mercato Singapore e la Cina. La loro esperienza per lei come politico può avere un'importanza pratica?
Non credo che alla Russia convenga seguire ciecamente l'esempio della Cina o di Singapore, ma noi in Tatarstan abbiamo studiato le esperienze di paesi che stanno avendo una certa crescita economica. L'esperienza di Singapore la stiamo studiando già da alcuni anni; tutti i nostri ministri e i direttori degli enti municipali hanno studiato in quel paese, per conoscerne il sistema di governo. Ora stiamo coinvolgendo degli specialisti da Singapore nel processo di modernizzazione del nostro sistema scolastico. Dell'esperienza della Cina ci interessa la creazione di zone economiche a statuto speciale e di parchi industriali, soprattutto a livello municipale.
L'intervista è stata realizzata prima della tragedia aerea che ha colpito Kazan il 17 novembre scorso, nella quale ha perso la vita il figlio del presidente del Tatarstan. La redazione di Russia Oggi e l’intero team di RBTH si stringe attorno al presidente e alle famiglie delle vittime
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