L'orologio del count down verso i 22° Giochi olimpici invernali di Sochi 2014 (Foto: Ria Novosti)
È iniziata la vendita dei biglietti per le Olimpiadi invernali di Sochi 2014. I biglietti si possono acquistare sul sito ufficiale o presso le sedi dei comitati olimpici dei Paesi partecipanti. L’elenco completo è disponibile sul sito di Sochi 2014. Secondo le previsioni degli organizzatori, il 70 per cento dei biglietti sarà venduto ai russi, mentre il restante 30 per cento andrà ai cittadini di altri Paesi.
I prezzi delle
gare
Il biglietto più
economico costerà intorno ai 500 rubli (12,5 euro circa), mentre il prezzo di una buona metà dei
biglietti sarà inferiore ai 3.000 rubli (75 euro circa). Secondo le stime di Kommersant Dengi il prezzo medio si
aggirerà sui 6.400 rubli (160 euro circa) e quello del biglietto più caro sui 50mila rubli (1.250 euro circa). Tale è
la somma che si dovrà investire per acquistare un posto nel settore Vip alla
cerimonia di apertura.
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Di gran lunga inferiore, invece, sarà il costo di un biglietto per assistere alle gare di hockey e pattinaggio artistico – due sport tradizionalmente molto amati dai russi – che andrà dai 1.200 ai 34mila rubli (dai 30 agli 850 euro circa) e dai 1.500 ai 23mila rubli (dai 37,5 ai 575 euro circa).
Raggiungere Sochi costerà meno di quanto sia costato raggiungere Londra per le Olimpiadi 2012, ma più di Vancouver. I biglietti per la capitale del Regno Unito sono arrivati a costare fino a 100mila rubli (2.500 euro). Del resto, le Olimpiadi di Londra si sono svolte in un periodo estivo e inoltre sono state senz’altro le più care nella storia dei Giochi olimpici.
A Vancouver il prezzo massimo dei biglietti non ha superato i 33mila rubli (825 euro circa). Secondo il comitato organizzatore le Olimpiadi di Sochi avranno un costo globale contenuto, è ciò che prevede il suo presidente Dmitri Chernyshenko. “Il nostro obiettivo è far giungere a Sochi il maggior numero possibile di tifosi per farli assistere alle gare e dare sostegno alla nazionale russa e perciò il 42 per cento dei biglietti in vendita avrà un prezzo inferiore ai 3.000 rubli (75 euro circa). Si tratta dei biglietti più accessibili nella storia dei Giochi olimpici”, ha aggiunto Chernyshenko.
Tuttavia, una volta acquistato, il biglietto non potrà essere più rimborsato. Non si prevedono rimborsi di alcuni tipo, eccetto che in caso di morte del tifoso possessore del biglietto o nel caso in cui l’evento sportivo venga annullato o al tifoso sia stato negato il pass speciale che sarà assegnato a tutti gli spettatori che vogliono assistere alle gare. Ma di ciò si parlerà diffusamente avanti.
La questione del
pass
All’inizio delle
vendite i biglietti potranno essere
acquistati solo in internet, mentre successivamente saranno disponibili in
punti vendita ufficiali il cui elenco verrà pubblicato nel sito delle Olimpiadi.
Il pagamento potrà avvenire solo mediante carta di credito Visa, come peraltro
già avviene per tutti i tipi di pagamento in ambito olimpico.
Gli organizzatori russi hanno cercato di far tesoro degli errori commessi ai Giochi olimpici di Londra, i cui biglietti erano stati venduti per la maggior parte via Internet. Gli acquirenti compilavano un modulo di prenotazione dove indicavano il numero di carta di credito e lo inviavano online; dopo di che venivano sorteggiati in modo del tutto casuale i fortunati aventi diritto al biglietto.
Ma nei primi giorni di vendita era scoppiato uno scandalo in quanto molti titolari di carta di credito Visa con scadenza a quattro mesi - il cui numero, secondo le stime di allora del Daily Mail, si aggirava intorno ai 10 milioni - non erano riusciti a ottenere la prenotazione. Agli sfortunati era stato suggerito di rivolgersi alla Lloyds Tsb Bank, e dopo aver compilato un modulo coi propri dati personali, di pagare direttamente il biglietto con carta di credito o in contanti. Gli addetti ai lavori avevano dovuto rielaborare in tutta fretta il sistema di vendita dei biglietti.
Guerra ai bagarini
Uno degli
spauracchi più grandi per il comitato organizzatore è costituito dai bagarini e
per arginare il fenomeno gli organizzatori hanno introdotto uno speciale documento
che hanno chiamato il “passaporto del tifoso” che potrà essere rilasciato a qualunque
tifoso abbia acquistato almeno un biglietto.
Per ottenere tale “passaporto” occorre compilare un modulo reperibile nel sito del comitato organizzatore. I moduli verranno vagliati da appositi organi di controllo che avranno anche il diritto di negare il passaporto. In simili casi il denaro speso per il biglietto verrà rimborsato. Tutti gli spettatori che assisteranno agli eventi sportivi saranno tenuti a esibire il passaporto all’ingresso; in caso contrario non verranno ammessi.
In realtà non è ancora del tutto chiaro che cosa potrebbe accadere qualora si volesse acquistare il biglietto per regalarlo. L’acquirente è tenuto a registrarsi e a inviare il modulo coi propri dati, ma in questo caso potrebbero sorgere dei problemi dal momento che chi acquista il biglietto è una persona diversa da chi poi ne fruirà.
Contro i bagarini è stata messa a punto una legge speciale, entrata in vigore il 15 gennaio 2013 che prevede delle multe per chi viola le regole di vendita e distribuzione dei biglietti. In base a tali norme anche lo schema del bonus di un biglietto dato in cambio dell’acquisto di un souvenir del prezzo di 10mila rubli (250 euro circa) non dovrebbe valere più.
Per i comuni cittadini che violeranno queste regole sono previste multe dell’ammontare del prezzo di 5-10 biglietti. Per dirigenti pubblici e imprenditori privati le multe raddoppieranno ed equivarrano al prezzo di 10-20 biglietti e comunque non saranno inferiori ai 50mila rubli (1.250 euro circa). Per i funzionari giuridici andranno da 500mila a 1 milione di rubli (dai 12.500 ai 25.000 euro circa). Oltre a ciò i funzionari giuridici e gli imprenditori privati rischiano da 1 a 90 giorni di interdizione dalla propria attività professionale.
“I biglietti acquistati in siti non ufficiali non saranno ritenuti validi e il comitato organizzatore declina ogni responsabilità in merito alla mancata partecipazione degli spettatori agli eventi sportivi dovuta a simili cause", si avverte.
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