1. Un carro armato della Seconda guerra mondiale
Fonte: Igor Russak/RIA Novosti
Il 28 luglio 2017 un tribunale russo ha respinto il ricorso in appello di un cittadino di Mosca, che è stato condannato a tre anni con la condizionale per aver tentato di esportare, a bordo di un treno merci, un carro armato T-34/85 dalla Russia al Kazakistan.
Il cittadino russo ha venduto il mezzo bellico (acquistato in precedenza in Lettonia per 20.000 euro) a un acquirente kazako per 230.000 euro, ma ha cercato di esportarlo senza presentare i documenti necessari, al fine di evadere le tasse.
L’uomo è stato arrestato vicino al confine russo-kazako e accusato di contrabbando di un oggetto di valore culturale senza l’autorizzazione delle autorità. Anche il tank è stato confiscato. E lui ha scoperto che il suo piano non era esattamente a prova di proiettile.
2. 350 Uova Fabergé false
Fonte: AP
Nel dicembre 2010, gli agenti del controllo di frontiera dell’Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi hanno sequestrato uno strabiliante lotto di Uova Fabergé provenienti dalla Russia. Erano ben 350 e ogni Uovo aveva lo stemma della casa imperiale russa. Ma i gioielli erano falsi. La cosa più sorprendente è che il famoso gioielliere russo Carl Fabergé ha prodotto in tutta la vita un totale di 71 Uova… Il progetto del contrabbandiere falsario era ambizioso, ma qualcuno gli ha rotto le uova nel paniere…
3. Pezzi di ricambio di aerei caccia
Fonte: Ramil Sitdikov/RIA Novosti
A giudicare da quanto frequentemente si leggono notizie simili, i pezzi di ricambio di aerei militari di costruzione sovietica devono essere uno degli articoli prediletti dei contrabbandieri che operano sul confine russo-ucraino. Il tentativo più sfacciato di far passare in Ucraina pezzi di ricambio di jet Mig si è verificato nel 2016, quando degli ex addetti della base aerea di Lipetsk (città 465 chilometri a sud di Mosca) cercarono di piazzare al di là del confine ben 700 componenti, sgraffignate da velivoli MiG-29s, Su-24s e Su-25s. Ma il progetto criminale non decollò.
4. 18 chili di code di cervo
Fonte: Nikolaj Gyngazov/Global Look Press
Nel 2016 le guardie di frontiera della città di Ussurijsk (città del Territorio del Litorale, non lontana da Vladivostok e a quasi 9.000 chilometri da Mosca) arrestarono un cittadino cinese che stava cercando di esportare clandestinamente nel suo Paese 80 code di cervo recentemente recise. In Cina sono utilizzate nei preparati di medicina tradizionale e hanno un grande valore. Le 80 code avevano un peso di 18 chili e un costo stimato di 784.000 rubli (11 mila euro). L’arrestato provò a giustificarsi dicendo che due intendeva mangiarle, e che ne avrebbe vendute solo 78. In cauda venenum.
5. 142 tartarughe e 28 lucertole
Fonte: Reuters
Nel marzo 2016, il servizio doganale dell’Aeroporto moscovita di Domodedovo ha fermato una donna con in valigia ben 170 rettili. La signora ha insistito a lungo per convincere gli agenti che si trattava di un souvenir per un suo amico che vive in Vietnam, dal quale stava andando ospite. Forse avrebbe fatto meglio a regalargli qualche matrioska!
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