Quei ragazzi russi che hanno conquistato la Apple

Il Ceo di Apple Tim Cook.

Il Ceo di Apple Tim Cook.

: Reuters
Quest’anno tra i 340 fortunati che hanno partecipato alla conferenza Apple ci sono anche dei giovani russi. Ecco i tre progetti che hanno suscitato l’interesse della Mela

Il selfie con il capo della Apple, Tim Cook, rappresenta già una sorta di trofeo per i ragazzi che hanno vinto la borsa di studio Apple Scholarship per giovani talenti nel campo della programmazione. Il sedicenne Filipp Zakarchenko è uno dei vincitori dello scorso anno.

La partecipazione alla conferenza della Wwdc, che finanzia le borse di studio e che si è svolta a inizio giugno, offre l’opportunità di confrontarsi con gli ingegneri e i designer della Apple e scoprire per primi le funzionalità dei nuovi sistemi operativi e di incontrare altri colleghi sviluppatori.

I programmatori delle maggiori società partecipano alla lotteria per vincere il diritto di acquistare il biglietto per la Wwdc. Prima i biglietti andavano tutti a ruba qualche secondo dopo essere stati messi in vendita.

Ma gli studenti più dotati hanno delle chance di ottenere l’Apple Scholarship: la società fornisce il biglietto per la conferenza e paga il viaggio e il soggiorno. Dei 340 vincitori della borsa di studio quest’anno cinque provengono dalla Russia.

1.     Filipp Zakharchenko e il nuovo modulo di indagine intellettuale

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Filipp, che sta terminando la decima classe alla Scuola di economia di Mosca (Mec), lavora al progetto Crowdback, una piattaforma per la creazione di moduli interattivi di sondaggio e voto.

“Le modalità con cui vengono effettuati i sondaggi in internet non sono mai cambiate dagli anni Novanta da quando sono comparsi”, sostiene Filipp.

Crowdback è organizzato in modo diverso. Anziché inviare agli utenti delle mail o dei form di Google, offre ai visitatori direttamente nel sito la possibilità di scegliere una delle emoji. In tempo reale il sistema può mostrare la sua efficacia, il livello di partecipazione, il numero di partecipanti e le domande più frequenti.

Filipp sta anche lavorando alla start up italiana AnyPark, un’applicazione che consente di condividere posti parcheggio. Basta indicare l’ora in cui prevedete di lasciare un certo posto e il conducente successivo “prenota” il vostro parcheggio. O viceversa.

2.     Andrej Volodin e il lancio del codice iOS per Android

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Anche il 21enne Andrej Volodin di Voronezh ha vinto per la seconda volta l’Apple Scholarship. Per Andrej il viaggio dello scorso anno è stato determinante.

“Prima di partire ero uno sviluppatore medio che veniva da una regione senza troppe pretese. Non ero consapevole delle potenzialità, delle chance che offre la sfera informatica internazionale”, spiega Andrej.

Dopo essere tornato a casa Volodin ha conosciuto due sviluppatori degli Stati Uniti e dell’Argentina sulla piattaforma GitHub, una risorsa molto popolare tra i programmatori. Insieme hanno cominciato a lavorare su un motore di gioco, basato sul linguaggio di programmazione Swift.

L’hanno chiamato Fiber2D. Grazie a questo motore chiunque può creare un gioco su Swift e trasferirlo su altre piattaforme senza bisogno di elaborare un nuovo codice.

Entro l’inizio del  2017 lo sviluppo è stato completato. “Ho voluto comprare il modello più economico di Alcatel Android 6.0 per verificare se funzionava”, ricorda Andrej.

L’applicazione funzionava. Volodin ha postato la notizia su Twitter e ha spopolato. È stato inondato da like e retweet. A un certo punto un like gli è arrivato anche da Chris Lattner, creatore del linguaggio Swift.

Sull’onda del successo sono apparsi degli studi autorevoli su Andrej e lui è intervenuto su Mail.ru (il portale web russo, che secondo le stime di Tnt, è al quinto posto per indice di gradimento nel paese). Alla fine Volodin ha accettato l’offerta di un’importante start up di cui preferisce tacere il nome.

3.     Jana Valieva e l’applicazione che valuta l’esperienza del conducente via smartphone

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Jana Valieva riuscirebbe sicuramente a battervi in una partita a Reversi, anche se con la mediazione dell’algoritmo che ha elaborato con elementi di intelligenza artificiale.

“Ho valutato ogni posizione in campo in base alla sua importanza strategica nel gioco”, dice Anna. Ha chiamato l’algoritmo il “male” e continuamente perde contro lui.

Per la sua tesi all’Università Federale del Sud la 21enne Anna, di Rostov sul Don, sta lavorando a un’applicazione per iOS che valuta il livello di esperienza dei conducenti.

I dati provenienti dal sensore all’interno dello smartphone – un giroscopio e un accelerometro – vengono inviati al server nel cloud. Lì un algoritmo di apprendimento automatico li valuta ed emette il responso, giudicando se il conducente è esperto oppure no. Varianti intermedie per ora non sono contemplate.

Dopo che lo sviluppo sarà completato questa tecnologia potrà essere utilizzata, per esempio, dalle compagnie di assicurazione. Il sistema impostato su dati di grandi dimensioni sarà in grado di valutare l’esperienza del conducente e le probabilità di accadimento del sinistro, cosa che influirà sul coefficiente di calcolo del premio assicurativo.   

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