Il tavolo dei relatori
Alex SalinUna discussione sul ruolo dei media nel mondo attuale, sull’informazione e la disinformazione. Ma anche il rapporto con la Russia, le sanzioni e i social media. Non è un caso che gli esperti di comunicazione e i giornalisti russi ed europei si siano riuniti proprio a San Marino - un Paese libero, che si oppone alle pressioni di diversi Paesi europei e Usa in merito alle sanzioni contro Mosca - per il convegno “Russia e l'Europa: i problemi attuali del giornalismo internazionale moderno”. Una scelta lungimirante quella di aver scelto San Marino come sede dell’evento, ha detto l’Ambasciatore Itinerante della Repubblica di San Marino Yuri Alekseev, seguito a ruota dall’imprenditore Andrey Kostromin, fondatore di AVI, e dal professor Michele Chiaruzzi dell’Università degli Studi di San Marino: una pressione fiscale minore, incentivi per il business e, soprattutto, la mancanza delle sanzioni hanno permesso di spostare gli affari in questo piccolo Stato. E anche di avere una discussione sincera e aperta sul ruolo dei media nel mondo attuale e sull’informazione e la disinformazione.
Armen Oganesyan, direttore della rivista International Affairs, che ha moderato la prima parte della discussione, ha fatto notare che spesso nel mondo occidentale si usano formule come “da alcune fonti”, che spesso nascondono il falso. “Interpretate i fatti come volete, ma non createli”, ha detto, raccontando che ultimamente ci sono problemi di censura nascosta e di pressioni sui media russi. “In alcuni Paesi abbiamo chiesto frequenze per trasmettere via radio, abbiamo raccolto tutta la documentazione, ma non abbiamo mai ricevuto l’ok”. Elisaveta Antonova ha ricordato come “sulla base della realtà odierna, solleviamo la questione dell’etica del giornalismo basata su sette valori fondamentali, come - fra gli altri - la libertà e la responsabilità sociale, che richiamano il concetto di una stampa libera e che hanno prodotto un sistema di moderna autoregolamentazione in Europa”.
San Marino (Foto: Alex Salin)
“Adesso la qualità dell’informazione sta peggiorando se pensiamo a ciò che è accaduto in Ucraina o in Siria dove spesso è stata data una visione distorta sulla Russia”, ha aggiunto.
Evgeny Utkin ha portato qualche esempio dall’Italia e ha parlato delle differenze tra i media italiani e russi. “Fino a qualche anno fa la differenza era solo nel comportamento: i russi erano più discreti e non interessati alla vita privata dei loro leader, mentre gli italiani adorano mettere il naso nelle vicende private dei membri del governo; oggi invece le differenze si sono accentuate e sono diventate più a sfondo economico (non si può scrivere male degli inserzionisti o possibili clienti del settore pubblicità), diventando nell’ultimo anno di matrice geopolitica (con chi stai, con gli Stati Uniti o con la Russia?). E questa polarizzazione distorce l’informazione corretta”.
Gianfranco Vestuto, direttore di Russia News, ha messo sul tavolo una proposta: “Chiediamo la costituzione di un organismo indipendente e sovranazionale, magari composto da giornalisti, che abbia a cuore anche i giusti parametri etici, che sia preposto al controllo della qualità dell’informazione per le aree russofone perché c’è un’effettiva ed evidente carenza, proprio in questo ambito. Ciò vale a maggior ragione anche in un Paese come il nostro che, come tutti sappiamo, è storicamente legato alla Russia”.
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Sognando di fare il giornalista in Russia |
Tanti gli interventi che si sono susseguiti sul palco, come quello di Izabella Pashinyan di TV Pubblica della Russia e di Angiolino Lonardi, presidente di Eurasiatix, tutti concordi sul fatto che l’informazione è diventata sempre meno corretta e più vulnerabile anche in seguito all'avvento dei social media.
La seconda sessione dei lavori, moderata dal Console Onorario della Federazione Russa a Bologna, Igor Pellicciari, ha avuto come oggetto i rapporti fra la Federazione Russa e i Paesi piccoli, come San Marino. “Piccolo, ma bello!”, ha detto il rappresentante del Ministero degli Esteri russo Andrey Nesterenko, che ha sottolineato che “il giornalismo non dà solo un supporto informativo, ma serve per dare anche una giusta spinta alle decisioni politiche”. “Nella fattispecie - ha proseguito -, questo ruolo assume una grossa rilevanza nei rapporti con Paesi piccoli come San Marino. Ciò che occorre chiedersi è se i piccoli Stati possano conservare la loro peculiarità anche in contesti globalizzati, come quelli odierni. La risposta è affermativa, e anzi posso dire che la loro voce ha lo stesso, identico valore di Paesi come Germania, Francia o Stati Uniti”.
Una splendida voce italo-russa è poi quella di Lora Guerra, amata moglie dell'artista di fama mondiale Tonino Guerra, che ha raccontato il suo desiderio di veder nascere una fondazione in Russia intitolata al marito, scomparso tre anni fa.
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