Tragedia a Vnukovo, nei guai quattro persone

Il luogo dove è avvenuta la tragedia (Foto: Reuters)

Il luogo dove è avvenuta la tragedia (Foto: Reuters)

Arrestati i controllori presumibilmente coinvolti nell’incidente aereo nel quale hanno perso la vita il numero uno di Total, Christophe de Margerie, e tre membri dell’equipaggio

La polizia russa ha arrestato quattro controllori sospettati di essere coinvolti nella tragedia dell’aeroporto di Vnukovo, dove hanno perso la vita il numero uno di Total Christophe de Margerie e tre membri dell’equipaggio

Come ha dichiarato il Comitato Investigativo della Federazione Russa a Rbth durante una conferenza stampa, sono finiti in manette il controllore del traffico aereo Aleksandr Kruglov, responsabile del traffico aereo al momento dello schianto, l’ingegnere dei servizi aeroportuali Vladimir Ledenev, responsabile dei servizi di rimozione della neve, il responsabile dei voli Roman Dunayev e l’operatrice Svetlana Krivsun. La polizia ha già interrogato i detenuti.

L'aereo coinvolto nell'incidente

Il Dassault Falcon 50 è un aereo amministrativo a reazione a lungo raggio, prodotto dalla compagnia Dassault Aviation dal 1976 al 2008. Nel 1994, a bordo di uno di questi aerei, i Presidenti del Ruanda e del Burundi sono morti in seguito all’abbattimento dell’aereo per mano dei ribelli. Il Dassault Falcon 50 è in servizio presso le forze aeree di Francia, Italia, Iran, Marocco, Portogallo, Sud Africa, Venezuela e Ucraina.

Secondo i media russi, il jet Falcon 50 è stato fatto decollare dal controllore del traffico aereo in condizioni di visibilità minima. La ragazza era sotto la responsabilità del quarantenne Aleksandr Kruglov, che nel 2007 impedì una catastrofe aerea e salvò più di 140 persone.

Sette anni fa, Kruglov guidò il decollo del Tu-204 della società "Vladivostok Air", che doveva viaggiare dall’aeroporto di Vnukovo fino a Vladivostok. Al momento del decollo il controllore del traffico aereo notò che i motori del volo erano in fiamme e riuscì a dare tempestivamente l’ordine ai piloti di fermare il decollo.

Petizione per il rilascio dei controllori

Il controllori del traffico aereo di Vnukovo richiedono al Comitato Investigativo della Russia il rilascio dei loro colleghi, arrestati dopo 48 ore di interrogatorio, condotto senza la presenza di avvocati.

"Siamo indignati per quanto è stato fatto degli organi del Comitato Investigativo della Federazione Russa", si dice nell’appello lanciato dai controllori del traffico aereo.

"I controllori di cui sopra avevano fatto il turno di notte, gli interrogatori sono avvenuti senza la presenza di un avvocato. Sono stati trattati come pericolosi criminali, portati via in manette. Erano mentalmente e fisicamente esausti e depressi. Sono stati per tre giorni senza cibo e sonno. Per la tirocinante è stata chiamata un'ambulanza. Crediamo che la detenzione sia irragionevole, in quanto non c’è stato da parte loro un rifiuto a cooperare con l'inchiesta, si trovavano sul territorio custodito del centro ATS di Vnukovo e non possono influenzare il corso dell'indagine e fuggire”, hanno detto i controllori del traffico aereo.

La vittima

Il capo della Total Christophe de Margerie si trovava in visita a Mosca per il meeting annuale del Consiglio consultivo per gli investimenti stranieri, condotto dal primo ministro russo Dmitri Medvedev. De Margerie era notoriamente contrario alle sanzioni emesse ai danni della Russia.

L’autista del mezzo spazzaneve

Il tribunale ha arrestato Vladimir Martynenko per due mesi per chiarire le cause che hanno determinato la tragedia dell'aeroporto di Vnukovo. Il figlio dell’indagato ha offerto una cauzione di un milione di rubli (circa 25.000 dollari), ma il giudice ha negato perché l'indagato potrebbe fuggire o distruggere le prove relative allo schianto.

Vladimir Martynenko verrà recluso in uno dei centri di detenzione cautelare di Minsk.

Secondo l’avvocato difensore di Aleksandr Karabanov il conducente non avrebbe bevuto prima del lavoro, come scritto nel referto medico. Secondo l'avvocato, il suo cliente assumerebbe gocce per il cuore, contenenti una minima quantità di alcool.

Vladimir Martynenko ha detto agli investigatori di aver intrapreso il tragitto per spazzare la neve in accordo con la sala di controllo e la squadra senior. Tuttavia, ad un certo punto il camion si è scontrato con una barriera ed è rimasta indietro rispetto alla colonna principale delle macchine spazzaneve e dopodiché, in condizioni di visibilità ridotta a causa del maltempo, sarebbe finita sulla pista. Secondo quanto detto dal sospettato, non si sarebbe sentito il rumore dell’aereo.

"Sulla pista non dovevano esserci persone. Chiaramente il controllore si occupa di coordinare quando il mio cliente deve andare a rimuovere la neve, e dove deve esattamente fermarsi prima del decollo”, ha detto al canale televisivo Life News l’avvocato dell’indagato Aleksandr Karabanov.

Secondo quanto riferito da lui, l’autista del mezzo avrebbe contattato il Controllore per chiarire l'itinerario quando in mezzo alla strada ha sentito un terribile rumore, dopo il quale il suo mezzo si è ribaltato. Quando Martynenko è stato in grado di lasciare il mezzo, si è reso conto dell’incidente avvenuto con l’aereo.

Secondo quanto riferito a RBTH dal comandante del centro di controllo aereo Anatol Kulik, i controllori responsabili del decollo, sui quali si concentra attualmente l'inchiesta, saranno in grado di far luce sull'incidente.

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