RusBurger sorpassa Burger King in Crimea

Foto di un ristorante RusBurger a Sebastopoli, tratta dalla pagina del social network Vkontakte “New Sevastopol”

Foto di un ristorante RusBurger a Sebastopoli, tratta dalla pagina del social network Vkontakte “New Sevastopol”

La catena di fast food RusBurger aprirà un ristorante a Sebastopoli nel luogo lasciato vacante da un ristorante a insegna McDonald, che ha chiuso i battenti lo scorso aprile

Nella pagina della Comunità della "Nuova Sebastopoli" sui social network sono apparse nuove fotografie che mostrano i lavoratori mentre montano l’insegna di RusBurger sulla facciata del palazzo che era la sede del ristorante McDonald. Dopo l’annessione della penisola alla Russia, i tre ristoranti di McDonald presenti in Crimea sono stati chiusi. Il ristorante di Sebastopoli sarà di proprietà diretta della società RusBurger e non un'operazione in franchising. Secondo il rappresentante della società, i piani futuri includono l'apertura di ristoranti a Simferopol, Yalta e Evpatoria.

RusBurger sottolinea che intende puntare direttamente sui clienti russi, siano essi abitanti del luogo o turisti. “Al momento la Crimea si trova in una situazione di difficoltà per essersi unita alla Russia e quindi è difficile prevedere la domanda da parte dei clienti”, ha riferito a Rbth un rappresentante della società. Secondo quest’ultimo, la compagnia prevede che il flusso di visitatori sarà paragonabile a quello sperimentato dal predecessore McDonald. Sono circa 30 i ristoranti con il marchio RusBurger che operano a Mosca, nella regione di Mosca, in Carelia, a Stavropol, nel territorio dell’Altai, a Lipetsk e a Ufa. RusBurger si posiziona come una catena russa di fast-food che utilizza prodotti ecologici selezionati e realizzati da produttori russi.

La società stima che l'investimento minimo necessario per aprire un ristorante ammonta a 2,4 milioni di rubli (69 mila dollari). Ad aprile era stata comunicata la notizia che la catena Burger King fosse interessata al mercato consumer della Crimea. Tuttavia, questo annuncio è stato prematuro. A causa dello stato controverso della penisola, le aziende occidentali non possono ancora aprire le loro aziende in sede. "Né la catena Burger King Worldwide, né nessuno dei nostri affiliati stanno pianificando di aprire ristoranti Burger King in Crimea”, ha comunicato all’inizio di luglio a Izvestia Bryson Thornton, rappresentante del Burger King Worldwide.

"Oggi, nessuna azienda occidentale può lavorare in Crimea poichè il franchising comporta il trasferimento della licenza, mentre in Crimea, in questo momento, mancano le necessarie condizioni giuridiche e politiche", ha spiegato a Izvestia Yuri Mikhaylichenko, direttore esecutivo dell’Associazione del franchising russo.

Report basato su materiali propri e tratti da ITAR-TASS e Izvestia 

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