Per i singoli individui, la multa prevista per chi fa uso di un linguaggio offensivo va da duemila a duemilacinquecento rubli, ovvero 60-80 dollari (Foto: Elnar Salakhiev / RIA Novosti)
Anti turpiloquio. Dal primo luglio, una nuova legge si propone di multare la “pubblica rappresentazione di opere di letteratura, arte o creatività che contengono un linguaggio osceno”. Le parolacce sono inoltre vietate “durante la proiezione di film, la rappresentazione di produzioni teatrali, l’inaugurazione di mostre, concerti, spettacoli, etc.”. Il compito di stabilire cosa deve essere considerato linguaggio osceno è affidato a una “commissione indipendente”.
Una legge per la gente?
Secondo il regista Nikita Mikhalkov, premio Oscar per il miglior film straniero (1994) nonché “artista del popolo”, la legge che vieta il linguaggio osceno nei film deve essere rivista. “La legge deve tutelare le persone, e non viceversa. Credo che la nuova legge debba essere modificata, e che l’impego del linguaggio osceno dovrebbe essere considerato caso per caso, soprattutto nei film. Ad esempio, è impossibile immaginare un film di guerra che non contenga parolacce”, ha dichiarato Mikhalkov a RIA Novosti. Il presidente del Festival internazionale del film di Mosca ha aggiunto che in futuro gli organizzatori del festival cercheranno di proiettare film che non abbiano ancora ricevuto il certificato di distribuzione da parte del ministero russo della Cultura. “Il mat [il termine russo che indica il turpiloquio] è una delle grandi, raffinate invenzioni del popolo russo. Esiste il mat rivoltante, che si usa sul treno, ma c’è anche il mat con cui si esprimono delle condizioni umane estreme – il dolore, la guerra, la morte – e il cui uso è giustificato dalla situazione. Io credo che occorra valutare caso per caso”, ha sottolineato Mikhalkov.
Le critiche
Durante un concerto tenuto a Mosca alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova legge, Sergey Shnurov, l’appariscente leader del gruppo rock Leningrad, ha espresso la propria opinione al riguardo − dal momento che il mat è parte integrale dei suoi brani. “Questo Paese è giunto alla vigilia di una nuova guerra fredda. Chiaramente le autorità hanno bisogno di una mobilitazione”, ha detto. A chi gli domandava come sia possibile privare la gente di un mezzo espressivo così personale, l’artista ha riposto “Non si possono prendere decisioni per conto della gente”. Dal canto suo, il poeta e dottore in scienze filosofiche russo Igor Volgin non crede che la legge determinerà dei cambiamenti fondamentali nella letteratura e nell’arte. “Non cambierà nulla. Il mat è un fenomeno del linguaggio, non è pubblico. La cultura russa è andata avanti benissimo senza parolacce.
È vero: Pushkin, Lermontov e altri poeti hanno scritto opere che ne contenevano, ma rientravano in una cultura marginale, estranea allo spazio pubblico”, ha aggiunto. Secondo il poeta, il nuovo divieto nei confronti del linguaggio osceno diventerà un “drappo rosso per un toro”, e gli artisti privi di talento cercheranno di attirare attenzione sulle loro opere attraverso il prisma della “protesta”. “Ho sempre sostenuto che non occorre salvare la letteratura dal mat, bensì il mat dalla letteratura. Le parole che esprimono un linguaggio osceno diventano borghesi e volgari in men che non si dica. A nessuno era mai venuto in mente di trasferire tutto questo nell’arena pubblica. L’autocensura, un freno che l’artista impone alle proprie opere, è sempre esistita". È davvero un peccato che si sia voluto imporre un divieto sul mat a livello legislativo”, ha concluso Volgin
Una pesante multa per chi dice parolacce
La multa prevista per chi fa uso di un linguaggio offensivo va da duemila a duemilacinquecento rubli (60-80 dollari) per i singoli individui, da quattromila a quattromilacinquecento rubli (130-170 dollari) per i funzionari, e da quarantamila a cinquantamila rubli (1.300-1.700 dollari) per le entità legali. Le stesse sanzioni si applicano per l’impiego di mat nei servizi giornalistici. Ne caso di recidiva, la muta viene aumentata. In base alla nuova legge i libri e i film che contengono mat dovranno essere venduti in involucri particolari, sui quali sarà apposta un’etichetta di avvertimento. I film che contengono un linguaggio volgare non potranno ricevere un certificato di distribuzione, e i film privi di tale certificato saranno multati. La legge non si applica alle opere distribuite prima che questa entrasse in vigore.
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