Un momento della conferenza (Foto: Ekaterina Soboleva)
L’immagine dell’uomo determinata dal cristianesimo si rivela sempre più come l’unico strumento veramente adeguato per superare la crisi d’identità culturale, politica e di legittimazione nella quale l’Europa di oggi si trova. La classe dirigente che avrà riscoperto e tradotto la dottrina sociale cristiana in strategie politiche, economiche e di comunicazione sarà protagonista nel vincere la globalizzazione selvaggia, nel vero dialogo con il mondo musulmano e nel condurre l’Europa fuori dalla crisi. È questo il messaggio emerso dalla conferenza internazionale “Oltre la crisi verso la nuova Europa”, svoltasi il 24 maggio 2014 nello storico Palazzo Ruspoli di Cerveteri (Roma) alla presenza di significative autorità politiche ed ecclesiastiche.
Erano, presenti, tra gli altri, il Cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Lorenzo Ornaghi, già Rettore della Università Cattolica del Sacro Cuore e Ministro dei Beni e delle Attività Culturali nel Governo Monti, Mons. Filipp Riabykh, rappresentante della Chiesa ortodossa russa al Consiglio d’Europa, la professoressa Anna Maria Lazzarino del Grosso, politologa di fama internazionale, Vadim Razumovskiy, ministro consigliere dell’Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede, Giuseppina Cardillo Azzaro, presidente dell’accademia internazionale “Sapientia et Scientia”, il “padrone di casa” principe Sforza Ruspoli, ed Ekaterina Torkunova, docente di Diritto europeo presso l’Università MGIMO di Mosca.
L’incontro è stato l’occasione per la firma e la presentazione di un importante accordo trilaterale di cooperazione culturale e scientifica tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Accademia Internazionale “Sapientia et Scientia” e Università di Stato delle Relazioni Internazionali di Mosca (MGIMO). Dal 2015, infatti, partiranno le “Settimane di studio” per la comune formazione di eccellenza di quelle che potranno essere le future classi dirigenti italiane e russe.
“La nostra università è unanimemente riconosciuta come la più prestigiosa di tutta la Russia. Formiamo la classe dirigente di domani - ha esordito Ekaterina Torkunova -. E per questo diamo grande importanza alla formazione della mentalità degli studenti, al centro della quale deve stare la consapevolezza che l’uomo è figlio di Dio. Quando non è così, i risultati si vedono: leggi per il suicidio assistito, liberismo sfrenato, diritto inteso come legge del più forte. Nelle settimane di studio cattolici e ortodossi, leader di oggi e di domani, rifletteranno su queste sfide”.
“Vogliamo rispondere alla falsa unità dell’omologazione culturale, all’unità dei luoghi comuni che condanna l’Europa all’irrilevanza e al declino - ha affermato Lorenzo Ornaghi -. I cristiani d’Oriente e d’Occidente oggi sono minoranza, ma minoranza capace di garantire l’indispensabile slancio creativo”. Quindi è stata la volta dell’intervento, attesissimo di Mons. Riabykh, esponente del Patriarcato di Mosca: “Sono impressionato – ha detto –, dall’incisività con cui Benedetto XVI e poi Francesco abbiano proposto ai giovani la fede, non come teoria ma come elemento che determina lo stile di vita pubblico e privato. Oggi, a venticinque anni dal crollo del Muro di Berlino, Roma e Mosca si incontrano in un momento veramente storico. Noi in Russia abbiamo percorso un tratto di strada per ricostruire una società che il comunismo aveva ridotto in macerie. Voi in Europa occidentale state lottando contro un capitalismo selvaggio e un individualismo sfrenato antiumano. Mai come oggi siamo un cuor solo e un’anima sola, perché l’Europa abbia ancora un’avvenire, perché possa ancora essere di aiuto al mondo”.
Solo questa Europa saprà dialogare proficuamente anche con il mondo islamico, ha sottolineato Anna Lazzarino del Grosso nel suo intervento, non mancando di toccare anche l’attualità: “Dovrebbe farci riflettere – ha detto –, il fatto che in questi giorni in Terra Santa Papa Francesco, come nessun altro, riscuota grandi consensi tra i leader del mondo islamico e dell’ebraismo”.
Nelle conclusioni, la professoressa Cardillo Azzaro, presidente della prestigiosa Accademia “Sapientia et Scientia” – tra i suoi membri ci sono, molto significativamente, membri si spicco della Chiesa cattolica e ortodossa – ha voluto ricordare proprio come senza l’appoggio deciso e convinto delle Chiese queste “settimane sociali di cattolici e ortodossi” non avrebbero potuto nascere e acquisire il prestigio che oggi le contraddistinguono; e ha voluto dare a tutti appuntamento a Mosca, per l’ottobre prossimo, dove la MGIMO ospiterà il prossimo incontro trilaterale.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email