L'infiorata di Noto dedicata alla Russia

Sfilata di fiori dedicata alla Russia alla 35esima edizione dell’Infiorata di Noto (Foto: ufficio stampa)

Sfilata di fiori dedicata alla Russia alla 35esima edizione dell’Infiorata di Noto (Foto: ufficio stampa)

La Federazione protagonista della celebre manifestazione nella città siciliana

Matrioske e balalaike. Gagarin e Majakovskij. L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij e un cigno bianco in omaggio a Peter Čajkovskij. Se è facile imbattersi in queste iconografie in un viaggio nella terra degli zar, non lo è in Sicilia. Almeno fino a qualche giorno fa quando la barocca via Nicolaci di Noto, cittadina la cui arte (così come tutta quella del Valdinoto) è tutelata dall’Unesco, è stata trasformata, per un intero weekend, in una “dependance” della cultura russa. Il merito è stato degli infioratori netini abili a dare vita ai bozzetti ispirati alla Russia, la nazione scelta come protagonista della 35esima edizione dell’Infiorata di Noto, classica manifestazione di primavera organizzata per rendere omaggio all’inebriante voluttà dei fiori.

 
Foto: Carmela Grasso

Otto artisti russi e otto italiani hanno lavorato gomito a gomito per quattro giorni per realizzare i sedici bozzetti poi trasformati in profumate e affascinanti opere d’arte che hanno attirato turisti da tutta la Sicilia e anche dalla Federazione. "Dopo il Giappone, ospite dell’Infiorata nel 2013, quest’anno Noto ha deciso di incontrare la Russia, un altro paese dalla cultura lontana e differente. Una cultura rappresentata da uomini e donne che proprio per questo sono fortemente attratti dalla città, dalle sue bellezze paesaggistiche, dalla tradizione enogastronomica del territorio e dal suo stile di vita", spiegano il sindaco Corrado Bonfanti e l’assessore al Turismo, Francesco Terranova, che mirano a incrementare il turismo russo nella cittadina distrutta dal terremoto nel 1693 e ricostruita secondo il gusto barocco dell’epoca, magari convincendo quei visitatori che scelgono Taormina per le proprie ferie a fare una deviazione di percorso.

A fare da ambasciatori delle bellezze di Noto in Russia non saranno soltanto gli artisti autori dei bozzetti: Olga Rzheshniovetskaya per Moscow; Sonya Butskaya per Fenix; Olga Shmyreva per San Sergio; Anna Fedina per Divine Domes; Masha Popkova per Russian Tea Party; Asya Umpeleva per Bolshoy Theater; Maria Marenkova per Mayakovskij e Lisa Korunova per Gagarin. Con loro sono arrivati a Noto gruppi folkloristici che hanno intrecciato i loro passi con quelli dei netini in uno scambio rappresentato a livello istituzionale dall’esposizione vicina al Tricolore, alla bandiera europea e a quella siciliana con la Trinacria della bandiera della Federazione.

Foto: Carmela Grasso

Bandiera russa che è stata protagonista anche dello spettacolo degli sbandieratori netini. "Proprio quest’anno – ricorda l’assessore – pare ricorra il 1050° anniversario del primo atto di solidarietà fra l’antica Russia e la Sicilia: era il 964 quando il principe Svyatoslav seguì consigli della madre, la principessa cristiana Olga e stabilì rapporti di cooperazione con Bisanzio inviando a Messina un esercito per liberare la Sicilia dai nemici del tempo". Il weekend dell’“infiorata” si è concluso con uno spettacolo piromusicale di visual art in 3D ispirato alla Russia.

Ma il legame tra la Federazione russa e Noto, già cominciato in qualche modo qualche anno fa con l’arrivo in città di Oleg Supereco, l’artista moscovita chiamato per ridipingere l’affresco della Pentecoste nella cupola e le decorazioni dei pennacchi della Cattedrale netina crollata nel 1996 per un grave difetto costruttivo, è destinato a continuare. Nei giorni dell’Infiorata, infatti, è stata inaugurata la mostra “Ars imago mundi”, personale dello stesso pittore aperta fino al 14 settembre 2014. L’Infiorata e la mostra di Supereco hanno ottenuto la “benedizione” del console generale della Federazione russa a Palermo, Vladimir Korotkov. "Mi sono innamorato di Noto sin dalla mia prima visita per questo ha seguito e appoggiato sin dalla sua nascita l’idea dell’Infiorata 2014 dedicata alla Russia – ha confessato Korotkov in occasione dell’inaugurazione della mostra –. Su Oleg Supereco posso solo dire che la sua arte, il suo estro è davvero un vanto per il nostro paese, ma la sua casa è il mondo, così come deve essere per tutti gli artisti del suo calibro".

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