Cascata di fiori per tutte le donne russe (Foto: Legion Media)
Fortunate le donne russe! L’8 marzo è il loro momento: uomini di tutte le razze e di tutte le età affollano le strade di Mosca e delle altre città russe con mazzi di tulipani colorati, mimose gialle ed una miriade di scatole di cioccolatini sotto il braccio, tutti regali per le donne: mogli, fidanzate, figlie, colleghe, mamme. Per ognuna delle rappresentanti del gentil sesso, come espressione di gratitudine perché rendono il mondo più bello.
E le autorità russe supportano pienamente l’idea che le donne siano così importanti che l’intera comunità debba avere un giorno libero per celebrarle. Fu il leader sovietico Leonid Brezhnev a dichiarare l’8 marzo giorno di festa nazionale nel 1956. Ma le donne russe hanno davvero bisogno di questa festa, celebrata appena due settimane dopo l’analoga festa maschile, e che relazione ha con l’antica tradizione russa? La festa fu ispirata dai socialisti americani che nel 1909 combattevano per ottenere condizioni lavorative migliori.
Le donne russe che lottavano per gli stessi diritti, iniziarono a festeggiare l’8 marzo quattro anni più tardi, nel 1913. Il primo leader dell’Unione Sovietica, Vladimir Lenin, la rese una festa ufficiale sovietica dopo la Rivoluzione d’Ottobre, esortando le donne ad agitare a fianco degli uomini la falce e il martello della nuova società, proprio come le statue del monumento di Vera Mukhina a Mosca, L'operaio e la Kolkhoznitsa .
Almeno una volta l’anno!
Tale affermazione può essere facilmente confermata da alcuni dati ufficiali. Ad esempio, lo scorso anno il Dipartimento del Commercio di Mosca ha riportato un incremento dei prezzi all’ingrosso dei fiori pari al 50-60% a ridosso della festività, mentre la società di consulenza MAR ha previsto che i moscoviti avrebbero speso all’incirca mezzo miliardo di dollari in regali per le loro amate. Nel frattempo, la moderna Chiesa Ortodossa Russa, sempre allineata al Cremlino, non accetta questa festività, considerata un lascito della cultura occidentale.
Sebbene non abbia tentato di sradicarla, come è avvenuto per la festa di San Valentino o Halloween, raccomanda ai fedeli ortodossi di celebrare al suo posto la ricorrenza religiosa. Risale appena ad un anno fa l’annuncio dell’istituzione di un ulteriore giorno festivo: il giorno di Santa Matrona, l’8 di Marzo. Nonostante ciò, sette donne su dieci hanno dichiarato di apprezzare la festa perché segna l’inizio della primavera e spinge la propria dolce metà ad esprimere amore e ammirazione verso di loro. "Sono abituata alle faccende di casa e a lavorare tanto, per questo aspetto con ansia il giorno in cui posso rilassarmi e delegare al mio ragazzo i lavori domestici”, dice la ventiduenne Natalya, che spesso fa gli straordinari per pagarsi gli studi.
"Una donna russa laboriosa può fermare un cavallo al galoppo, entrare in una casa in fiamme”, questa è la migliore descrizione della donna russa che va bene 364 giorni all’anno (la descrizione appartiene al poeta Nikolay Nekrasov, tra le voci più eloquenti della poesia russa. Pur risalendo al XIX secolo, è attuale ancora oggi), ma l’8 marzo è tutto per lei. Due settimane prima della Festa delle Donne, che la Rivoluzione di Febbraio inaugurò nel 1917, il 23 febbraio tutti gli uomini russi, dai bambini agli anziani si godono gli auguri in occasione della cosiddetta Giornata del Difensore della Patria, che risale alla fondazione dell’Armata Rossa.
Ufficialmente, come suggerisce il nome, questa dovrebbe essere celebrata da coloro che prestano, o hanno prestato in passato, servizio militare nell’Esercito Russo senza distinzione di sesso, tuttavia, per consuetudine, è stato trasformato nel Giorno degli Uomini per consentire alle donne di esprimere i propri sentimenti e viziare i propri amati ricoprendoli di regali e attenzioni. Tuttavia, la parte più sorprendente di questa storia è che fino al 1918 la Festa delle Donne veniva celebrata il… 23 febbraio visto il differente calendario in uso all’epoca.
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