Fuochi d'artificio in strada (Foto: Ria Novosti)
A Capodanno la Russia esplode e brucia. Dai cortili si alzano al cielo fuochi d'artificio, fiaccole e fontane luminose, con i quali i russi salutano l'anno che se ne va e danno il benvenuto all'anno nuovo. Scoppi ovunque. Luce e fuoco.
Nella notte di capodanno, 15 minuti dopo la mezzanotte, iniziano ad arrivare in ospedale le prime vittime. Sono molte, infatti, le persone che riportano ustioni e lesioni più o meno gravi. Quella dei fuochi d'artificio, in Russia, è un'usanza molto radicata. Che spesso si rivela pericolosa.
Nel 2012 a Mosca 24 persone, tra cui 4 bambini, sono rimaste ferite nella notte di Capodanno a causa di petardi e fuochi d'artificio. L'anno prima, 17 persone sono finite in ospedale. Il record di feriti è stato toccato nel 2008, con 65 persone che hanno contratto ustioni
"I fuochi d'artificio, di per sé, non sarebbero pericolosi. Basta non darli in mano a gente ubriaca", dice Olja, dipendente di un negozio di Zheleznodorozhnyj specializzato in materiale pirotecnico. "Io li accendo sempre. Ad ogni festa - aggiunge -. Li uso per San Valentino, per il compleanno di mia figlia. Mi piacciono così tanto! E cos’è poi un capodanno senza fuochi d’artificio?".
Il numero di incidenti, però, continua a essere sempre troppo alto. Spesso le autorità di qualche regione ne vietano l'uso.
Secondo stime approssimative un russo su tre accende i fuochi d’artificio a capodanno. I fuochi d’artificio si vendono tutto l’anno in negozi specializzati e nei mercati.
Il negozio dove lavora si chiama “I misteri del fuoco”. C’è qualcosa di… magico in questo nome. "Certo! Sulla confezione di questi fuochi vi è il simbolo del dragone blu. Secondo una leggenda il dragone dava felicità alle persone. Lei capisce bene che i miracoli succedono a chi ha fede in essi!".
Lei pensa che quando esplode un fuoco d’artificio avvenga un miracolo? "Beh… non sono un chimico, non capisco perché tutto questo succeda, perché tutti questi colori o questa pioggia di scintille che si diffonde in diverse direzioni. Questo per me è in qualche modo un miracolo!".
Per la quieta via gelata della città passeggiano coppie di innamorati, nonne con i cani e genitori con i bambini. D’improvviso nel cortile si sente un frastuono. Potente, ritmico, come se esplodessero una dopo l’altra delle bombe. Sembra sia cominciata la guerra. Il suono con potenza si allontana dalle mura delle case, assorda. Sui tetti si leva una pioggia di scintille multicolori. Qualcuno, che aveva comprato i fuochi per l’anno nuovo, evidentemente non ha resistito e li ha accesi prima. Tutti quelli che camminavano sul marciapiedi si sono fermati. La strada resta immobile. Tutti si fermano e guardano.
Un bimbo di cinque anni in un giubbino grigio alza la testa. "Ooo Mamma! Che bellooo!"
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