Due attacchi terroristici in meno di 24 ore: Volgograd sotto shock (Foto: Itar Tass)
Sarebbero almeno 14 le persone che hanno perso la vita nel secondo attentato territoristico, avvenuto a Volgograd nella mattinata del 30 dicembre. Solamente 24 ore prima, un altro attacco aveva causato la morte di 17 persone, ferendone una quarantina.
La seconda esplosione è avvenuta all'interno di un filobus, carico di passeggeri, che dalla periferia si stava dirigendo verso il centro della città. La deflagrazione ha completamente distrutto il mezzo.
Secondo i primi rilevamenti, l'attentato non sarebbe stato commesso da un kamikaze, bensì da un detonatore collocato all'interno del filobus.
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La testimonianza di un italiano sul luogo della tragedia |
"Sono uscito di casa. E ho sentito un forte scoppio. Gente che urlava. Non mi rendevo conto di ciò che stava accadendo", racconta uno dei residenti a Ria Novosti.
"L'esplosione è stata così forte che ha fatto tremare l'intero edificio - ha dichiarato il dipendente di un negozio non lontano dal luogo dell'attentato -. Siamo corsi in strada. E ho visto il disastro. Vetri in frantumi. Fumo nero che si alzava verso il cielto...".
Secondo la commissione d'inchiesta, l'attentato sarebbe stato causato da un uomo.
La città di Volgograd è situata nella parte meridionale del Paese, a circa 700 chilometri da Sochi, dove a febbraio si svolgeranno le Olimpiadi invernali. Si tratta del terzo attentato terroristico compiuto nell'arco degli ultimi mesi. Il 21 ottobre scorso un kamikaze ha fatto saltare in aria un autobus, uccidendo sette persone e ferendone 37.
Anti-terrorismo, Londra torna a cooperare con Mosca
Il presidente dell'associazione dei Veterani, nonché presidente dell'Unione russa per la sicurezza delle imprese, Sergei Goncharov, ha detto a Russia Oggi che, secondo alcune indiscreazioni, secondo alcune indiscrezioni le fazioni politiche locali sarebbero in lotta per il potere. E starebbero sottovalutando la questione della sicurezza. "A mio avviso è improbabile che gli attacchi siano ricollegabili alle imminenti Olimpiadi invernali".
L'editorialista politico della radio La voce della Russia Dmitri Babich è convinto che "le Olimpiadi non siano direttamente collegate alla tragedia". "Se l'obiettivo erano i Giochi invernali, allora gli attacchi sarebbero avvenuti a gennaio o a febbraio", ha detto, aggiungendo che gli episodi di Volgograd non avranno nessun impatto sulla situazione politica del Paese. "A causa della natura dei nostri politici e della società, attacchi di questo tipo non hanno la risonanza che avrebbero in Occidente. Potrebbero morire anche cento o duecento persone a Mosca, ma la politica portata avanti nel Caucaso del Nord non subirebbe alcun cambiamento". Babich ha infine aggiunto che a Sochi è previsto un sistema di sicurezza molto efficiente. "Sono sicuro che la situazione a Sochi resterà tranquilla. C'è un sistema di sicurezza molto potente".
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