Suona la campanella nelle scuole della Federazione Russa. Secondo i dati del Ministero russo della Pubblica Istruzione, il 2 settembre 2013 sui banchi di scuola si siederà un milione e mezzo di bambini del primo anno. Tredici milioni e mezzo, in totale, i ragazzi che torneranno quest’anno ad aprire libri e quaderni. Quarantadue i plessi inaugurati per il nuovo anno scolastico, che si aggiungono ai tantissimi edifici che hanno subito importanti opere di ristrutturazione.
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L’inizio del nuovo anno scolastico, che questa volta non coincide con il 1° settembre 2013, segna l’inizio di una nuova vita per gli studenti russi e i loro genitori.
Sono molte, infatti, le novità introdotte con l’entrata in vigore della nuova legge “Sull’istruzione”, che cambierà la vita dei cittadini e degli studenti russi, a proposito della quale si è parlato con così tanto ottimismo. I risultati di questo nuovo provvedimento, al quale si è lavorato per molti anni, ovviamente non si vedranno subito. Anche il ministro dell’Istruzione ha affermato che, per vedere sensibili cambiamenti, sarà necessario del tempo.
In occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico il Presidente russo Vladimir Putin ha visitato la scuola N.7 di Kurgan, dove ha incontrato i ragazzi dell’istituto. “La scuola non deve essere solo un luogo confortevole e funzionale – ha detto il Presidente, in riferimento a dei recenti lavori di restauro realizzati nell’edificio -, ma deve essere un posto che garantisce un’istruzione moderna e di alto livello. Auguro a tutti voi tanta fortuna e felicità”
Nel primo giorno del nuovo anno scolastico, comunque, tutti hanno capito che l’istruzione non sarà più la stessa. Il riferimento è a due significativi cambiamenti che vengono introdotti nelle scuole russe.
La novità principale per i ragazzi della Federazione è stata l’introduzione dell’uniforme scolastica obbligatoria. In alcune regioni è una, uguale per tutti. In altre zone del Paese, come a Mosca, ad esempio, ogni scuola sceglie la propria.
La cosa importante, comunque, è che non si è ancora capito in quale maniera questa uniforme rivestirà le funzioni per la quale è stata introdotta per legge: ovvero l’eliminazione delle differenze sociali. I prezzi per i completi base, infatti, oscillano tra gli 800 e i 10mila rubli. Alla faccia dell’uguaglianza.
La stilista Viktoria Andriyanova, che ha realizzato l’uniforme per le Ferrovie dello Stato russe, sostiene che l’unica maniera per fare una divisa economica e di qualità, sarebbe realizzarne una sola per tutti gli studenti. Insomma, un grande ordine di uniformi da parte dello Stato.
Sulla base di questo, si può pensare che ben presto le regioni rifiuteranno uno stile libero, e i nostri ragazzi andranno a scuola vestiti con abiti e casacche tutti uguali. Un po’ come facevano i loro genitori e i loro nonni. Tutto ciò non incontrerà alcun dissenso, visto che, secondo un sondaggio, solamente il 17 per cento dei russi è contrario all’introduzione dell’uniforme scolastica.
Ad ogni modo per molti studenti l’arrivo della divisa non è l’unica novità. Alcuni di loro, infatti, non frequenteranno gli stessi edifici di prima: il processo di fusione degli istituti, iniziato esattamente un anno fa, raggiungerà ora il suo apice.
Le combinazioni sono le più svariate: le scuole tradizionali verranno fuse con i plessi che ospitano ragazzi "più vivaci"; gli istituti tedeschi si ritroveranno insieme a quelli francesi; le scuole d’élite insieme a quelle normali e così via.
Secondo gli esperti, comunque, non è detto che mescolando le scuole normali con quelle dove studiano i “ragazzi difficili” si possa arrivare a un mescolamento dei meccanismi. Sarebbe bello poterci credere. Vedremo cosa accadrà.
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