Più di 250mila studenti stranieri provenienti da 150 Paesi frequentano le 750 università della Russia (Foto: Kirill Lagutko)
I diplomati stranieri avranno la possibilità di sostenere l’esame per accedere alle università russe senza dover raggiungere la Federazione. Nell'autunno 2013 il Ministero dell’Istruzione e della Scienza presenterà i progetti di legge e le direttive necessarie. Il numero di studenti stranieri dovrà raggiungere il 10 per cento entro il 2018.
“Abbiamo il compito di garantire ai diplomati stranieri l’accesso alle procedure di ammissione alle università russe direttamente dal loro luogo di residenza, - comunica il Ministero dell’Istruzione e della Scienza. - Abbiamo intenzione di assegnare ogni anno 15.000 posti con borsa di studio integrale a copertura delle spese per gli studenti stranieri di 150 Paesi del mondo”. I candidati sosterranno gli esami nei Centri russi di scienza e cultura del proprio Paese. Attualmente ne esistono 70. Nel 2020 diventeranno 104. Per ora comunque la procedura per sostenere l’esame non è chiara, come ha comunicato il prorettore dell’Alta Scuola Economica Sergei Roshin.
È necessario elaborare entro novembre 2013 un pacchetto di documenti e programmi che garantiscano l’intero “ciclo vitale” di studi: consegna della domanda, selezione, accoglienza degli studenti, trasferimento da un corso all’altro (l’eventuale sospensione o trasferimento in un altro ateneo) ecc…
A oggi nelle 750 strutture di formazione universitaria della Russia si contano circa 250.000 studenti stranieri di 150 Paesi. Si tratta principalmente dei diplomati dei Paesi della Csi, circa il 40 per cento del totale, seguiti da Cina e India. Più di 40.000 ricevono un’istruzione superiore di cui si fa carico lo Stato. Secondo i piani del Ministero dell’Istruzione e della Scienza, la quota di studenti stranieri, ora il 2,3 per cento del totale, dovrà raggiungere il 6 per cento nel 2015 e il 10 nel 2018.
Per quanto riguarda i curricula, gli stranieri scelgono più sovente, circa il 20 per cento, gli istituti tecnici. Il 18 per cento si orienta invece tra economia, giurisprudenza e medicina. L’11 appena predilige l’informatica e l’insegnamento.
Per il successo del progetto è inoltre necessario garantire la validità degli attestati delle scuole straniere sul territorio della Federazione. Secondo la nuova legge “Sull’istruzione” che entrerà in vigore il 1° settembre 2013, in Russia il livello o la qualifica di istruzione estera è automaticamente riconosciuta in caso di un accordo internazionale bilaterale. In caso contrario, il candidato dovrà superare singolarmente un controllo del Servizio di supervisione federale per l’Istruzione e la Scienza.
Gulnara Krasnova, prorettrice per le iniziative internazionali dell’Università russa dell’Amicizia tra i popoli ha confermato al giornale Izvestija che i diplomati stranieri avranno la possibilità di sostenere l’esame di ammissione agli atenei russi senza superare i confini del proprio Paese.
“Si tratta di organizzare sedi di esami nazionali nei Centri di cultura russi presenti in molti Paesi. Ci sarà un concorso per titoli, passato il quale il candidato potrà inoltrare la domanda d’ammissione a un’università russa. Se la richiesta sarà accolta egli potrà sostenere l’esame e quindi andare in Russia”, spiega la Krasnova. La prorettrice aggiunge che al momento alcuni atenei nei quali sono presenti accordi internazionali cercano già da soli diplomati o prendono in esame domande in formato elettronico.
Viktor Grishin, rettore dell’Accademia russa di Economia “Plechanov” appoggia l’idea, ma rileva che il lavoro a cui si accinge il Ministero è di portata colossale.
“L’idea è sensata, ma c’è molto da fare. Bisogna confrontare i livelli di istruzione in Russia e negli altri Paesi. È un progetto da realizzare con attenzione e responsabilità”, afferma Grishin.
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