In Russia si lavora per aumentare il numero dei donatori di sangue (Foto: Photoxpress)
Un milione e settecentomila donatori. Due milioni di litri di sangue che ogni anno vengono prelevati dai volontari. Cifre ancora troppo basse, in un Paese dove la richiesta di trasfusioni continua a essere molto alta. La fotografia dalla Russia arriva nella Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che dal 2005 si celebra in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione particolarmente importante, sulla quale anche il governo della Federazione di recente è tornato a discutere, emanando all’inizio del 2013 una nuova normativa per regolarizzare le donazioni. La legge, infatti, vieta ora di donare sangue dietro compenso di denaro.
“Spesso chi dona il sangue per interesse si svela una persona a rischio. Talvolta infetta”, aveva spiegato Aleksandr Saversky, presidente della Lega per la Sicurezza del paziente.
Di fronte al crollo delle donazioni registrato negli ultimi anni (tra il 1998 e il 2007, riporta Ria Novosti, si è passati da quattro milioni di donatori a poco più di un milione e settecentomila persone), il Paese è corso ai ripari, organizzando un movimento di sensibilizzazione nel tentativo di ripopolare i centri per le donazioni.
Nel 2007, spiega l’agenzia di stampa russa, si è dato il via a un imponente programma di modernizzazione del Centro per il sangue, al quale nel 2013 hanno preso parte 16 soggetti della Federazione Russa e nove enti statali. A ciò ha fatto seguito un movimento di sensibilizzazione della popolazione, che ha coinvolto volontari e donatori. Sono così nati il “Forum di tutte le Russie del Centro per il sangue”, il concorso “Muzarteriya”, il “Sabato dei donatori” e la “Giornata dei donatori anziani”.
“Donare il sangue è importante, per noi e per gli altri”. L’appello, lanciato dalle colonne di Ria Novosti, arriva dai medici russi nella Giornata Mondiale del Donatore, che si celebra tutti gli anni il 14 giugno, giorno in cui è nato Karl Landsteiner, il padre dei gruppi sanguigni. “Quando il donatore è una persona sana, donare il sangue fa bene agli altri e alla propria salute”, ha detto la dottoressa Tatiana Serikova, della clinica N. 6 di Chelyabinsk.
Il medico trasfusionista Ivan Lamzin ha sottolineato come la procedura di trasfusione sia un procedimento del tutto sicuro e protetto: “Vengono ovviamente utilizzati solo materiali sterili e monouso. Inoltre si ha la possibilità di diagnosticare rapidamente possibili malattie”.
Per incentivare le donazioni, in diverse città della Russia, da Mosca a Vladivostok, sono stati allestiti centri itineranti dove donare il sangue. “Coloro che donano per la prima volta riceveranno in cambio una scatola di cioccolatini come piccolo regalo – ha spiegato Olga Goreva, vice direttrice del centro trasfusioni di Vladivostok -. Negli anni scorsi si sono presentate oltre cento persone. E sono sicura che quest’anno i volontari non saranno meno”.
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