Scuola per corrispondenza

Le lezioni a distanza sono un'ottima soluzione per portare la scuola nei villaggi più remoti di Russia (Foto: Alamy / Legion Media)

Le lezioni a distanza sono un'ottima soluzione per portare la scuola nei villaggi più remoti di Russia (Foto: Alamy / Legion Media)

Come le lezioni “a distanza” possono aiutare a risolvere i problemi dell’istruzione nelle campagne siberiane e nella profonda provincia russa

L’oblast di Novosibirsk è grande: quasi 650 chilometri da Est a Ovest e 450, da Nord a Sud. Arrivare in città da qualche lontano paesino è costoso, ci vuole tempo e a volte – se le strade sono impraticabili o c’è la neve – è proprio impossibile. Nelle campagne c’è un’enorme mancanza di insegnanti delle scuole elementari e medie.

Non potendo lasciare i bambini senza istruzione, nella regione ci si è inventati il progetto “Scuola online a distanza” a cui prendono parte già 5.237 scolari. La responsabile, Nelja Kim, racconta: “Ancora nel 2006, quando il progetto federale di informatizzazione del sistema educativo era all’inizio abbiamo innanzitutto preparato a distanza 500 insegnanti che hanno seguito il corso di aggiornamento rimanendo nei loro luoghi di residenza. Abbiamo ottenuto dei buoni risultati, così abbiamo pensato: perché non provare a fare lo stesso con gli scolari? Per esempio per prepararli all’esame di Stato unico?”.

Nel Centro di tecnologie informatiche dell’oblast è stato messo a punto un corso che lavora sulla piattaforma didattica, virtuale e gratuita, moodle.ru e i bambini di tre zone dell’oblast hanno studiato con un insegnante che per tutto il tempo è rimasto dietro al suo pc a Novosibirsk. I voti ottenuti dai ragazzi all’esame sono stati sempre i più alti!

“Certo, si sono parecchie difficoltà - continua Nelja. - Ci si scontra di continuo con l’incomprensione dei genitori che esigono un vero insegnante in carne e ossa. Allora andiamo in quelle province e spieghiamo che il docente in Rete è vero e qualificato. Tanto più che non ce ne sarebbe comunque un altro. Anche per gli insegnanti, che da queste parti sono prevalentemente in età pensionabile, non è semplice passare alle lezioni online. L’ostacolo principale per l’insegnamento a distanza sono però i canali Internet che hanno scarsa potenza. Gli insegnanti non possono lavorare in modalità videoconferenza, battono sulla tastiera come i telegrafisti, senza vedere né sentire i loro allievi. Non c’è però una scuola che, nonostante tutte le difficoltà, abbia rinunciato a partecipare all’esperimento”.

Nella provincia Moshkovskij dell’oblast di Novosibirsk mancano 51 insegnanti. Questo significa che se non ci fosse stata la didattica online la fisica, la geografia e l’informatica sarebbero state insegnate nelle scuole da docenti con altre specializzazioni.

Igor Jashkin, direttore del centro informativo-metodologico della provincia Moshkovskij conferma: “I bambini che studiano qui meritano un’istruzione completa e di qualità…”.

Nella provincia ci sono due scuole elementari a cui sono collegate quelle lontane, “incomplete”; una parte delle lezioni si svolge a distanza. La scuola del paesino di Barlak ospita in tutto 44 allievi. Come altri istituti che partecipano al progetto, ha ricevuto computer portatili e carrelli mobili che permettono di ricaricare i computer e offrono il collegamento wireless.

Se all’allievo non funziona Internet a casa o non ha un computer dopo le lezioni può utilizzare il pc. I compiti sono sotto forma di test e vengono corretti dal computer, mentre gli esercizi a risposta aperta devono essere mandati all’insegnante per essere controllati. In base al risultato l’esercizio seguente può avere una difficoltà di livello base o avanzato.

Il vice direttore della scuola Elena Vichrova riflette: “Il vantaggio dell’insegnamento a distanza sta nel fatto che le conoscenze dei bambini sono verificate da una persona che non ha contatti emotivi con loro. Questo è importante. Per noi insegnanti dei piccoli centri la dipendenza affettiva è alta, i gruppi in fondo sono piccoli. Entro in classe e i bambini sanno già di che umore sono. E io so cosa capita in casa al bambino, come sta di salute e qual è l’approccio giusto. Ma negli attestati finali si giudicano soltanto le competenze, è un ambiente totalmente privo di emozioni. I bambini si devono abituare e fare pratica…”.

Julija Sidorova, insegnante online, racconta: “Preparo in anticipo i materiali di ogni lezione e li invio ai ragazzi. Meglio sempre attrezzarsi, a volte ci sono problemi con il collegamento. Ma sono ben peggio i problemi delle strade, a causa dei quali sono gli studenti delle scuole normali a pagarla. L’ho visto da me: un gruppo di studenti e la loro insegnante di un altro centro provinciale non sono potuti partire per fare la simulazione dell’esame di Stato unico. Un treno merci era uscito dai binari e il trenino che dovevano prendere per raggiungere la scuola è rimasto bloccato per molte ore. Quella povera insegnante correva a destra e a manca, cercava un passaggio per portare gli allievi all’esame. In provincia ci sono anche scuole che in primavera e in autunno non si possono raggiungere, se non rischiando la vita e la salute dei bambini…”.

Nel liceo n. 16 della città, dove Internet permette all’insegnante e ai ragazzi di vedersi, il rapporto degli allievi con i corsi online è ben diverso. Si ritrovano molto prima dell’inizio delle lezioni, chiacchierano, portano davanti alle videocamere i loro animali domestici o i fratellini e le sorelline. Capiscono già che quando è il periodo dei grandi freddi o delle epidemie influenzali si può non andare a scuola senza perdere le lezioni. Sanno di poter partire per qualche gara sportiva e non rimanere indietro con il programma.

Per ottenere lo stesso risultato nelle campagne è indispensabile migliorare i collegamenti: le scuole sono pronte, gli insegnanti sono interessati, i genitori sono d’accordo. In effetti, come ha affermato Igor Jashkin, “prima di tutto è una questione economica”. Un giorno anche questi problemi saranno risolti. E ci si potrà iscrivere alle più prestigiose università del mondo senza mettere il naso fuori dal proprio paesino nella lontana Siberia.

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