Una soluzione per salvare Mosca dal traffico

In bicicletta a Mosca? Presto sarà possibile grazie alle piste ciclabili che verranno realizzate lungo il fiume Moscova (Foto: Reuters)

In bicicletta a Mosca? Presto sarà possibile grazie alle piste ciclabili che verranno realizzate lungo il fiume Moscova (Foto: Reuters)

La capitale russa ha creato un nuovo concetto, il “Velo-Politan” ("cittadino in bicicletta"). Il progetto prevede la creazione di piste ciclabili lungo il fiume Moscova, oltre al potenziamento della rete pubblica di trasporti

Mosca ha coniato il termine “Velo-Politan” (un gioco di parole che combina il termine “metropolitano” con la parola russa per “bicicletta”). Il progetto prevede la creazione di piste ciclabili lungo il fiume Moscova.

 

I numeri

500 milioni di passeggieri hanno viaggiato su treni regionali nel 2012.  Si prevede che il loro numero raddoppierà da qui al 2020.  190 nuove connessioni verranno finanziate da investitori privati

600 chilometri di binari per i tram verranno costruiti entro il 2030

9 milioni di passeggieri viaggiano ogni giorno sulla metropolitana di Mosca: un record a livello mondiale

Nelle ore di punta, 300 chilometri di ingorghi paralizzano la capitale russa e le stazioni della metropolitana vengono prese d’assalto dai pendolari. Le autorità hanno deciso di prendere il toro per le corna.

Mosca e la sua regione hanno una popolazione di quasi 20 milioni di abitanti, più del doppio di quella dell’agglomerato di Parigi e dieci volte quella della regione di Bruxelles. La maggior parte di questa popolazione è in costante movimento. Secondo quanto si legge sul sito ufficiale della rete di trasporti della città, ogni giorno, la metropolitana di Mosca trasporta ben 9 milioni di passeggeri. Per alcune stazioni, come quelle di Vykhino o di Kitai-Gorod, transitano quotidianamente 150mila persone. Si tratta del numero di passeggeri più alto di qualsiasi altra stazione del mondo.

Sulle strade, il Ministero dei Trasporti della regione di Mosca ha individuato 53 aree che sono maggiormente soggette a congestione durante le ore di punta. Ogni volta, in questi tratti stradali, si vengono a creare circa 300 chilometri tra code e ingorghi.

Persino Vladimir Putin si è scusato per via dei suoi cortei presidenziali che non aiutano affatto la situazione. “Sono davvero spiacente e mi scuso con i cittadini per i disagi causati. Mi dispiace davvero molto, ma del resto anch’io devo andare al lavoro”, aveva dichiarato in un’intervista al canale NTV, dopo la sua investitura, avvenuta nel maggio del 2012, aggiungendo che le strade della capitale russa non sono progettate per il transitato di un numero così elevato di veicoli.

“Per tornare a casa dal lavoro, in macchina, dalla fermata della metropolitana di Park Kultury alla stazione Belorusskaya (8 chilometri), ci metto dai venticinque minuti alle sette ore! Un giorno, infatti, sono uscita dall’ufficio alle 5 del pomeriggio e sono arrivata a casa a mezzanotte”, racconta la giornalista Natalia, di 29 anni.

Le strade sono spesso bloccate da incidenti che rallentano ancor di più la circolazione. “Non c’è giorno in cui non prenda l’autostrada Dmitrov e non mi imbatta in uno o due incidenti lungo il tragitto. Di solito, una volta che il luogo dell’incidente viene sgomberato, il traffico ritorna alla normalità”, confessa Anton, di 27 anni, un chimico che lavora in un laboratorio di ricerca.

I 620 milioni di passeggeri che viaggiano ogni anno in autobus sono un po’ più fortunati, ma il loro numero è in costante aumento. Presto, quindi, si potrebbe assistere anche a un sovraffollamento su questo mezzo di trasporto. Nell'estate 2012, nella capitale russa, sono state introdotte delle corsie preferenziali per gli autobus che però nessuno rispetta, se non nelle aree controllate da telecamere.

Bisogna fare qualcosa per permettere al traffico di circolare. Ma cosa?
Gamid Bugalov, capo del Dipartimento per i Trasporti di Mosca, suggerisce di combinare tutte le modalità di trasporto, in modo da rendere gli spostamenti dei moscoviti più agevoli. Da questo punto di vista, il piano d’azione delle istituzioni è tanto ambizioso quanto serio è il problema.

Entro la fine del 2013, nella capitale russa, sarà necessario creare 190 nodi di trasporto - o hub - di “livello 1”. Che cosa significa questo esattamente? Si tratta, in primo luogo, di rendere più agile l’accesso alla metropolitana; le entrate sono spesso ostruite da negozi, molti dei quali illegali, che andrebbero rimpiazzati da parcheggi e aree verdi, così da agevolare il passaggio dall’auto al mezzo di trasporto pubblico.

Alcune stazioni che combinano diverse modalità di trasporto saranno ridisegnate in modo che tutti i cambi vengano effettuati all’interno dello stesso edificio. Ora come ora, ad esempio, chiunque voglia prendere un treno della linea principale in una delle stazioni servite dalla metro Komsomolskaya è costretto a uscire in strada per poi rimettersi di nuovo in fila. L’obiettivo è creare, entro il 2020, 150-160 nodi di trasporto. Entro il 2015, una nuova linea ferroviaria collegherà le due autostrade orbitali di Mosca e contribuirà a ridurre la congestione stradale.

Secondo Bugalov, la prima fase avrà un costo di 65 milioni di dollari per hub. Secondo Sergei Pak, direttore per lo sviluppo delle linee ferroviarie, la cifra ascenderebbe invece a 325 milioni di dollari. “Il governo locale di Mosca non può permettersi di stanziare una cifra simile da solo”, spiega Bugalov.

Un crescendo di innovazioni
Oltre a questo piano strutturale, particolare attenzione verrà poi rivolta a ciascuna delle modalità di trasporto. Nel 2012, più di 620 milioni di passeggeri hanno viaggiato in autobus. Il numero è in costante aumento. Le autorità hanno promesso che i moscoviti potranno presto beneficiare di quasi mille autobus ottimizzati e dotati di un sistema di comunicazione diretta con il Ministero dei Trasporti della Regione di Mosca che consentirà a tutti i passeggeri di valutare il servizio.

Nel 2012, i treni della rete ferroviaria regionale hanno trasportato più di 500 milioni di passeggeri. Il Ministero dei Trasporti ha annunciato che questa cifra potrebbe raddoppiare entro il 2020. Nuove linee ferroviarie verranno costruite per collegare la capitale con Savyolov, Kazan, Yaroslavl, Gorky e Paveletsk. I treni avranno carrozze nuove, equipaggiate con servizi igienici, sedili comodi, finestrini con doppi vetri e aria condizionata. Inoltre, vi è il progetto “Rex” per i treni regionali, che fornirà un collegamento diretto con le principali città della regione, come Mytishchi, Ramenskoe, Lobni e Dolgoprudnoe.

Dal 2013 al 2030, verranno costruiti 600 chilometri di binari per i tram, in modo da rendere più agile il collegamento tra le grandi città della regione di Mosca. Questo sistema di trasporto leggero sarà in grado di trasportare 30mila passeggeri all’ora, farà risparmiare tempo e decongestionerà le strade. La prima linea a essere costruita quest’anno collegherà la stazione della metropolitana di Krasnogvardeiskaya con l’aeroporto Domodedovo.

Infine, i binari della metropolitana si estenderanno oltre il raccordo anulare. Nel 2012, nella città di Reutov, è stata inaugurata la stazione di Novokoksino, e a dicembre 2013 una nuova stazione aprirà i battenti a Kotelniki.

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