Felicità contagiosa

Giovani in Piazza Rossa festeggiano il Capodanno (Foto: Itar-Tass)

Giovani in Piazza Rossa festeggiano il Capodanno (Foto: Itar-Tass)

Tre quarti dei russi si considerano persone contente in assoluto. Lo dicono i risultati di un sondaggio demoscopico che ha condotto il Centro Russo di Studi sull'Opinione Pubblica (VTsIOM)

Tre quarti dei russi si considerano persone felici in assoluto. Lo si evolve dai risultati di un sondaggio demoscopico che ha condotto il Centro Russo di Studi sull'Opinione Pubblica (VTsIOM).

Gli esperti sono convinti che simili alti indici sono dovuti al fatto che grandi masse di popolazione hanno la certezza nel domani. La società ha più prospettive quando lo Stato dà spazio allo sviluppo universale, provvede all’agio esistenziale dei cittadini. Quando lo Stato non è in grado di soddisfare i bisogni della parte attiva della popolazione in materia di realizzazione di sé, la fede nel futuro felice va in fumo. Ciò può avvenire anche quando mancano tre fattori fondamentali, dice Valery Fedorov, direttore generale del Centro Russo di Studi sull’Opinione Pubblica: "La prima cosa sono i redditi. Il secondo fattore è la salute. Il terzo - il senso dell’armonia con il mondo in cui si vive, con i vicini, parenti, conoscenti, connazionali…".

Nel 2007 il Centro Studi britannico New Economics Foundation ha messo a punto l’indice mondiale di felicità. Allora in testa alla classifica si è trovato il Vanuatu, un piccolo Stato dell' Oceania, a Est dell’Australia. Quanto agli Usa, essi non sono finiti neanche tra i primi cento. Già da alcuni anni primeggia l’America Latina. Come vediamo, nella maggioranza dei casi gli Stati che presentano un tenore di vita oggettivamente alto, in materia di felicità cedono ai Paesi meno sviluppati.

Gli analisti del Centro sono giunti alla conclusione che gli indici di crescita economica non riflettono la reale auto sensazione di un popolo. Emerge che gli uomini sognano non tanto di ricchezza, quanto di felicità e di salute. In Russia il 77 per cento dei cittadini misura il livello di felicità innanzitutto in base allo stato di salute. Al secondo posto ci sono il matrimonio felice e la certezza nel domani, e solo poi segue la ricchezza.

La felicità è in grado di colorare la nostra vita con i toni più indimenticabili. Secondo gli specialisti dell’Università Harward e dell’Università della California, se nell’ambiente relazionale dell’uomo ci sono più persone cordiali e simpatiche, la loro visione del mondo si trasmette. Anzi, gli studiosi hanno elaborato una formula di “contagiosità” della felicità. Chi è stato afflitto da questa malattia almeno una volta, aspira a prendersi questo “virus” sempre di nuovo. Dunque, siate malati di felicità! E buon pro vi faccia!

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