Il rogo nella clinica psichiatrica a Nord di Mosca si è sviluppato nel cuore della notte (Foto: Itar-Tass)
È stata una notte di terrore nell'istituto psichiatrico del distretto di Dmitrovsky, a Nord di Mosca, dove almeno 38 persone hanno perso la vita a causa di un incendio scoppiato poco prima delle 2.20, ora locale (mezzanotte e venti in Italia). Le fiamme hanno sorpreso i pazienti nel sonno, uccidendo anche due inservienti. Solo tre persone, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti, si sono salvate. Tra queste, un'infermiera, riuscita a portare in salvo due pazienti.
Il rogo, riferiscono le forze dell'ordine, sarebbe stato causato da un corto circuito. Gli investigatori tuttavia hanno aperto un'inchiesta per violazione delle norme di sicurezza.
"In poche ore le fiamme hanno raso al suolo l'intero edificio di 420 metri quadrati - ha detto un portavoce della sezione locale del Ministero delle Situazioni di Emergenza -. Per il momento abbiamo recuperato 12 corpi. Ma le operazioni di ricerca tra i resti carbonizzati della struttura proseguono. La clinica ospitava 41 persone. Solo tre di esse sono sopravvissute: un'infermiera di turno che, dopo un vano tentativo di spegnere l'incendio, è riuscita a trarre in salvo due pazienti".
Diciotto le squadre di soccorritori impegnate sul luogo della tragedia. Anche se, così come si legge su Ria Novosti, gli aiuti sarebbero arrivati quasi un'ora dopo il lancio dell'sos. "La caserma dei pompieri più vicina si trova a 51 chilometri di distanza", ha spiegato Igor Panin, della sezione locale del Ministero delle Situazioni di Emergenza, secondo il quale ci sarebbe stato un ulteriore rallentamento a causa di un tratto di strada impraticabile.
Nel frattempo si lavora per fare luce sulle cause del disastro. "Putin ha dato importanti indicazioni alle forze dell'ordine, al Ministero delle Situazioni di Emergenza e al governatore della regione di Mosca per chiarire le cause dell'incendio e per prestare soccorso ai sopravvissuti", ha riferito il portavoce del Presidente russo, Dmitri Peskov.
Nella regione di Mosca, intanto, è stato indetta una giornata di lutto per il 27 aprile 2013. Le famiglie delle vittime riceveranno un risarcimento di 500.000 rubli.
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