Twitter ha accettato di collaborare con le autorità russe e ha limitato l'accesso ai materiali che contengono contenuti illegali per gli utenti della Federazione (Foto: AP)
Twitter ha accettato di cooperare con il Roskomnadzor, l’Agenzia federale per la supervisione delle comunicazioni, dell’informazione tecnologica e dei media, e limitare agli utenti russi l’accesso a contenuti illeciti.
L’amministrazione di Twitter, il network di microblogging, ha bloccato tre “cinguettii” che si riteneva “incoraggiassero sentimenti suicidi” e altri due che divulgavano informazioni riguardo ad alcune sostanze illegali. L’utente che promuoveva l’impiego delle droghe è stato privato del proprio account.
Il Roskomnadzor ha definito la posizione di Twitter “costruttiva”, aggiungendo di ritenere che le parti siano riuscite a trovare un accordo sul modo migliore per cooperare. Tramite una dichiarazione pubblicata sul proprio sito, il Roskomnadzor ha affermato che l’iniziativa contribuirà ad eliminare [dalla Rete] i contenuti illeciti, entro tempi che coincidono con le esigenze della Russia.
In base alla legge attuale, i proprietari di siti Web e di provider sono tenuti a rimuovere le informazioni che contengono riferimenti alla pedopornografia, incitano al suicidio o illustrano le modalità di preparazione e consumo delle sostanze stupefacenti. Nel caso si rilevi la presenza di simili contenuti, i siti che li contengono vengono inclusi nella cosiddetta “lista nera” (un registro unificato introdotto nel novembre del 2012), e il Roskomnadzor manda dei richiami al proprietario della risorsa e al provider del sito.
“Consideriamo Twitter alla stregua di un provider che non ha accesso alla lista nera. Se scopriamo dei materiali illeciti all’interno del loro sito glielo notificheremo. Tale procedura rimarrà in vigore”, ha dichiarato Vladimir Pikov, portavoce di Roskomnadzor.
Secondo quanto dichiarato a RBC Daily dai portavoce di VKontakte e Odnoklassniki, il Roskomnadzor invia notifiche individuali anche ai principali social network della Russia. “Siamo tenuti a ottemperare entro ventiquattr’ore dalla ricevuta della notifica -, spiega Georgy Lobushkinn, portavoce di VKontakte. - Al posto del materiale rimosso viene visualizzata la dicitura bloccato su richiesta del Roskomnadzor; tale procedura può interessare comunità, filmati o profili”.
È da quando i primi link che rimandavano a contenuti illegali furono introdotti nel registro unificato che il Roskomnadzor è in trattative con Twitter. Il caso più noto è quello del tweet inviato da Sultan Suleimanov’s (@sult): “Amici, suicidatevi, è divertente. Io ci ho provato e mi è piaciuto molto, domani lo farò di nuovo”, apparso il 31 ottobre del 2012, prima dell’introduzione della lista nera. Il “cinguettio” è stato bloccato, ma continua ad essere accessibile tramite la cache di Google. Sultan afferma di aver ricevuto la notifica del blocco il 12 marzo 2013.
Nel caso in cui un proprietario non rimuova i contenuti illegali entro tre giorni dalla notifica del Roskomnadzor, il provider è tenuto a bloccare l’accesso all’intero sito. Alexei Lukatsky, consulente di sicurezza informatica per la Cisco, fa notare che in origine la legge sulla lista nera era stata pensata per agire da filtro IP: “Considerata la dinamicità con cui gli indirizzi di pagina vengono creati, ad esempio su Facebook, non ha senso includere nella lista nera degli indirizzi url. Inoltre, bloccare gli indirizzi url per gli operatori è più costoso che attivare il filtro IP”.
Per leggere l'articolo in versione originale cliccare qui
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email