Lo studio di un gruppo di scienziati ha portato alla scoperta di otto tipi di colonie microbiche, tra le quali anche alghe filamentose che vivono a temperature molto alte (Foto: Ria Novosti)
Nel corso di una spedizione effettuata nella Valle dei geyser, in Kamchatka, un gruppo di genetisti di Novosibirsk ha scoperto otto tipi di colonie microbiche, tra le quali si trovano anche alghe filamentose verde scuro che vivono a temperature fino ai 98 gradi. A darne notizia è il sito Web del parco naturale di Kronotsky.
Questo studio sui biosistemi che vivono in condizioni estreme è stato condotto per tre anni alle pendici del vulcano Uzon, nella Valle dei geyser e nella Valle della morte. Sintetizzando gli esiti della ricerca, i genetisti della sezione siberiana dell’Accademia russa delle Scienze hanno presentato i risultati del lavoro svolto sui microrganismi termofili nell’estate del 2012.
Secondo quanto ha dichiarato il vice direttore scientifico del parco naturale di Kronotsky, Vladimir Mosolov, il lavoro dei genetisti appare di grande imnportanza per lo studio e la classificazione delle diverse tipologie di colonie microbiche che si sviluppano nelle sorgenti termali. Tuttavia, alcune di queste colonie microbiche sono state scoperte e sottoposte a screening per la prima volta.
“Ora sappiamo con certezza che nella Valle dei geyser sono presenti otto tipi di colonie batteriche e che tra essi solo le alghe filamentose verde scuro possono vivere a una temperatura di 98 gradi centigradi”, ha detto Mosolov.
Nelle sorgenti termali della caldera del vulcano Uzon sono stati scoperti inoltre nuovi otto tipi di colonie batteriche, ma a presentare maggior interesse scientifico sono i solfobatteri filamentosi che abitano le calde sorgenti termali sulfuree e si sviluppano a temperature superiori ai 60 gradi.
Nel corso delle loro spedizioni gli scienziati siberiani hanno anche analizzato il contenuto dell’acqua della Valle dei geyser e della caldera del vulcano Uzon. Per la prima volta si sono ottenuti dei dati sulle concentrazioni di mercurio presenti in queste acque.
“I microbiologi hanno stabilito che la maggior parte delle fonti termali, la cui acqua viene utilizzata per bere e per uso domestico, contiene mercurio in quantità che non superano la soglia dei livelli consentiti. Un’elevata concentrazione di elementi tossici è stata rinvenuta solo nelle acque del geyser Averevsky nella Valle dei geyser, risultati di 20 volte superiori alla norma”, si annuncia nel comunicato.
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