Una scia di luce. Poi un’esplosione. È questo lo spettacolo davanti al quale si sono ritrovati i cittadini di Chelyabinsk, inaspettatamente diventati i protagonisti improvvisati di quella che potrebbe essere la versione russa del film "Armageddon". Nella mattinata del 15 febbraio 2013 una pioggia di meteoriti ha infatti colpito la regione degli Urali, in Russia, causando oltre 950 feriti, tra cui anche diversi bambini, così come riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti.
Lo sciame proveniente dallo spazio si è abbattuto intorno alle 9.20, ora locale (le 4.20 in Italia), interessando le città di Tyumensk, Kurgansk, la regione di Sverdlovsk, oltre ai territori settentrionali del Kazakhstan. I danni più gravi ad ogni modo sono stati registrati nella regione di Chelyabinsk, dove i vetri di numerosi edifici sono andati in frantumi, causando centinaia di feriti. Anche le scuole sono state chiuse.
Così come riporta Rossiyskaya Gazeta, nella regione di Chelyabinsk sarebbe stato identificato il presunto luogo della caduta del meteorite. Si tratta del lago Chebarkul, a Ovest di Chelyabinsk. Sul ghiaccio del lago si è infatti creato un buco di dimensioni di dieci metri per sei. Apparentemente il meteorite, o un grosso frammento di esso, si troverebbe in questo punto. Secondo alcuni testimoni oculari la “palla di fuoco”, cadendo, si sarebbe divisa almeno in due grosse parti.
“Secondo le nostre informazioni, si tratta di un meteorite che si è disintegrato in prossimità della Terra”, ha dichiarato il vice capo del servizio di informazione del Ministero russo delle Situazioni di Emergenza, Elena Smirnykh. La caduta del meteorite ha interessato diversi territori degli Urali, fino al Kazakhstan. Anche i cittadini della Bashkiria sono stati testimoni dell’insolito fenomeno, che non ha però causato danni in questa zona del Paese.
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I vetri di un edificio in frantumi dopo la caduta dei corpi celesti (Foto: Itar-Tass)
Immediato il tormentone su Internet: centinaia i video caricati su Youtube, così come i messaggi rimbalzati su Twitter, Facebook e sul social network russo VKontakte. “Ho pensato fosse la fine del mondo”, scrive un utente su VKontakte.
E mentre si cerca di rassicurare la popolazione e prestare aiuto ai feriti, inizia anche il conto dei danni: Rosatom, così come alcune industrie locali, fanno sapere che i loro impianti continuano a funzionare regolarmente. I danni più gravi sono stati registrati in una fonderia nella regione di Chelyabinsk.
Il Presidente russo Vladimir Putin intanto ha ordinato al Ministero delle Situazioni di Emergenza di valutare i danni, aggiungendo inoltre che il governo locale sarà perfettamente in grado di gestire la situazione.
“È necessario analizzare l’accaduto, per valutare non solo i danni alle infrastrutture, ma anche agli impianti dell’energia”, ha affermato Putin durante l’incontro con il numero uno del Ministero delle Situazioni di Emergenza, Vladimir Puchkov. Secondo lo stesso Puchkov, la pioggia di meteoriti avrebbe colpito 297 case, 12 scuole e diversi impianti industriali. “Dobbiamo fare tutto per ordine – ha aggiunto Putin -. È innanzitutto indispensabile fare una stima dei danni. Ho parlato io stesso con il governatore della regione di Chelyabinsk, che mi ha assicurato che stanno già intervenendo”.
“Spero che non ci siano gravi ripercussioni – ha concluso il primo ministro russo Dmitri Medvedev, citato da Ria Novosti -. Ma ciò è la prova che non solo l’economia è vulnerabile, ma anche l’intero pianeta”.
L'Agenzia spaziale Roskosmos è in allerta. In sede si stanno valutando altri pericoli provenienti dallo spazio, tra meteoriti e asteroidi, e lo sviluppo di metodi di lotta contro tali minacce, riferisce una fonte all'agenzia di stampa Interfax. "Secondo le informazioni disponibili - ha riferito l'ufficio stampa di Roskosmos -, l'oggetto non è stato registrato dai sistemi spaziali russi o stranieri né dagli osservatori di terra, per via delle sue caratteristiche di movimento particolari. L'entrata di tali oggetti nell'atmosfera è casuale ed è attualmente difficile da prevedere".
L'astronomo Sergei Smirnov, addetto stampa dell'osservatorio Pulkovo, ritiene che i numerosi video della caduta pubblicati in Rete permetteranno di calcolare rapidamente e con precisione la traiettoria del meteorite. "È stato un bolide molto luminoso, di grande pesantezza", ha sottolineato.
Nikolai Zheleznov, dell'Istituto di Astronomia Applicata dell'Accademia Russa delle Scienze, ha riferito a Interfax che il diametro del meteorite di Chelyabinsk poteva raggiungere diversi metri. "Difficile dire quanti, con precisione - spiega -. Perché sappiamo che i corpi di lunghezza inferiore a 50 metri si disintegrano facilmente nell'atmosfera e raggiungono la terra sotto forma di piccoli detriti o addirittura bruciano prima completamente".
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