Tante le novità introdotte in materia di apprendimento nella riforma della legge "Sull'istruzione" (Foto: RIA Novosti / Vladimir Pesnya)
Il 30 dicembre 2012, il Presidente russo ha firmato la nuova legge “Sull’istruzione”, che entrerà in vigore a partire dal 1° settembre 2013. Il documento è uno dei testi più discussi e complessi della pratica legislativa russa.
La legge “Sull’istruzione”, attualmente in vigore, fu adottata nel 1992. Nel 1996 fu approvata anche la legge “Sull’istruzione superiore e post-laurea”. L’intero sistema educativo russo degli ultimi vent’anni si è basato su questi due documenti fondamentali, che, nel corso degli anni, hanno “inglobato” via via nuovi atti sublegislativi che andavano ad abrogare i precedenti. Quando il numero degli emendamenti raggiunse il centinaio, rendendo la consultazione delle due leggi, quasi impossibile, si ritenne necessario elaborare un nuovo documento che riunisse tutti i livelli dell’istruzione e tenesse conto della realtà attuale.
Il testo del nuovo disegno di legge fu pubblicato per la discussione pubblica nel 2010. La prima versione raccolse un sacco di critiche da parte della comunità degli esperti: dal carattere ambiguo del documento, agli errori di grammatica. La versione attuale è la settima a essere stata elaborata. Già durante l'esame in seno alla Duma di Stato, dopo la consultazione con il Ministero delle Finanze, era emerso che alcune norme importanti, riguardanti gli stipendi, le sovvenzioni e i benefici per gli insegnanti degli istituti delle zone rurali erano scomparse dal testo, scatenando l’ira della comunità professionale. Alla seconda lettura i benefici sociali erano fortunatamente ricomparsi. Alla fine, il testo definitivo della legge racchiude tutte le norme relative agli stipendi dei professori – che non devono essere inferiori alla media della regione - i benefici riservati agli insegnanti degli istituti delle zone rurali, così come l’ammontare delle sovvenzioni e tariffe ridotte per gli alloggi studenteschi.
I critici della legge continuano ad accusarla di pretenziosità e di presentare diverse lacune. “Il testo non sancisce chiaramente: chi, dove e quanto. Su richiesta ufficiale del governo e del Ministero dell’Istruzione e della Scienza, diversi punti chiave sono stati affidati ai rappresentanti delle autorità regionali e ai comuni. Nella legge vi sono più di 150 norme di riferimento. Di fatto, il testo non fa che attribuire pieni poteri ai funzionari”, ritiene il vicepresidente della commissione della Duma per l'Istruzione, Oleg Smolin.
Gli esperti filogovernativi sono convinti, invece, che il documento stabilisca, innanzitutto, le condizioni necessarie per un ulteriore sviluppo dell'istruzione e che adesso molto sia lasciato nelle mani dei responsabili del processo educativo. “La legge di per sé non apporta nulla, saranno le persone, poi, a dover contribuire a un’istruzione di qualità. Il punto principale della legge non è ostacolare, bensì contribuire allo sviluppo di quelle che sono considerate le pratiche migliori. Questa legge non impedisce uno sviluppo innovativo: essa crea un regime giuridico favorevole, stabilisce condizioni di partenza paritarie per tutti i bambini della Russia e conferisce a questi ultimi la possibilità di usufruire di un’istruzione di qualità, indipendentemente dal nome o dallo status della loro scuola”, sostiene Efim Rachevskij, membro della Camera pubblica e direttore del Centro educativo “Caricyno» n. 548 di Mosca.
Alcune questioni chiave relative alla legge non sono state ancora risolte. Ad esempio, la questione della separazione tra scuola e Chiesa, sancita dalla costituzione. La legge permette alle maggiori confessioni religiose di partecipare alla delineazione dei programmi e dei materiali formativi del corso “Basi delle culture religiose e dell’etica laica”, che nelle scuole russe sostituisce l’istruzione religiosa dei bambini. Ciò, in precedenza, era già previsto nell’ambito di un atto sublegislativo del Ministero dell’Istruzione.
La nuova legge descrive tutti i livelli del sistema educativo, dalla scuola materna al dottorato, e ai tirocini. “L’istruzione prescolare è diventata un livello di istruzione generale. Ciò è molto importante giacché permette una certa continuità nei metodi di insegnamento, e in questo ambito siamo un po’ indietro rispetto al resto del mondo”, dichiara Efim Rachevskij. Per i bambini in età prescolare, sono stati introdotti degli standard obbligatori di formazione, e il processo è stato diviso in due parti: la formazione e la cura con supervisione. Questi servizi di cura e assistenza sono co-finanziati in parte dal bilancio e in parte dai contributi dei genitori, mentre i programmi educativi sono completamente a spese dello Stato.
Una delle novità più importanti nell’ambito dei livelli scolastici è che l’educazione in casa, così come l'apprendimento a distanza e la collaborazione in rete delle scuole sono stati finalmente riconosciuti giuridicamente. “La collaborazione online tra gli istituti scolastici è importante sia per quanto riguarda le scuole isolate che quelle che si trovano all’interno dello stesso distretto. Ciò permette di condividere le esperienze e pratiche educative migliori. E la cosa importante è che tutto verrà finanziato separatamente”, spiega la direttrice dell'Istituto per lo sviluppo dell’istruzione della Scuola Superiore di Economia, Irina Abankina.
Con la nuova legge viene istituzionalizzata anche l’istruzione inclusiva, che dà la possibilità ai bambini con capacità limitate di studiare nelle scuole normali. Viene introdotta, inoltre, una pratica completamente nuova per l'istruzione russa, ovvero il concetto di responsabilità tanto per la condotta dimostrata dagli alunni quanto per la qualità dell’istruzione erogata. “Finalmente, è stato introdotto l'obbligo da parte degli studenti di studiare; nella legge si parla della possibilità di espulsione dello studente, nonché di chi abbia la responsabilità del buon apprendimento dei ragazzi”, afferma Irina Abankina.
La legge autorizza, poi, all’interno delle mura scolastiche, attività educative a pagamento. La scuola ha il diritto di esigere il pagamento per tutte quelle conoscenze che lo studente vuole sviluppare al di là del programma standard fornito dalla scuola. Il programma obbligatorio è stato, in ogni caso, ampliato, il che significa che non ci si sta muovendo verso l'abolizione dell’istruzione gratuita.
Anche i modelli economici sono radicalmente cambiati. “Le scuole possono essere finanziate mediante il bilancio federale o quello municipale, che utilizzano meccanismi di finanziamento completamente diversi. Questa differenziazione è descritta in maniera molto dettagliata nel testo della legge. Ad esempio, le scuole più piccole e dei centri rurali sono finanziate secondo normative separate, ma vi è comunque un finanziamento minimo, al di sotto del quale le scuole non possono scendere per garantire un certo standard educativo”, assicura Irina Abankina.
Si tratta di una riforma importante: qualche anno fa era stato introdotto un principio di finanziamento pro capite, secondo il quale lo Stato stanziava fondi per le scuole a seconda del numero di studenti. Di conseguenza, molte scuole delle zone rurali erano state costrette a chiudere. La nuova legge non solo garantisce un finanziamento minimo, ma impedisce altresì che la scuola di un piccolo centro venga chiusa, senza aver ricevuto prima il consenso da parte del consiglio comunale.
Il livello intermedio di formazione professionale è stato reso ancor più accessibile. Chiunque voglia iscriversi al college, adesso può farlo senza dover sostenere una prova di ammissione.
L'istruzione superiore rimane pressoché invariata, conservando la stessa struttura di prima: baccellierato, specialità e master, che esiste nelle nostre università da diversi anni e che finalmente verrà legittimato ufficialmente. Il baccellierato dura quattro anni, il master due. Il modello “europeo” era stato introdotto più di un decennio fa, ma non era contemplato dalla legge federale. Parallelamente, in tutti questi anni, è esistita anche la specialità - un periodo di formazione superiore, continua, della durata di cinque anni, che si conserva dal periodo sovietico. Questa situazione è stata riconfermata dalla legge.
Per chi ha intenzione di proseguire gli studi dopo l’università, compare un nuovo livello separato: quello della “Formazione di personale altamente qualificato”, in cui rientrano tutti i programmi post-laurea di tirocinio e assistentato, nonché la formazione del personale docente.
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