Perché Putin ancora non è stato vaccinato con lo Sputnik V contro il Covid-19?

AP; Nikolay Gyngazov/Global Look Press
Sua figlia ha partecipato alla primissima sperimentazione, mentre il presidente russo finora non si è sottoposto alla doppia iniezione. Molti si chiedono perché, ma l’attesa ha una spiegazione del tutto ragionevole e per niente misteriosa

In Russia, nel gennaio 2021, è iniziata la vaccinazione di massa dei cittadini contro il Covid-19 e, se lo desidera, anche uno straniero presente in Russia può ricevere il vaccino Sputnik V. Ma il presidente Vladimir Putin non è ancora stato vaccinato.

Nel febbraio 2021, Putin ha incontrato i direttori dei media russi e durante la conversazione ha confermato di non essersi ancora vaccinato con lo Sputnik V, spiegando di seguire, come capo dello Stato, uno speciale piano di vaccinazioni di routine, che comprende, per esempio, i vaccini contro l’influenza e lo pneumococco, e di non poter far tutti i vaccini assieme in tempi ravvicinati.

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“Non voglio fare la scimmia, quindi non farò il vaccino davanti alle telecamere, ma sicuramente mi farò vaccinare con il nostro [Sputnik V, ndr], che considero il migliore al mondo sotto tutti gli aspetti”. Così il quotidiano “Kommersant” ha citato le parole del presidente.

Nel prossimo futuro, Putin ha in programma di consultarsi con i medici in modo che possano suggerire in quale periodo sia meglio per lui farsi vaccinare contro il coronavirus. Il presidente ha detto che pensa di farlo alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno 2021: è in questo periodo dell’anno che il presidente avrà sicuramente dei viaggi di lavoro.

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L’11 agosto 2020 Putin ha annunciato la registrazione dello Sputnik V, il primo vaccino al mondo contro il Covid-19. Secondo le sue stesse parole, a quel tempo una delle sue figlie aveva già preso parte alla sperimentazione e aveva fatto entrambe le iniezioni. Dopo la prima iniezione, la sua temperatura era salita a 38 gradi, ma il giorno successivo era già scesa a poco più di 37.

“E questo è tutto, anche dopo la seconda iniezione, quella di richiamo, la temperatura le è aumentata un po’, ma è tornata presto nella norma. Ora si sente bene e i valori [degli anticorpi] sono alti”, spiegò il presidente ad agosto.


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