L’autostrada come pista d’atterraggio per i cacciabombardieri russi. È quello che è successo il 17 gennaio scorso nella regione di Rostov (a circa 1.000 km a sud di Mosca), dove due caccia Su-34 e Su-30M2 sono atterrati su un’autostrada normalmente molto trafficata da camion e auto. La delicata manovra è stata realizzata come forma di addestramento per verificare le abilità dei piloti di atterrare su spazi piccoli e ristretti. La nuova “pista di atterraggio” misurava infatti solamente 18 metri di larghezza, la metà di una normale pista utilizzata dall’aviazione militare.
Ovviamente durante le manovre la polizia militare ha chiuso il traffico alle auto.
Così come ha fatto sapere il Ministero della Difesa, durante l’esercitazione i velivoli non frenavano del tutto, ma riprendevano quota appena le ruote toccavano terra.
“I piloti hanno realizzato questa esercitazione, conosciuta come ‘nastro trasportatore’, che prevede che gli aerei ridecollino immediatamente dopo aver toccato la pista con la ruota posteriore, senza perdere velocità”, dice una nota del ministero.
I caccia hanno inoltre simulato una battaglia in volo con un nemico immaginario, realizzando complesse esercitazioni acrobatiche.
Le forze che proteggevano la pista di atterraggio hanno respinto “un attacco”, mentre un elicottero Ka-27 ha portato a termina una missione di salvataggio.
Cose che accadono solo in Russia
È la prima volta che pesanti caccia e jet realizzano atterraggi tattici in autostrada. Tuttavia bisogna ammettere che i russi sono abituati a manovre così bizzarre: sembra infatti che le Forze Aeree abbiano un senso dell’umorismo molto particolare e che si divertano a “spaventare” gli automobilisti volando a bassa quota sopra le strade trafficate.
O capita di tornare a casa dall’ufficio e incrociare per strada... un carro armato!
E controllate sempre lo specchietto retrovisore se non volete essere tamponati da un aereo!
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