Lapitec, dettagli di lusso

Luciano Pugnaletto, Sales Area Manager dell’azienda Lapitec.

Luciano Pugnaletto, Sales Area Manager dell’azienda Lapitec.

: ufficio stampa
L’azienda trevigiana, che realizza e commercializza lastre di pietra per rivestimenti dal 2011, punta al mercato russo. Obiettivo? Rispondere alle esigenze di qualità e design di un mercato dai gusti selettivi. Nonostante la crisi

“La prima lastra di Lapitec, cioè la pietra sinterizzata a tutta massa che produciamo, è uscita dal nostro impianto nel 2011”, racconta Luciano Pugnaletto, Sales Area Manager dell’azienda di Treviso. Ma la storia della società inizia molto tempo prima.

“Lo sviluppo della tecnologia è iniziato nel 1989 – spiega il manager -. È stata una lunga gestazione, perché il materiale è brevettato ed è qualcosa di unico nel panorama internazionale. Questo ci ha permesso di partire da subito con un approccio molto distintivo sul mercato”. 

Il processo termico della sinterizzazione permette di ottenere dei materiali compatti e ultraresistenti a partire da composti in polveri. Una tecnologia all’avanguardia su cui Lapitec ha deciso di puntare e che, sin dall’inizio della sua attività, l’ha spinta verso i mercati esteri.

“L’azienda ha subito avuto una forte vocazione all’export, andando a coprire mercati in modo via via più capillare. Oggi siamo in tutta Europa occidentale e dell’Est, con una forte presenza in Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna. Ottima è la penetrazione nel mercato americano e buone le prospettive in Asia e Oceania”, precisa Pugnaletto. Una capillarità che assicura la maggior parte del fatturato aziendale. “Circa l’80%, quindi gran parte delle lastre, che sono tutte prodotte nella sede dell’azienda, varca i confini nazionali. Nel tempo abbiamo creato, e continuiamo a potenziare, una rete di dealer fidelizzati che hanno le competenze per proporre al loro mercato di riferimento un prodotto innovativo”. Una strategia che la società intende riproporre nel mercato della Federazione, considerato strategico per un prodotto di alta gamma come le lastre Lapitec. “Stiamo cercando un interlocutore che possa essere un’interfaccia nel mercato e che conosca bene la cultura economica del territorio. Riteniamo di avere un materiale interessante per un mercato così selettivo, esigente e votato al lusso e all’innovazione, soprattutto per quanto riguarda i rivestimenti”.

L’agenda di Lapitec è dunque piena di date di showroom, appuntamenti con architetti, progettisti e produttori di cucine. La ricerca di un contatto diretto con un potenziale distributore mette la società davanti alle problematiche dell’attuale congiuntura economica. 

“È certo che la situazione economica in contrazione e la disponibilità all’importazione limitata dal cambio sfavorevole rublo-euro porta il mercato russo a essere in attesa di sviluppi positivi, e quindi ad avere minore predisposizione all’investimento nell’immediato presente. Ma noi siamo fiduciosi. Abbiamo delle impressioni positive viste le qualità del materiale e il fatto che sia Made in Italy”. Le lastre di pietra sinterizzata hanno anche un vantaggio tecnologico che, negli obiettivi della società, potrà giocare un ruolo centrale nel successo dell’operazione commerciale. “Il prodotto si presta bene ad essere lavorato, inciso, tagliato grazie alla sua massa uniforme e compatta sia in superficie sia all’interno - spiega il manager -. Grazie a questa qualità, si presta bene ad adattarsi alle forme decorate ed elaborate che sono richieste dal mercato russo”. 

Un mercato che il manager immagina di alta gamma. Il target che l’azienda si è prefissato è infatti “un pubblico di alto profilo attento alla qualità del materiale, all’esclusività e al Made in Italy. Un pubblico attento al dettaglio ma anche alla sostanza. Quindi sia figure della filiera sia architetti, designer e consumatori”.

In attesa di aprire i primi canali di export, l’azienda è in pieno dialogo con i progettisti per un confronto strategico.

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