L'amore e il ricordo dell'incanto

Grande festa per la notte di Ivana Kupala (Foto: Itar Tass)

Grande festa per la notte di Ivana Kupala (Foto: Itar Tass)

Un viaggio tra l'estate e il desiderio. Accompagnati dai versi di Esenin

Dell'amore sappiamo poco o niente. Tuttavia quando finisce un amore rimane in noi il ricordo dell'incanto. Ed é proprio la parte irrazionale dell'amore ad attrarci maggiormente. Si dice che siamo destinati, prima o poi, a incontrare la nostra metàÈ scritto nelle stelle. E da tempi immemori, le ragazze russe nella notte di Ivana Kupala chiedono le sorti per sapere se e quando incontreranno l'amore.

Negli incanti della melodia stellare

Stanno stupefatti i pioppi.

Io lo so, tu, regina,

Aspetti il giovane re.

(S. Esenin)

E dopo questa breve premessa addentriamoci anche noi nella più suggestiva notte d'estate, la notte, per l'appunto, di Ivana Kupala. È un'antica festa slava dai sapori pagani, dedicata all'amore sacro e profano, dove il cielo incontra la terra e la donna incontra l'uomo. Si festeggia nella notte dal 6 al 7 luglio ( alcuni popoli slavi la festeggiano il 24 giugno - solstizio d'estate). È la notte in cui nacque S. Giovanni Battista Precursore. Kupala significa entrare nell'acqua per purificarsi. Tre sono gli elementi dei riti purificatori: acqua, fuoco e fiori - erbe. Di solito vi partecipano tutti gli abitanti del villaggio. Per prima cosa si sceglie il cerimoniere della festa: uno che conosce tutti i riti. Le case si addobbano con il verde e si preparano le ghirlande di fiori frammisti alle erbe. Le celebrazioni iniziano con l'accensione di un grande falò, al centro del quale si posiziona un palo con in cima una ruota di fuoco che simboleggia il Sole. E poi, si salta! Le giovani coppie, saltando, si tengono per mano e se i due rimangono mano nella mano, significa che non si lasceranno mai.

Nel rito delle ghirlande si fanno andare alla corrente del fiume le ghirlande di fiori, con sopra delle candele accese, esprimendo un desiderio. Se la ghirlanda tocca la riva opposta - niente matrimonio e se affonda o si apre - sono lacrime. L'allontanarsi della ghirlanda lungo il fiume vuol dire fortuna in amore. E se la candela rimane accesa è segno di una vita lunga e felice.

Hanno cominciato a frusciare le canne nell'insenatura

Piange la fanciulla- zarevna presso il fiume.

Ha chiesto le sorti la bella ragazza nel giorno del semik.

L'onda ha disfatto la ghirlanda di convolvoli.

Ah, non si sposerà la ragazza quella primavera

I presagi dello spirito del bosco l'hanno spaventata.

[.......]

Dal bosco mandano gli abeti l'odore dell'incenso...

(S. Esenin)

I rituali di Ivana Kupala sono complessi e interessano tutti gli aspetti della vita dell'uomo e il suo rapportarsi alla natura. Si crede che in questa magica notte gli alberi, camminando, cambino di posto, comunicando tramite le foglie, lo stesso per i fiori e le erbe, che si intrattengono, anch'essi, nelle fantastiche conversazioni. E nella più incantata notte dell'anno non potevamo farci mancare una ved'ma (strega). Il rito s'intitola " trova la strega". Come si riconosce una ved'ma? Attraverso il fuoco, che simboleggia la purificazione e scaccia gli spiriti maligni. Nei tempi antichi le madri usavano bruciare sul fuoco di Kupala gli abiti dei figli malati.  Saltare il fuoco significava liberarsi da malocchio, malanni e disgrazie. Una poco di buono, per esempio, non poteva saltare il falò poiché lo avrebbe reso impuro. E se una ragazza si rifiutava al rituale salto la credevano una strega e veniva sottoposta alle abluzioni e alle frustate coi fasci di Kupala. Le ceneri, a fine festa, si spargevano sui campi - a protezione dei raccolti. E non si dormiva! Chi si addormentava rischiava di cadere vittima di una stregaI russi credono che nella notte di Kupala le streghe vadano in giro in cerca degli sprovveduti...

Le trecce scarmigliate, spaventosa, bianca,

Corre, corre, folle, ardita.

L'oscura notte silenziosa si spaventa,

La luna si nasconde dietro scialli di nubi.

Il vento - che - canta con lamenti di urlatrici

Corre nelle profondità del bosco tenebroso.

Il bosco minaccia con le picche degli abeti,

Si nascondono i gufi con grida di paura.

Agita la strega le sue mani ossute...

(S. Esenin)

E proprio nella notte di Kupala che si schiude il fiore di paporotnik (felce). Una credenza popolare narra che chi riesce ad appropriarsene ( il fiore è guardato dai demoni del bosco) acquisisce il potere della chiaroveggenza. Può trovare i tesori, rendersi invisibile, trasformarsi, comandare gli spiriti, il fuoco, le acque, capire il linguaggio degli animali e predire il futuro. Chissà se qualcuno c'é mai riuscito!

Ma nel frattempo, in mancanza del prodigioso fiore, allo scoccar di mezzanotte, raccoglieremo tante di quelle erbe ( senza guardarle)! Dopo di che si devono porre sotto il cuscino e se al mattino se ne conteranno dodici erbe diverse -  aspettatevi una proposta di matrimonio.

All'alba non dimenticate di aspergervi il viso con la rugiada di Kupala! Dona salute e, in particolare, bellezza e splendore al volto femminile. E poi assistiamo tutti insieme all'incontro del sole con la luna!  Accogliamo con  horovody ( girotondi) e canti il Sole che, salendo al cielo, sembra emergere dall'acqua, come nel rituale bagno. Dopo il solstizio inizierà il suo viaggio verso l'inverno e i giorni s'accorceranno, decrescendo.

A questo punto della nostra misteriosa e poetica notte non ci resta che immergerci nel fiume anche noi. Anticamente con questo rito si apriva la stagione dei bagni.

La nostra festa si conclude qui, in simbiosi con la natura, celebrando l'estate -  la stagione degli amori e dei raccolti -  nella speranza di una lunga, sana e felice vita, suggellata dagli antichi riti della più mistica notte dell'anno - la notte di Ivana Kupala. Auguri e che si avverino i vostri desideri!

P.S. C'è da dire che, in considerazione dell'influenza pagana della festa, in Russia, con l'avvento del cristianesimo, la celebrazioni di Ivana Kupala furono  mal viste dalla Chiesa Ortodossa. Cosa che ogni tanto si manifesta anche ai nostri giorni. Nella regione di Voronezh, nel 2013, il Patriarcato di Mosca ne proibì i festeggiamenti .

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