Dall’oro ad Albertville 1992 al fuoco olimpico di Sochi. In mezzo, più di venti anni e non sentirli. Mancano pochi giorni allo start delle Olimpiadi invernali in Russia. E ad accendere il braciere delle celebrazioni a Syktyvkar, sul Mar Nero, il 1 novembre 2013, c’era Raisa Smetanina. La prima atleta russa a centrare dieci medaglie, con quattro ori, in quattro edizioni dei Giochi invernali. Da Innsburck 1976 ai Giochi francesi.
Campionessa del fondo che ha vinto sotto la bandiera sovietica, poi della Csi, infine della Russia. Con l’ultimo alloro olimpico conquistato a 12 giorni dai 40 anni, nella staffetta 4x 5 km.
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Lo speciale su Sochi 2014 |
Un quartetto formidabile, che non avrebbe perso neppure provandoci: dalla schiacciasassi Elena Vjalbe a Lubov Egorova, fino a Larissa Lazutina. Con la Smetanina che diventava la fondista più anziana nella storia a cinque cerchi, un primato neppure ipotizzabile nello sport contemporaneo, che consuma la carriera degli atleti in poche competizioni. La russa arrivava tardi allo sci nordico. In pista a 15 anni, mostrando subito la sua passione per la tecnica classica.
Un passo raffinato e potente, rifiutando quello pattinato che caratterizzava la generazione degli anni Ottanta. E che portava dividendi fino ai primi anni Novanta, consegnandole lo status di leggenda. Per i suoi 50 anni sono giunti gli auguri, a nome della Federazione Russa, anche dal primo ministro Dmitri Medvedev.
La prima medaglia pesante della fuoriclasse russa arrivava nei Giochi austriaci del 1976. Oro nella dieci chilometri e nella staffetta, argento, alle spalle della finlandese Helena Takalo nella cinque chilometri. Una gara che spacchettava per la prima volta la parola “doping” nello sport invernale: fu squalificata la campionessa sovietica Galina Kulakova (tre ori a Sapporo 1972), trovata positiva all’efedrina. Uno stimolante che riduce l’appetito, utilizzato in abbondanza dai giocatori di football della Nfl. E divenuto famoso ai Mondiali di calcio, Usa 1994: ne fece uso Diego Armando Maradona, che fu squalificato dalla competizione.
Prima e dopo Innsbruck, per la Smetanina fioccavano medaglie ai Mondiali: undici (quattro ori, tre argenti, quattro bronzi). Il primo trionfo arrivava nel 1974 a Falun, in Svezia. Ma il punto più alto della carriera era l’oro nella 5 km a Lake Placid 1980, Usa. Era l’anno del forfait americano ai Giochi di Mosca, i sovietici erano motivati, quasi obbligati a sbancare il medagliere.
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