![]() |
Credit: Niyaz Karim |
Finalmente è arrivato il grande inverno. E con esso è giunto il momento di accendere il... condizionatore! Dopo settimane di pioggia ghiacciata, fango lungo le strade e temperature impazzite, anche a Mosca il freddo si è dato una regolata. Attestandosi a temperature più normali secondo la media stagionale.
E mentre la gente lungo le strade cammina infagottata come un salame, chiusa dentro strati di calze, soffocata da sciarpe e berretti di lana, negli uffici si gode di temperature tropicali. Dalle quali difficilmente si riesce a sottrarsi.
Buona parte degli edifici è infatti dotata di riscaldamento centralizzato. Impossibile da regolare.
Con l'arrivo dell'inverno, negli uffici russi fa talmente caldo da costringere la gente ad accendere il condizionatore per regolare l'aria (Foto: Reuters)
Nelle case, così come nei negozi e nei locali, si può tranquillamente girare in maniche corte. Dimenticando che fuori impazza una bufera di neve. Durante la notte si fanno abbondanti sudate. E si dorme scoperti come in pieno luglio.
Quando poi il caldo nella stanza raggiunge temperature insopportabili, l'unico modo per tirare il fiato è aprire la finestra. O accendere il condizionatore. Un'accoppiata deleteria. Oltre che un inutile spreco. Senza tener conto che, con il caldo sulle gambe e l'aria fredda sulla schiena, il raffreddore è sempre in agguato.
Non illudetevi di poter porre fine a questo paradosso. L'unica risposta che vi possono dare, se vi azzardate a protestare per l'assurdo sbalzo termico, è: "cosa vuoi farci... siamo in Russia!".
Una magra giustificazione. Risposta standard ai tanti controsensi di questo Paese.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email