Le ardenti ferite del desiderio

Anna Achmatova (Fonte: Wikipedia)

Anna Achmatova (Fonte: Wikipedia)

Fiabe, versi, racconti. L'enigma dell'altro. Un breve percorso tra i misteri dell'amore seguendo la traccia di alcune poesie

Le più belle storie, leggende, favole, tragedie, canzoni, ballate e le più belle poesie dell'uomo sono state scritte sull'amore. In ogni dove e in ogni tempo. L'amore come il cuore pulsante, vivo e indistruttibile del mondo. L'amore come la più bella delle virtù, come il primo insegnamento, come una promessa. L'amore come l'acqua, come il pane, come il primo batticuore. E non si spiega, l'amore, si lascia vivere: ci sceglie di volta in volta e di volta in volta ci permette di fare parte del suo mistero. Non so se tutti nella loro vita hanno conosciuto (o riconosciuto?)  l'amore, so solo che il mistero dell'amore fa parte del destino dell'uomo.

Ma moriremo io e te - e niente posso

Per rimediare a quest'addio - ma io t'amo.

Nelle dimore vuote, che celano il loro nome,

Ancor dapprima errò, catturo la tua voce,

E solo Dio sa quanto è ridicola  vorace morte

Che nutro con le mie mani;

Essa di tutto ha ragione, essa è l'inconfutabile eterno,

E moriremo noi - ma io t'amo.

(Julia Arhanghelskaia)

Amore e morte, dunque, come antagonisti e, tuttavia, come realtà complementari. E quindi, l'amore come una speranza, come un lasciapassare per l'aldilà, che non ci fa più paura, poiché solo attraverso l'amore possiamo avvicinarci all'immortalità, alla percezione quasi fisica di essa.

Mentre qualcuno da qualche parte ti aspetta

Al collo hai un azzurro pesciolino vivo,

Una viva azzurra vena

Ti stringo troppo forte a sé

Ma dentro di te, come nell'acqua,

Tutto guarisce in fretta,

E qualsiasi acqua sotto i trasparenti galleggianti

Non toccandoti, attraverso di te scorre,

Il pesciolino azzurro si dibatte, trema, guizza,

Lo si può catturare col respiro spezzato,

Con un lieve espirare, con le aride labbra

O, semplicemente, con le mani nude nell'acqua,

Separandolo dagli altri - solo girini per ora,

Lo si può prendere, lo si può prendere - facilmente

Pesciolino, pesciolino, meraviglioso pesciolino mio,

L'azzurro pesciolino,  l'argento al sole,

Come non ferirsi con te, come non pungersi.

(Nata Suchkova)

Dettami versi d'amore

Oppure i primi amori....che sono quasi sempre fonte d'indicibili sofferenze?

Come un nanetto cattivo, un ragazzino cattivo,

- I sandali con l'etichetta,-

Si avvicinò e con una freccia mi punzecchiò,

Come nulla fosse mi punzecchiò.

Mi guardò, attento, silente, e verso la porta

A gambe levate si dette,

Trascinandosi dietro come una coda,

La faretra con l'elastico lento.

Si girò - mi vergogno di stare lì,

Attraverso il foro si vede il cuore?

E se ne andò di nuovo a giocare

Con la sua azzurra macchinetta.

(Nata Suchkova)


E ancora l'amore come il vincitore....di draghi.

Da due innamorati folli

Giunse un drago a 36 teste.

Vissero insieme

Esattamente 36 giorni,

Divertendosi a tagliare

Al drago una testa al giorno

(Mikhail Kuzmin)


E il turbamento d'amore, descritto dalla Achmatova.

La luce incandescente soffocava,

E i suoi sguardi parevano raggi.

Ebbi solo un sussulto:

Quest'uomo può domarmi.

Si inchinò...dirà qualcosa...

Il sangue defluì dal viso.

Come pietra tombale,

Si posi l'amore sulla mia vita.

 

Non ami, non vuoi guardare?

Ah, come sei bello, maledetto!

Fin dall'infanzia ho avuto ali,

Ma ora non posso spiccare il volo.

Una nebbia mi vela la vista,

Vi si confondo cose e volti,

Ed è soltanto un tulipano rosso,

Il tulipano che porti all'occhiello.

 

Come vuole semplice cortesia,

Mi si fece vicino, mi sorrise,

Tra carezzevole e indolente,

Mi sfiorò con un bacio la mano,

E mi guardarono le pupille

Di misteriose, antiche effigi...


Nell'ultima immagine di questa poesia di Achmatova c'è tutto il mistero del sentimento senza il quale l'uomo non avrebbe il motivo di esistere. L'amore come attrazione, segreto, passione, incontro, destino. E non importa se l'amore non rimane sempre accanto a noi, non importa se a volte sembra che ci abbandoni. Se solo una volta nella vostra vita avete sentito su di voi quello sguardo di antiche, misteriose effigi....sappiate che l'amore vi ha guardati e vi ha visti. Così sull'amore, brevemente, chiudendo l'anno 2013 e citando alcune poesie di poeti russi che ho scelto per voi. Nel salutarvi, vorrei augurarvi un sereno Natale, ancora con Achmatova,nella speranza che l'anno che abbiamo trascorso insieme alla poesia sia stato per tutti noi, nel bene e nel male, un anno d'amore.


Tutto me lo prometteva:

La curva del cielo, velata e scarlatta,

Un dolce sogno fatto a Natale,

Il vento di Pasqua dai mille suoni 

E i rossi tralci di vite,

E le cascate dei parchi,

E le due grandi libellule ferme

Sul recinto di ghisa rugginosa.

Ed io non potevo non credere

Che mi sarebbe stato amico,

Quando salivo su erte montagne

Per un ardente sassoso sentiero.

(Anna Achmatova)

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