La cucina americana sta diventando popolare a Mosca (Foto: The Meatball company / Ufficio Stampa)
Mosca sta vivendo un boom della cucina americana e quasi ogni settimana si inaugurano nuovi locali. Il corrispondente di Rbc Daily ha intervistato i ristoratori, chiedendo perché all’improvviso tutti vogliano hamburger e polpette di carne e ha scoperto che nella capitale russa così si crede di sposare lo stile di vita americano.
Tifteli in stile hipster
Se vent’anni fa a Mosca desideravi una specialità della cucina americana ti venivano in mente esclusivamente i McDonald’s e i ristoranti costosi, con riunioni di esuli nostalgici. Oggi, invece, non è così semplice per i ristoratori che vogliono aprire un nuovo locale trovare una nicchia libera di mercato: a Mosca abbondano infatti i ristoranti economici tipo diner americani, le bancarelle che vendono hot dog, le steak house e altri locali del genere. Soltanto la settimana scorsa la famosa catena newyorchese di hamburger “Shake Shack” e la catena di panetterie “Wetzel’s Pretzel”, famosa per i suoi pretzel, hanno reso noti i loro programmi di espansione nel mercato russo.
In ogni caso, chi contribuisce alla diffusione della moda della cucina americana sono i russi stessi. Un gruppo, che in precedenza si era presentato come il “Parrucchiere hipster Chop Chop”, ha inaugurato un tipico locale in stile newyorchese con un tavolo per 15-20 persone. “In un primo tempo non avevamo in mente di occuparci per lo più di polpette di carne, - dice la comproprietaria di “The Meatball Company”, Danila Antonovky. - È andata così perché ci siamo resi conto che il cibo più accessibile e che più identifica New York è la polpetta tifteli, conosciuta da tutti”. Le polpette sono a base di carne di pollo, manzo e maiale e una porzione con contorno costa 250 rubli (6 euro circa).
Le polpette sono a base di carne di pollo, manzo e maiale (Foto: The Meatball company / Ufficio Stampa)
La democrazia, secondo Antonovsky, è più importante del guadagno extra che si potrebbe fare con una sapiente operazione commerciale. Per quanto riguarda gli interni, si accede al suo locale passando per una porta bianca di plastica, così che, dopo aver ricevuto le visite di prassi da parte degli adolescenti, il ristorante economico possa diventare il luogo preferito per pranzare dei trentenni dalla barba curata e con il Mac-book sottobraccio che lavorano nel quartiere.
“Non direi che questa è una moda eccezionale della cucina americana, - prosegue Antonovsky. - Questo ristorante si ispira alla moda del comfort-food, il cibo che si può mettere in un cartoccio e portare via. Questa è una conseguenza dell’interesse che tutti provano per New York. Se parliamo di mondo occidentale, infatti, ormai tutte le mode arrivano da lì e da questo punto di vista l’Europa è morta. È per questo motivo che abbiamo subito provato una forte attrazione per questa moda”.
I proprietari della Meatball Company hanno in mente di espandere i loro ristoranti in franchising: gli interessati sappiano che una licenza costerà tra i 350mila e i 500mila rubli (dagli 8.000 agli 11.500 euro).
Direttamente dai campi
Nell'autunno 2012 a Gorky Park sono apparsi i chioschi “Ferma & Williamsburg” di Fedor Tardatyan e Maxim Livesey, che servono hamburger con salsa aioli d’aglio e rosmarino, composta di cipolla, e salsicce, e vendono prodotti della fattoria come gelatine di mela cotogna e pasta di semi arrostiti di lino. Dopo queste inaugurazioni, Tardatyan ha allestito una cucina nei locali di “Oldich Dress & Drink”: il negozio di abbigliamento vintage adesso è contiguo a un bar. Quest’ultimo si trova al piano terra ed è aperto soltanto la sera.
Infine, è stato inaugurato un altro locale ancora, il “Farmer's Diner” in via Lesnaya: si tratta di un gastro-pub con un menu che cambia spesso e presenta gli stessi hamburger. “La moda di Brooklyn non è un fenomeno specifico limitato a Mosca, - conferma Fedor Tardatyan. - Questo è ormai un trend globale. Io viaggio molto e ovunque vedo uomini con la barba e gli stivali Red Wing. Per quanto mi riguarda, tutto è iniziato come un passatempo a New York. Ci sono stato circa 25 volte, ovvero più spesso che nella mia casa di campagna”.
Uno dei pregiudizi sulla cucina americana, secondo l’opinione del cofondatore di “Ferma & Williamsburg”, è che si tratta di una cucina pesante e poco sana. “Occorre fare una distinzione tra le osterie lungo le strade dove si fermano i camionisti e altri redneck e i ristoranti come il Five Leaves di Brooklyn, aperto dall’attore Heath Ledger e dal tatuatore Jud Mongell. Si tratta di un locale ottimo, che serve esclusivamente prodotti e ingredienti di massima qualità. Noi utilizziamo soltanto prodotti biologici e ci prepariamo tutte le salse da soli. Niente ketchup o maionese preconfezionata da noi!”.
Il chiosco Ferma a Gorky Park (Foto: Ufficio Stampa)
Fedor Tardatyan ha ottenuto un successo incredibile: i suoi hamburger sono stati votati dagli ospiti della fiera Brooklyn Flea e ora sta pensando di inaugurare a New York un proprio locale, un gastro-pub, alla fine dell’inverno. Per quanto riguarda la prospettiva di diffondere la cucina russa da quelle parti è scettico: “Non è nell’interesse di nessuno. Lì gli gnocchi sono associati ai ravioli italiani e i pancake alla cucina francese. Nel caso in cui fosse lo Stato a diffondere all’estero la nostra gastronomia, allora forse acquisterebbe senso”.
La nuova Williamsburg
Né Tardatyan né Antonovskiy hanno in mente di espandersi in altre regioni russe. Entrambi preferiscono concentrarsi sul mercato moscovita. “Qui le opportunità di sviluppo e di crescita sono enormi, - afferma Danila Antonovsky. - I ristoranti nei quali si può trovare il nostro piatto nazionale preparato a dovere, una genuina zuppa di carne, si contano sulle dita di una sola mano. Prima di aprire un altro locale non effettuiamo ricerche di mercato, ma riflettiamo soltanto su quello che ancora manca a questa città. Per esempio, al momento a Mosca non c’è un buon locale per degustare i vini, dove, in inverno, non ci si debba togliere il cappotto e pagare almeno 250 rubli (6 euro) a bicchiere”.
L’ostacolo principale per coloro che vogliono aprire un piccolo catering nel centro di Mosca sono gli affitti alti e il grosso investimento iniziale. Questo costringe a programmare sul lungo periodo. Se a Brooklyn un locale non rende immediatamente, il mese seguente è già chiuso, mentre nella capitale moscovita resterà aperto almeno fino a quando servirà a coprire alcune spese.
Per leggere l'articolo in versione originale cliccare qui
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email