In un primo momento, i due francesi si erano messi in testa di fare frittelle con prodotti francesi, ma presto si resero conto che sarebbe stato troppo costoso (Foto: Ilona Golovina / RIA Novosti)
Vincent Demio e Jonathan Belpierre vivono a Mosca da alcuni mesi. Per imparare il russo e guadagnare un po’ di soldi hanno deciso di aprire una piccola crêperie ambulante. Da tre giorni cucinano crespelle alla marmellata e le offrono ai passanti insieme a un po’ di tè. Gratuitamente. Chi vuole, però, può lasciare loro qualche spicciolo.
“In Francia non sapevo davvero che cosa fare. Volevo viaggiare. Ero già venuto qui in Russia per il capodanno e Mosca mi sembrava una città dinamica. Poi un amico mi ha detto che sarebbe partito per la Russia e ho deciso di partire con lui. E così l’abbiamo fatto! Senza stare tanto a pensarci su”, spiega Jonathan Belpierre, un parigino di 28 anni.
“Io lavoravo come insegnante di educazione fisica e come bagnino sulla spiaggia di Saint Tropez. Mi sono chiesto che cosa fare… Carriera? Perché? Avevo voglia di vedere il mondo e di conoscere gente nuova”, aggiunge.
I due giovani francesi sono convinti che Mosca offra molte inedite occasioni e che sia una città che non si ferma mai. Così hanno pensato di fermarsi a lungo in Russia, e di aprire un’attività o una cosa del genere.
“Ci siamo chiesti che cosa potevamo fare qui in Russia. È difficile perché non parliamo il russo. Poi ho avuto un’idea - racconta Jonathan. - Abbiamo deciso di fare crespelle, perché Vincent sa come prepararle”.
All’inizio i due francesi si erano messi in testa di fare le crespelle con ingredienti francesi, ma ben presto hanno capito che sarebbe stato troppo dispendioso. Oltretutto, trovare marmellata francese a Mosca non è facile. Si sono costruiti da soli una cucina ambulante spendendo 1.500 euro in tutto e vi hanno montato sopra anche una radio per trasmettere musica francese.
Mentre Vincent e Jonathan erano intervistati dai giornalisti all’incrocio tra Ulitsa 1905 e Shmitovskij proezd sono arrivati due vigili di quartiere. "Buongiorno signore. Dov’è la sua licenza per la marmellata?", chiedono. "Offriamo tutto noi, e non ci facciamo pagare", la risposta di Jonathan. "Non importa. Le offrite, ma è come se le vendeste. Noi chiamiamo la polizia", di rimando.
Non sapendo cosa rispondere, Jonathan ha continuato a cucinare e ha spiegato: “Non prepariamo e offriamo le crêpe per guadagnare: vogliamo soltanto portare un po’ di calore tra le fredde strade di Mosca”.
Quaranta minuti dopo è arrivata la polizia. Nel frattempo Vincent se n’è andato. I poliziotti hanno preso il passaporto di Jonathan e gli hanno chiesto di far fagotto. L’hanno portato al commissariato e hanno messo per iscritto la sua deposizione.
Vincent, che ha eluso i poliziotti, è andato a recuperare la cucina ambulante ed è rientrato di corsa a casa.
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