![]() |
Credit: Niyaz Karim |
4 aprile 2013
Dopo aver confessato qualche post fa di avere una vera dipendenza per i semechki, mi sento obbligata a rassicurare, soprattutto, i miei fedeli lettori russi, che mi mettevano in guardia sul fatto che dai semi di girasole si ricava olio e che sono ipercalorici.
Effettivamente alla linea devo stare molto attenta, perché con la cucina russa e i suoi grassi è molto facile prendere chili in più. Sarà per questo che qualche mese fa la mia coinquilina mi ha fatto un regalo "salutare", preoccupata forse anche lei per la mia passione per i semechki.
Così, di ritorno da una visita ai suoi genitori, una sera entra nella mia camera nascondendo dietro la schiena quella che mi presenta come una gran bella sorpresa. Mi chiede di indovinare, mimando quello che dovrebbe essere uno scoiattolo. Io continuo a non capire, finché mi mostra un sacchetto di iuta pieno zeppo di ghiande, almeno un chilo, ma forse sarebbe più corretto parlare di pinoli.
I pinoli della Siberia sono molto amati dai russi per i benefici che apportano alla salute (Foto: Lori/Legion Media)
Scoppio a ridere per il pensiero che ha avuto, mentre mi snocciola tutte le qualità terapeutiche di questo che devo ritenere un tesoro, perché molto pregiato e molto costoso, in quanto introvabile, soprattutto in una città come Mosca. Ammiro quel sacchetto di iuta che porta impresso il nome della città siberiana di provenienza, Krasnoyarsk, e infilo le mani all'interno di quella miriade di semi. Una gioia anche per il tatto.
Si tratta di pinoli del pino blu della Siberia, una prelibatezza locale, che fa bene alla circolazione sanguigna e a tante altre parti dell'organismo umano, un po' come nel caso dell'aglio, anche se mangiarli non è così immediato come nel caso dei semechki.
Ed è la mia coinquilna a mostrarmi come fare: in cucina prende una padella bassa ma ben larga, la riempie d'acqua e di semi, portando il tutto a bollore. Quando, dopo dieci minuti, un quarto d'ora, le ghiande diventano morbide al loro interno, vuol dire che sono pronte e quindi più digeribili. E per chi sa già sgranocchiare i semi, sarà un gioco da ragazzi rimpinzarsene. Perché come le ciliegie, un pinolo tira l'altro.
Per la prima volta, ne preparo una grande quantità, in modo che nel corso della giornata ne abbia sempre a portata di mano da mangiucchiare. Anche se nella battaglia del gusto, (e della praticità), vincono i semechki. Salute permettendo.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email