Settimane intense per l’Ambasciata d’Italia a Mosca
caratterizzate da visite di alto livello, inaugurazioni di diversi progetti
culturali e dal Forum Giuridico Italia-Russia a Roma.
Sullo sfondo il quadro di Agnolo Bronzino “Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno”, opera della metà del Cinquecento, dipinto per Paolo Giovio, umanista del Rinascimento che scrisse un libro sulla Russia basato sui racconti di Dmitri Gerasimov, l’Ambasciatore del Granduca Basilio III presso Papa Clemente VII. Uno dei primi libri sulla Moscovia, pubblicato nel 1525, ed illustrato con la prima carta geografica della Russia del celebre cartografo italiano Battista Agnese.
La naturale attrazione tra Russia e Italia continua anche ai nostri giorni. Un vincolo che si nutre di sensibilità comuni confermato anche dal successo della Mitt, la fiera del turismo, inaugurata da Piero Gnudi, ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, che durante la sua visita a Mosca ha firmato il Memorandum d’Intesa per l’Anno incrociato del Turismo tra l’Italia e la Federazione Russa.
Lo stilista russo Valentin Yudashkin, a sinistra, durante il tradizionale appuntamento “Caffé con Bronzino” (Foto: Ufficio Stampa)
L'Anno inizierà a settembre 2013 e punterà i riflettori delle agenzie turistiche russe su angoli inesplorati della nostra penisola, alla scoperta di abbazie, rocche, spiagge o piazze ancora sconosciute ai turisti russi. Una visita immediatamente seguita da quella dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini – ora presidente della Fondazione De Gasperi – che ha ricevuto dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov l’onorificenza russa dell’“Ordine dell’Amicizia” ed ha partecipato ad una conferenza di alto livello sullo stato dei rapporti tra Unione Europea e Russia, dove sono intervenuti anche il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso e il primo ministro russo Dmitri Medvedev.
Oltre che di turismo, in Ambasciata si è anche parlato di moda, quando, in occasione del tradizionale appuntamento “Caffé con Bronzino”, è arrivato Valentin Yudashkin, stilista russo di fama internazionale, e Nikolai Uskov, storico e direttore di una importante rivista di società e costume.
A Denezhnij pereulok 5 si è inoltre tenuta la presentazione del libro “Mille anni di architettura italiana in Russia”, pubblicazione curata dall’Ambasciata, i cui autori sono Dmitri Shvydkovsky, rettore dell’Istituto di Architettura Marchi, Andrej Batalov, vice direttore generale dei Musei del Cremlino, e Federica Rossi della Scuola Superiore Normale di Pisa.
Trecentotrentacinque pagine, 280 illustrazioni a colori e in bianco e nero, disegni, cartine e ricostruzioni originali, di cui molte edite per la prima volta, “Mille anni di architettura italiana in Russia”, pubblicato settant’anni dopo la fondamentale ricerca di Ettore Lo Gatto “Gli artisti italiani in Russia”, può diventare un nuovo e insostituibile strumento di lavoro per studenti e appassionati di relazioni culturali tra Russia e Italia.
La presentazione del libro “Mille anni di architettura italiana in Russia” (Foto: Ufficio Stampa)
Le dense giornate dell’architettura italiana in Russia sono state poi completate – il giorno dopo l’annuncio della vittoria del concorso per il nuovo museo Politecnico di Mosca da parte di Massimiliano Fuksas con lo studio russo Speech – dalla mostra “Le Quattro Stagioni – Architettura del Made in Italy da Adriano Olivetti alla Green Economy”, curata dall’architetto italiano Luca Zevi con il sostegno dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca.
In questo periodo densissimo di eventi, il 22 marzo 2013 si è infine aperto a Roma, nella Sala del Tempio di Adriano, il Forum Giuridico Italia-Russia alla presenza del ministro della Giustizia Paola Severino, del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti e del vice ministro della Giustizia russo Yuri Lyubimov. L’appuntamento, svoltosi nel quadro del programma bilaterale di cooperazione tra l’Italia e la Federazione Russa, ha affermato, incontrando su questo punto il consenso sia dei russi che degli italiani, la crescente interdipendenza di giustizia ed economia, mettendo anche in rilievo come diritto e giustizia stiano sempre più acquistando il valore di "servizi" che lo Stato è chiamato ad assicurare alle imprese e al cittadino.
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