In Russia il ceto medio è senza partito

I problemi della classe media sono legati alla crisi, alla corruzione e al clima economico (Foto: AP)

I problemi della classe media sono legati alla crisi, alla corruzione e al clima economico (Foto: AP)

Gli esperti hanno analizzato l’orientamento politico della classe media, arrivando alla conclusione che questo gruppo sociale non si sente attualmente rappresentato da nessuno dei partiti esistenti

La classe media non si riconosce in nessuno dei partiti del paese. Questa è la conclusione dell’indagine condotta dagli esperti dell’Istituto per i progetti regionali prioritari: “La classe media cittadina: l’agenda c’è, ma manca il partito. Risultati delle ricerche sociologiche dal 2012 al 2015”. Sulla classe borghese gli autori si esprimono con una precisazione: questa non esiste ancora in Russia, nel senso specifico del termine, ma esiste uno "strato sociale medio”.  "Questo, prima di tutto, è costituito dalle persone socialmente attive, inclini a migliorare le proprie condizioni di vita, ad influenzare i processi, piuttosto che ad adattarvisi" – spiega a RBTH il direttore dell’Istituto Nikolay Mironov. In base alle sue stime si tratterebbe di circa il 30% della popolazione.

Inoltre, alla classe media si rivolgono le persone benestanti. Si tratta di un 30% della popolazione, conferma durante un'intervista a RBTH, l’esperto del “Levada Center” Denis Volkov. In questa percentuale oggi rientrano anche gli impiegati statali e i funzionari, i quali “recentemente hanno cominciato a godere di un certo benessere sociale”. "Ma aspettarsi da loro delle posizioni indipendenti, tipiche della classe media, non è possibile, per via del loro legame con lo stato" - spiega il sociologo, il quale aggiunge che le persone realmente attive (ad es. gli imprenditori) non superano il 10% e anche loro per lo più sono orientati verso lo Stato.

Un partito e si suoi simulacri 

Secondo l’indagine, la classe media tende ad avere un livello abbastanza alto di fiducia nella forma di governo federale e nella figura del Presidente piu’ che delle “forze di sinistra”. "L’atteggiamento generale verso le dimostrazione di protesta di massa [in questo ambiente] è peggiorato rispetto al biennio 2012-2013, in base ai sondaggi – si osserva nella relazione, e, al contrario, c'è un certo timore rispetto alle proteste pro-ucraina e alle "rivoluzioni arancioni".  Quello che conta di più non è l'ideologia ma la capacità di azione dei partiti. Tra le priorità della borghesia c’è la risoluzione della crisi ("le autorità non vogliono assumersi la responsabilità di riforme economiche strutturali, non vogliono guidare il processo di riforme), la corruzione, il clima economico, le lobby, la mancanza di rispetto delle regole del gioco da parte di alcuni soggetti.

A causa di questi problemi la richiesta di modernizzazione del sistema politico (prima al centro dell’attenzione pubblica per 2 anni) è finita in secondo piano, "sostituito da uno stato d'animo di apatia generale”. Tutto ciò che accade viene considerato "campagna pubblicitaria”: "Il sistema dei partito non rappresenta nulla, non è di alcun interesse"; "Abbiamo un partito e i suoi simulacri intorno. Questo è il sistema partitico". "Le persone hanno semplicemente realizzato che in realtà le istituzioni esistenti non sono in grado di creare un’ alternativa" – ha riferito Mironov, facendo l’esempio del partito “Piattaforma Civica”, creato dall'imprenditore Mikhail Prokhorov. "Si sperava in questo, ma col tempo è diventato chiaro che non stava conducendo verso una forma di politica attiva.

Un leader con un background 

Ma nonostante l'apatia, la borghesia ha un’aspirazione: perchè possa esserci una forza politica nuova dovrebbe esserci un leader "in grado di organizzare in tempi rapidi l’azione politica". Secondo Mironov, non c’è il tempo perchè qualcuno dal popolo possa guidare la politica ("l’ascensore non funziona in questo momento), dovrebbe esserci qualcuno che possiede già un "background”. Una condizione essenziale è la costruzione di un sistema di partito in grado di promuovere gli interessi del proprio elettorato e non i propri.

In questo momento, infatti, nessuno dei partiti esistenti, rappresenterebbe la classe media: nè il partito al potere, nè altri sono non in grado di invertire la situazione. Il partito di opposizione “Jabloko” o l’opposizione extra-parlamentare non sono stati citati da nessuno degli intervistati. Per quanto riguarda le forze liberali, c’è un’eccedenza di proposte, ma c'è un problema serio non solo di comunicazione all’ esterno, ma anche all’ interno: finora non sono riusciti a mettersi d’accordo neanche tra di loro" - ha affermato Alexander Pozhalov, direttore delle ricerche dell’Istituto di studi socio-economici e politici del Cremlino. 

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