Putin: Non ci isoleremo dal resto del mondo

Il Presidente russo Vladimir Putin intervistato dall’agenzia Tass (Foto: Mikhail Metsel / TASS)

Il Presidente russo Vladimir Putin intervistato dall’agenzia Tass (Foto: Mikhail Metsel / TASS)

In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Tass, il numero uno del Cremlino ha spiegato le mosse della Russia e i rapporti con l’Occidente. “Non vogliamo costruire nuove barriere”. E scarta l’ipotesi di presentarsi alle prossime elezioni per eleggere la carica di Presidente

Difendere i propri interessi geopolitici. Portando avanti la propria agenda. Questo quanto dichiarato dal Presidente russo Vladimir Putin durante un’intervista all’agenzia di stampa Tass, nell’ambito dello speciale progetto “Prime personalità”. “Non abbiamo bisogno di competere (con l'Occidente). Semplicemente, non ne abbiamo bisogno!” - ha dichiarato il Presidente russo -. “Bisogna svolgere con calma il proprio ordine del giorno... Non appena la Russia fa un'affermazione simile, dice di voler difendere le persone e i propri interessi, subito viene messa in cattiva luce”.

Putin ha tuttavia sottolineato di relazionarsi con tranquillità ai tentativi di pressione sulla Russia da parte dell'esterno. “Non appena la Russia si rimette in piedi, si rafforza e rivendica il diritto di osservare i propri interessi esteri, l'atteggiamento nei confronti dello Stato e dei suoi dirigenti subito cambia”, ha affermato. Con questo, il Presidente è convinto che “non si deve pompare, non si deve drammatizzare” la situazione. “Bisogna rendersi conto che il mondo è fatto così: è una lotta per gli interessi geopolitici dietro ai quali si palesano la preponderanza del paese e la sua capacità di generare una nuova economia, di risolvere i problemi sociali, di migliorare il tenore di vita degli abitanti”, ha spiegato Putin. “La lotta per gli interessi geopolitici fa sì che il paese diventi più forte, risolvendo in maniera più effettiva le questioni finanziarie, militari, economiche e, conseguentemente, sociali, oppure che scivoli al terzo posto dei cinque più significativi, perdendo così la possibilità di difendere gli interessi del proprio popolo”, ha affermato.

Contrapposizioni
e incertezze. L'esito del G20

Il numero uno del Cremlino ha inoltre dichiarato che la Russia non intende isolarsi dal resto del mondo e che non costruirà nuove barriere. “Noi non lo facciamo e non lo faremo”, ha detto. “Comprendiamo la nefandezza della cortina di ferro per noi”.

“Anche nella storia degli altri paesi ci sono stati periodi, in cui hanno cercato di isolarsi dal resto del mondo pagandola poi molto cara per questo: col degrado e con lo scempio”, ha ricordato. “Per nessun motivo prenderemo questa direzione e intorno a noi nessuno costruirà mai un muro. È impossibile!”, dice sicuro il capo dello stato.

Putin ha inoltre risposto di non avvertire il disagio per il raffreddamento dei rapporti col gruppo del G7.

“No, non ne provo. Che me ne faccio del disagio? A me occorre il risultato”.

“Sa, se volessimo darci le pacche sulle spalle, chiamarci amici, andare ospiti al G8 e tutto il valore della comunicazione informale consistesse nella scelta di sedersi vicini, senza tener conto dei nostri interessi e senza prestare attenzione alle posizioni della Russia nella risoluzione delle une o delle altre questioni chiave, a che ci servirebbe tutto questo, io chiedo?”.

Alla domanda se Putin resterà Presidente per sempre, il capo dello stato ha risposto: “No. Per il paese sarebbe sbagliato, persino dannoso e io stesso non ne ho bisogno”.

“Capisce, io mi trovo in una posizione tale da non voler nascondere nulla…”, ha detto. Con questo, stando alle sue parole, non si tratta di stanchezza. “Io traggo le conclusioni dai realia attuali, da una previsione di medio termine... Non ha senso che mi aggrappi a qualcosa. Lo capisce, non ha più senso”, ha detto lui.

Putin ha fatto notare che la Costituzione gli permetterebbe di partecipare di nuovo alle elezioni per la prima carica dello Stato. “Sì, esiste la possibilità che io presenti di nuovo la mia candidatura”, ha dichiarato. “La Costituzione lo consente, ma questo non significa assolutamente che io prenderò tale decisione”, ha sottolineato Putin. “Valuterò a seconda del contesto generale, dal consenso interno al paese, dal mio stato d'animo”, ha aggiunto, dicendo che è ancora presto per pensarci. “Se la candidatura avrà successo o no, al momento non posso saperlo”.

Il Presidente della Russia considera erronea l'opinione che nel paese tutto dipenda dalla sua persona. “Un'idea sbagliata, equivoca; non è così. Assolutamente, non è così!”, ha affermato. “Solo sembra che tutto dipenda dalla prima personalità del paese”, ha evidenziato Putin, riconoscendo che in alcune questioni dove non c'è una posizione unitaria, “occorre davvero intromettersi, intervenire”. “Ma dire che sia il Presidente solo a risolvere ogni problema, sempre, e che da lui dipenda tutto... Non è verità”.

Contemporaneamente Putin ritiene naturale che molto in Russia sia legato al suo nome. “Il capo dello Stato è la prima personalità a cui associano il paese in un modo o nell'altro; e questo non riguarda solo la Russia”.

Il Presidente ha inoltre dichiarato, riguardo alla situazione in Crimea, che è stata presa una decisione strategica dicendosi certo della sua giustezza.

“Quando l'uomo russo sente di essere nel giusto, è invincibile. (…) Se avessimo avvertito, al contrario, che da qualche parte, chiedo scusa, qualcuno avesse lordato, che ci fossero stati comportamenti scorretti, tutto sarebbe rimasto appeso a un filo. Quando non c'è la convinzione interiore della giustezza di un atto, c'è sempre esitazione, e ciò è pericoloso. In questo concreto caso io non ho dubbi”, ha dichiarato Putin.

Alla domanda se siano state prese in considerazione le ripercussioni del gesto sulla Federazione Russa, Putin ha risposto affermativamente. “Sì. Questa è una decisione strategica”. Alla ulteriore domanda se tutto questo si concluderà bene, il Presidente ha risposto così: “Penso che andrà esattamente così”.

Qui la versione integrale dell'intervista

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