Camera Alta, il peso delle regioni

Il presidente del Senato russo Valentina Matvienko (Foto: Valery Melnikov / Ria Novosti)

Il presidente del Senato russo Valentina Matvienko (Foto: Valery Melnikov / Ria Novosti)

La presidente del Consiglio della Federazione Valentina Matvienko sta cercando di rendere più influente la camera alta del parlamento russo. Gli esperti sono convinti che per fare ciò è necessario che i deputati e i senatori in Russia ottengano maggiore indipendenza, e che diminuisca l'influenza del Presidente e del governo

Nel 2014 la Camera Alta del Parlamento della Federazione Russa, il Consiglio della Federazione, ha subito profonde trasformazioni. Dodici senatori hanno lasciato il Senato prima della scadenza del loro mandato; molti di loro erano in carica da parecchi anni. Questa graduale trasformazione del Consiglio della Federazione è dovuta al criterio con cui esso viene formato, quello di radunare i rappresentanti delle regioni"I cambiamenti sono dovuti al fatto che sta mutando l'insieme dei governatori, e quindi cambiano anche i loro rappresentanti (al Senato). Il presidente del Senato Valentina Matvienko è fermamente intenzionata a elevare lo status del Consiglio", spiega a Rbth il politologo e presidente della fondazione Peterburgskaja Politika Mikhail Vinogradov.

Il Consiglio della Federazione

Il Consiglio della Federazione, o Senato, è la Camera Alta del Parlamento russo. Il numero totale dei suoi membri è 170: due rappresentanti provenienti da ciascuno dei soggetti che compongono la Federazione Russa. Il Consiglio è chiamato anche "Camera delle regioni" perché contribuisce a mantenere l'equilibrio tra gli interessi comuni federali e quelli delle singole regioni nelle decisioni che vengono prese. Nella maggior parte dei casi i senatori ratificano semplicemente le proposte di legge già discusse e approvate dalla camera bassa, la Duma di Stato.E possono però anche presentare dei propri progetti di legge all'esame della camera bassa. Il Consiglio è un organo permanente. A differenza della Duma di Stato, esso non può essere sciolto dal presidente. Il Consiglio è formato e strutturato su un principio non partitico. I membri del Consiglio della Federazione godono dell'immunità. Primo periodo (gennaio 1994 - gennaio 1996). Nella Costituzione della Russia del 1993 era scritto che il primo organico del Consiglio per un periodo di due anni sarebbe stato eletto dai cittadini in circoscrizioni bimandatarie; in seguito, sarebbe stato necessario stabilire le modalità di composizione del Consiglio della Federazione per mezzo di un'apposita legge. Secondo periodo (gennaio 1996 - dicembre 2001). Nel dicembre 1995 venne approvata una legge in base alla quale i governatori e i presidenti delle assemblee legislative dei soggetti della Federazione Russa venivano nominati d'ufficio membri del Consiglio della Federazione. Terzo periodo (gennaio 2002 - dicembre 2012). I governatori e i rappresentanti del potere legislativo vennero sostituiti da membri nominati che prestavano servizio nel Consiglio della Federazione su base permanente e in qualità di professionisti (per ciascuna regione ne viene nominato uno dal governatore e uno dall'organo del potere legislativo). Quarto periodo (dicembre 2012 - oggi). Una nuova legge "Sulle modalità di formazione del Consiglio della Federazione" è entrata in vigore nel dicembre del 2012. La legge modifica i requisiti generali per i candidati. Viene esclusa la possibilità della revoca di un senatore prima della scadenza del mandato per iniziativa di un governatore o dell'assemblea legislativa di una regione.  

Il vicepresidente del Centro per le tecnologie politiche Aleksei Makarkin spiega che i nuovi membri del Consiglio della Federazione sono persone assai conosciute e stimate nelle rispettive regioni. Non necessariamente, però, questo aumenterà l'importanza dell'istituzione nel suo insieme. "In primo luogo, perché i membri non sono eletti direttamente dalla popolazione, ma vengono nominati al Senato dalle autorità regionali; e in secondo luogo, perché il Consiglio della Federazione generalmente non prende grandi iniziative, ma nella maggior parte dei casi si limita ad approvare le decisioni della Duma di Stato".     

Il club dei boss regionali 

Da quando la camera alta venne istituita, i criteri della sua composizione sono cambiati. All'inizio degli anni Novanta, quando il sistema politico della Russia contemporanea si stava ancora prendendo  forma, il Consiglio della Federazione era costituito dai governatori delle regioni, ma questo organismo non poteva essere considerato come una vera e propria camera del parlamento, perché era composto da funzionari in servizio, come racconta Dmitri Orlov. In seguito cercarono di accedervi gli imprenditori di successo, che in tal modo tentavano di promuovere i propri interessi in una determinata regione. In diversi periodi, del Consiglio della Federazione hanno fatto parte alcuni rappresentanti russi della classifica di "Forbes". In particolare, il miliardario Sulejman Kerimov, proprietario del club calcistico Anji, il comproprietario del gruppo industriale Rosagro Andrei Gur'ev, e il comproprietario di uno dei maggiori gruppi edilizi, la LSR, Andrei Molchanov.

"Ora il Consiglio della Federazione è diventato più simile a un'assemblea di persone che difendono gli interessi delle regioni, e non a un club di boss regionali o di lobbisti moscoviti, come in passato", spiega Orlov. "Il Senato si è affrancato dall'influenza dei grandi capitali". Secondo Makarkin, alcuni profondi cambiamenti nel Consiglio della Federazione sono avvenuti all'inizio degli anni Duemila, quando le decisioni politiche hanno cominciato a essere prese sempre più spesso dal potere esecutivo, vale a dire dal presidente e dal governo, anziché dal potere legislativo. "Il ruolo di entrambe le camere del parlamento è cambiato spesso, ma il Consiglio della Federazione è sempre rimasto più debole rispetto alla Duma. Le qualità individuali dei senatori non hanno un ruolo di primaria importanza", afferma il politologo.  

Pavel Salin, direttore del Centro di ricerche politologiche dell'Università della Finanza istituita presso il governo della Federazione Russa, ritiene che gli uomini d'affari abbiano lasciato il Consiglio della Federazione perché esserne membri non conviene più. "Ai miliardari non interessa più essere senatori, perché questo status non garantisce più l'immunità", spiega Salin. "Attualmente il Senato è una specie di serbatoio di dirigenti, i cui membri non hanno ben chiaro come si evolverà in futuro la loro carriera".   

Dove portano i cambiamenti

Dmitri Orlov è ottimista riguardo ai cambiamenti in atto. "Ora nel Consiglio della Federazione si trovano radunati dei politici seri, influenti nelle proprie regioni, e alcuni di loro dopo il mandato di senatori potrebbero diventare governatori". Mikhail Vinogradov si dice convinto che il Consiglio della Federazione potrà diventare un organismo importante nella vita politica del paese. "Per difendere gli interessi delle regioni la camera alta dovrà avere un maggior peso politico e più rappresentanti, e le autorità federali dovranno essere maggiormente disposte a mettere all'ordine del giorno le problematiche regionali", afferma Vinogradov.  

E aggiunge: "Entrambe le camere del parlamento devono essere considerate come organismi autonomi che rappresentano in maniera equilibrata gli interessi dei vari gruppi della popolazione, e non devono puntare solo a prendere singole decisioni, come avviene attualmente". Il Consiglio della Federazione, inoltre, potrebbe benissimo svolgere il ruolo della parte più saggia del parlamento. "Per rafforzare il Consiglio della Federazione bisogna indebolire il governo e il presidente, ma al momento manca la volontà politica di fare questo. Il Senato pertanto rimane, come in passato, poco coinvolto nella vera vita politica", spiega il politologo.

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