Foto: Itar Tass
Negli anni ‘90, quando la Russia sperimentò una grave crisi economica e sociale, il Governo non si preoccupò più di tanto di prendersi cura dei propri giovani. Ora che il Paese rischia di nuovo di soffrire, nel giro dei prossimi dieci anni, un forte calo della popolazione giovanile, le autorità si stanno già attivando per prepararsi a ciò. I funzionari si rendono conto che non possono cambiare questa tendenza demografica e per questo stanno cercando di migliorare già da ora la qualità di vita della gioventù russa moderna, per renderla più sana, educata e socialmente ed economicamente più attiva. Nella “Strategia statale per lo sviluppo della gioventù nel periodo fino al 2025” si osserva che entro il 2025 il numero di giovani scenderà fino a toccare i 25,6 milioni di persone (nel 2012 si registravano 35,2 milioni di giovani). In maniera piuttosto sensibile diminuirà soprattutto il numero di persone di età compresa tra i 23 e i 28 anni: si parla, infatti, di un calo del 50%.
I sociologi sono preoccupati
Leontiy Byzov, sociologo, responsabile del dipartimento di analisi del centro Vtsiom, osserva che lo Stato sa perfettamente che i giovani di oggi sono “trascurati, e che durante l’epoca dei cambiamenti, quando l'Unione Sovietica crollò, le autorità trascurarono la loro educazione. "Attualmente, lo Stato sta creando diverse organizzazioni giovanili, realizza vari giochi patriottico-militari e organizza raduni e campi estivi. Tuttavia, si tratta perlopiù di iniziative sporadiche che non hanno nessun carattere sistemico", spiega il sociologo.
Secondo Byzov, i giovani provenienti dalle regioni, dove si registra un livello di vita più basso, hanno maggiori difficoltà a socializzare: "I ragazzi e le ragazze appartenenti a questo strato sociale si relazionano con la politica statale non con un sentimento di opposizione, bensì con indifferenza. I giovani non vedono un futuro nelle loro vite. Nelle regioni, spesso, non hanno possibilità di costruirsi una carriera né di guadagnare abbastanza soldi, e per questo canalizzano tutte le loro energie nell’estremismo: si uniscono a gruppi nazionalisti radicali o a organizzazioni di fanatici. I giovani che vivono nelle grandi città, come Mosca e San Pietroburgo, e hanno maggiori prospettive di crescita personale, nonché la possibilità di avere accesso a università prestigiose, si adattano più facilmente nella società. Essi, tuttavia, nel nostro Paese, sono un’eccezione piuttosto che la regola”.
Sono necessarie misure urgenti
In tali circostanze, lo Stato riconosce la necessità di educare i giovani. Stando alle dichiarazioni ufficiali, la strategia sopra menzionata è finalizzata a migliorare la qualità dell'istruzione giovanile, a instillare un atteggiamento responsabile nei confronti del lavoro, e a promuovere i valori famigliari, così come stili di vita sani e il patriottismo. Uno dei progetti più importanti che realizza il Governo in materia di politiche giovanili è il forum giovanile "Seliger", organizzato dall'Agenzia federale per la gioventù e che si svolge dal 2005 sul lago Seliger, nella regione di Tver. Il motto del Forum è: "Chi, se non noi”. Il forum si svolge sotto forma di campo estivo in cui i partecipanti vivono in tende, partecipano a seminari, conferenze, circoli e workshop. La tematica del forum è ogni volta diversa: autogestione locale, attività imprenditoriale, scienza, organizzazioni sociali, tecnologie dell'informazione, attivismo civico, organizzazioni studentesche, fondamenti spirituali, e così via.
“È già il quinto anno che partecipo a Seliger”, racconta Dmitriy Danilov, 28 anni, di Petrozavodsk. “Il forum è un’occasione per incontrare persone affini che arrivano fin qui da ogni angolo del Paese. Condividiamo esperienze, idee e sogni, indipendentemente dallo status sociale di ciascuno. I giovani vogliono diventare imprenditori di successo, ma non sanno da dove cominciare, come conoscere gli imprenditori già affermati e come avvicinarsi a loro. Il forum viene loro incontro, contribuendo a rimuovere questa barriera”. Lo svolgimento del forum viene regolarmente accompagnato da scandali. Nel 2010, durante il forum, venne condotta un’azione dal titolo "Non siete i benvenuti qui”, nel corso della quale i partecipanti presentarono i leader dell'opposizione in forma di animali imbalsamati, impalati su un bastone. Azioni simili hanno suscitato reazioni negative da parte delle correnti più liberali della società e hanno fatto sì il forum sia visto ora come un progetto pro-Cremlino, mirato ad appoggiare l’attuale governo e a respingere eventuali pareri discordanti.
Anche i partiti politici lavorano in maniera attiva con i giovani
Oleg Naumov, presidente di "Molodezhnoe Yabloko" racconta che il suo partito infonde ai giovani un’ideologia liberale, basata sul netto rifiuto della xenofobia e dello stalinismo. "Molti attivisti della nostra organizzazione si sono uniti a noi durante le proteste del 2011-2012”, spiega Naumov. “Abbiamo molto a cuore il tema dell'ecologia. Gli attivisti di "Molodezhnoe Yabloko", nel 2012, nella regione di Krasnodar, hanno organizzato il campo "OkkupayKuban" (Occupa Kuban) a sostegno degli ambientalisti della regione e si sono uniti alla gente del posto nella lotta contro la costruzione di una centrale termoelettrica. La costruzione alla fine è stata bloccata”.
Il Partito Comunista della Federazione Russa lavora con giovani con un orientamento di sinistra. Yuri Afonin, membro del Presidium del Comitato Centrale del Partito Comunista e curatore delle politiche giovanili, ha detto che il partito si dedica all'educazione politica dei giovani. Ha all’attivo circa 25mila iscritti. “Insegniamo i fondamenti del marxismo e del leninismo, parliamo di Lenin, Marx ed Engels”, spiega Afonin. “I giovani che si rivolgono a noi, sono a favore della giustizia sociale, contro la disuguaglianza, e ritengono che lo Stato dovrebbe svolgere un ruolo decisivo nell'economia del Paese. Svolgiamo anche lezioni di patriottismo. In estate i giovani del partito si recano a raduni giovanili e a campi di attivisti del Komsomol che hanno luogo in tutte le regioni del Paese”. Il ventiduenne Vasiliy Afanasyev, di Orenburg, che ora studia presso un istituto pedagogico, ha detto di aver partecipato alla scuola panrussa organizzata dal Komsomol sul lago Bajkal nel 2012. "Si impartivano materie come: dizione, basi per la costruzione del partito e nozioni per lavorare con i media. Il processo educativo iniziava alle dieci del mattino e durava fino a tarda sera”, racconta Vasiliy. “I giovani di oggi non sono soddisfatti dell'attuale politica socio-economica condotta dallo Stato. Il sistema sovietico non era perfetto ma è stato il migliore nella storia del nostro Paese".
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email