L'impegno per la pace

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin (Foto: Mikhail Klimentyev / Ria Novosti)

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin (Foto: Mikhail Klimentyev / Ria Novosti)

Il Presidente Putin ha promesso di esercitare la propria influenza sui separatisti ucraini

La riunione del Consiglio di sicurezza della Russia tenutasi il 22 luglio è stata una sorpresa sia per gli scettici e che gli arditi. Il Presidente Vladimir Putin anziché minacciare e lanciare accuse contro l'Occidente, ha detto che non c’è una minaccia militare diretta per la Russia e che questa risponderà "adeguatamente e sistematicamente" alle sfide emergenti. Il Capo dello Stato ha anche promesso di contribuire al processo di pace in Ucraina e, in particolare, di esercitare la propria influenza sui ribelli in lotta contro il governo di Kiev. "Siamo chiamati ad intervenire nel conflitto del sud-est. Ovviamente faremo tutto quello che è nelle nostre forze", ha dichiarato Putin.

Nel contempo il Presidente ha precisato che la Russia è pronta ad arrendersi all’Occidente. In base alle sue dichiarazioni, la Russia non permetterà che nel proprio territorio vi siano "rivoluzioni di colore" e farà tutto il possibile per proteggere la propria sovranità. "Sempre più spesso nel mondo si sta facendo ricorso a ultimatum e sanzioni", "la stessa nozione di sovranità dello stato viene messa in discussione", “gli stati che tentano di perseguire una politica indipendente, vengono destabilizzati"- Putin ha elencato le principali sfide che la Russia deve fronteggiareL’assenza di minacce dirette, tuttavia, non significa che non ve ne siano di indirette. Relativamente a ciò il Presidente russo ha detto: "Risponderemo adeguatamente e proporzionalmente all'avvicinamento ai nostri confini dell’infrastruttura militare NATO e non trascureremo lo sviluppo di uno scudo antimissilistico globale e l'accumulo di armi strategiche non nucleari di alta precisione".

Alexei Arbatov, direttore del Centro per la sicurezza internazionale dell’Istituto di Economia e relazioni internazionali dell’Accademia russa delle Scienze (IMEMO RAN), membro corrispondente dell’Accademia Russa delle Scienze, ha dichiarato in un'intervista a RBTH che nel suo discorso Putin ha sottolineato l'importanza della sovranità degli Stati, ma non ha detto una parola sul diritto dei popoli all'autodeterminazione. "Riguardo all'Ucraina la Russia dovrà rispettare l'integrità territoriale del paese, e Putin dovrà fare tutto il possibile per risolvere il conflitto pacificamente. La Russia, come dichiarato dal Presidente, eserciterà la propria influenza sui ribelli, per far sì che si raggiunga una tregua che non ostacoli il lavoro degli esperti internazionali nella zona dell’abbattimento del Boeing e i negoziati per una soluzione del conflitto con Kiev -  ha detto Arbatov.

L'esperto ha sottolineato che, secondo quanto detto da Putin, la Russia ad oggi non teme minacce militari esterne. Tuttavia, ci sono alcuni temi che generano delle preoccupazioni. In particolare, quello che riguarda lo scudo antimissilistico in Europa degli Stati Uniti e della NATO. Però i toni del Presidente sono stati calmi, rispetto a quelli usati precedentemente a tale riguardoCome notato da Arbatov, in risposta agli eventi ucraini recenti gli Stati Uniti non hanno affrontato la questione del  rilancio di una quarta fase di dispiegamento del sistema di difesa antimissilistico in Europa, che molto ha preoccupato la controparte russa. "Gli Stati Uniti non sono tornati su questo argomento. La politica di contenimento non è completamente stabilita: si presuppone la diffusione di nuove basi militari, il dispiegamento di forze che molto ricordano i tempi della guerra fredda. Quindi il tono di Putin è stato calmo. Credo che il Presidente non sia nemmeno contrario alla ripresa del dialogo relativo al controllo delle armi" - ha aggiunto l'esperto.

Secondo Gleb Pavlovsky, Presidente della Foundation for Effective Politics (FEP) "Putin, in sostanza, segue una linea molto moderata e ragionevole essendo consapevole della problematicità della situazione. "Come ha osservato l'esperto nel corso di un'intervista al quotidiano "Moskovsky Komsmolets ", la leadership russa vive l'isolamento internazionale come una minaccia e sta puntando ad un "allentamento della crisi". "Questa tendenza è evidente già da qualche tempo. Ma adesso Putin ha promesso di intercedere con le milizie. Fino ad ora questo non era accaduto" - ha detto il politologo. Sergey Karaganov (Preside della Facoltà di Economia e Politica mondiale presso la Scuola superiore di Economia) ha affermato in un'intervista a "Газете.RU" che il discorso di Putin è stato di carattere conciliante. Questo dimostra che "la Russia si asterrà dal partecipare ad una successiva fase di escalation del conflitto " e "questo è un messaggio rivolto a tutti, comprese le élites burocratiche".

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