Linguisti assoldati nella lotta alla corruzione

Il Servizio federale russo di sicurezza spera di rintracciare corruttori analizzando conversazioni registrate (Foto: Alamy / Legion Media)

Il Servizio federale russo di sicurezza spera di rintracciare corruttori analizzando conversazioni registrate (Foto: Alamy / Legion Media)

Gli specialisti dell’Istituto di Lingua russa dell’Accademia delle Scienze cercheranno significati nascosti in conversazioni telefoniche e blog, per conto dell'Agenzia di sicurezza nazionale Fsb

Secondo quanto riportato dal quotidiano Izvestia, l’Istituto di Lingua russa “V. V. Vinogradov” dell’Accademia Russa delle Scienze ha firmato un contratto con una delle unità tecniche dell’Fsb (il Servizio federale di sicurezza della Russia) per aiutare l’agenzia ad analizzare conversazioni telefoniche e blog nell’intento di ricercare indizi di corruzione.

La legge

Secondo l’articolo 290 del codice penale russo, l’accettazione di tangenti sotto forma di  denaro contante, titoli, beni o prestazioni illegali di servizi di carattere materiale, è punibile con la reclusione fino a tre anni; sei, qualora si parli di importi cospicui. Nel caso in cui il sospettato sia titolare di una carica pubblica o il capo di un governo locale, la sanzione potrebbe raggiungere i 10 anni di carcere

L’Istituto elaborerà una serie di linee guida per l’analisi di vari tipi di comunicazioni verbali in modo da facilitare gli inquirenti nella risoluzione di casi legati all’articolo 290 del codice penale della Federazione Russa (sulla ricezione di tangenti).

I ricercatori forniranno ai servizi di intelligence un metodo pratico che consentirà loro di rilevare messaggi nascosti sulla ricezione o concessione di tangenti, in testi o conversazioni registrate. In particolare, i linguisti ritengono che l’analisi delle caratteristiche semantiche e psicologiche dei testi possa aiutare a chiarire il rapporto esistente tra gli interlocutori del discorso e rivelare la presenza di informazioni nascoste o mendaci nella conversazione.

I rappresentanti dell’Istituto di Lingua russa dell’Accademia delle Scienze non hanno potuto rilasciare subito dichiarazioni in merito, pertanto, il quotidiano Izvestia si è rivolto ai rappresentanti del laboratorio di psicologia del discorso e di psicolinguistica dell’Istituto di Psicologia dell’Accademia delle Scienze, che collaborano al progetto. Una dipendente del laboratorio, Irina Zachesova, ha spiegato che oggigiorno è già possibile analizzare l’esistenza di messaggi nascosti in testi scritti o in conversazioni registrate, benché al momento non esista ancora un software di supporto e tutto debba essere fatto “manualmente”.

“In realtà è già possibile farlo. Il lavoro viene condotto da un gruppo di esperti mediante la valutazione di tutte le espressioni di un individuo. Ora stiamo lavorando alla classificazione degli enunciati -, spiega Irina Zachesova. - Questo tipo di analisi tiene conto del contesto nonché della risposta dell’interlocutore. Dopodiché analizziamo la coerenza della conversazione con l’ausilio di metodi statistici. Inoltre, cerchiamo di rintracciare e identificare l’intenzione di ciascuna affermazione. In altre parole, siamo in grado di determinare se una persona sta parlando di una cosa, ma in realtà vuole dire qualcosa di completamente diverso”.

Maksim Krongauz, direttore dell’Istituto di Linguistica dell’Università Statale Russa di Studi Umanistici, ritiene che, per quanto questo metodo possa essere sviluppato, alla fine non funzionerà. Anche Tatiana Bazzhina, psicolinguista presso la Facoltà di Filologia dell’Università Nazionale di Ricerca “Scuola Superiore di Economia”, nutre delle perplessità circa l’idea.

“Il linguaggio figurato delle conversazioni può cambiare costantemente. Ciò ostacola notevolmente l’identificazione di un potenziale corrotto, che potrà essere identificato solo qualora pronunci la parola tangente”, afferma la ricercatrice.

Il dottore in Filologia e primo ricercatore presso l’Istituto del Cervello Umano dell’Accademia Russa delle Scienze, Dmitri Spivak, fondatore di un campo della linguistica che studia gli stati alterati della coscienza, ha invece dato un giudizio positivo circa questa iniziativa.

“È possibile identificare i messaggi nascosti perché risaltano rispetto al testo generale. Chiaramente, questo tipo di analisi richiede una lunga preparazione e per il momento non esistono metodi pronti all’uso. Stiamo, tuttavia, parlando di un problema attuale, e non solo dal punto di vista del concedere o ricevere tangenti, - spiega Spivak. - Un testo può essere costruito in modo tale da attrarre o indurre una persona a fare qualcosa. L’individuazione di significati nascosti nel testo potrebbe, ad esempio, aiutare a individuare anche messaggi subliminali”.

Per leggere l'articolo in versione originale cliccare qui

Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie