Il Presidente Vladimir Putin in collegamento Tv durante un incontro del Club Valdai (Foto: Kommersant)
Per la prima volta dopo essere stato eletto per il suo terzo mandato presidenziale, Vladimir Putin, il 25 aprile 2013, risponderà in diretta televisiva alle domande dei cittadini.
“Mantenendo fede alla tradizione più che decennale nella conduzione di questo tipo di programmi, il Capo dello Stato risponderà nel corso di una diretta televisiva alle domande dei cittadini russi circa la vita socio-politica e socio-economica del Paese”, si legge sul sito web del Cremlino.
Potranno rivolgere i propri quesiti al Presidente sia gli ospiti presenti nello studio televisivo sia le persone che si recheranno alle piattaforme speciali allestite proprio per l’occasione in diverse città della Russia. I cittadini potranno inoltre inviare le loro domande via Sms, attraverso il sito Internet della “linea diretta” o chiamando il call center del programma.
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Vladimir Putin iniziò a dialogare in diretta televisiva con i suoi cittadini all’inizio del suo primo mandato. La tradizione si mantenne anche nel 2008, quando Putin fu nominato primo ministro. Anno dopo anno, i suoi interventi televisivi si sono fatti sempre più lunghi. L’ultima volta, il 15 dicembre del 2011 (cinque giorni dopo la prima manifestazione di protesta svoltasi a Mosca contro le frodi elettorali e con il coinvolgimento di migliaia di persone), l'allora premier e candidato alla Presidenza della Russia parlò con il popolo per più di quattro ore e mezza.
“L’obiettivo del Presidente non è mai stato né mai sarà quello di battere un record -, ha comunicato il suo portavoce Dmitrij Peskov. - Egli rimane sempre fino all’ultimo in modo da potere rispondere a tutte le domande. E l’abbondanza di temi e domande cresce di anno in anno, quindi è normale che la durata del programma aumenti”.
Nel corso degli anni, durante i colloqui con il Presidente, i cittadini russi hanno spesso sollevato temi piuttosto scottanti, come le elezioni parlamentari del 2011, l’arresto e la prigionia di Mikhail Khodorkovskij e il terrorismo. Ma la stragrande maggioranza dei quesiti riguardano le pensioni, gli stipendi dei dipendenti statali e la situazione dei servizi pubblici e di alloggio.
Oltre a ciò, secondo il capo della fondazione “Peterburgskaja politika”, Mikhail Vinogradov, questa volta potrebbero essere sollevate anche delle domande relative al governo (la comunità di esperti sta già discutendo attivamente la spaccatura tra il Cremlino e il gabinetto dei ministri, nonché i risultati formali del primo anno di Presidenza di Putin).
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