Mattarella a Mosca, l’Italia fa da collante nello strappo tra Ue e Russia

Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, a sinistra, stringe la mano al Presidente russo Vladimir Putin. Fonte: Reuters

Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, a sinistra, stringe la mano al Presidente russo Vladimir Putin. Fonte: Reuters

Putin ha definito Roma “un partner affidabile”: un’accoglienza che la leadership russa difficilmente riserverebbe a qualunque altro Stato dell’Ue in questo momento di forti tensioni internazionali. Il commento dell'analista Vladimir Mikheev

La tre giorni del Presidente della Repubblica italiano in Russia non poteva di certo prescindere dal quadro geopolitico attuale. La posizione dell’Italia sulle due questioni più scottanti – la giravolta dell’amministrazione Trump nei confronti di Bashar al-Assad e la richiesta al G7 di isolare la Russia – è stata molto equilibrata, fatto che non è passato inosservato al Cremlino. E che infatti ha portato i suoi frutti. Vladimir Putin ha confermato al Presidente Mattarella che l’Italia è un “partner affidabile” per la Russia. In questo momento la leadership russa difficilmente potrebbe dire lo stesso di qualunque altro Stato membro occidentale dell’UE.

G7: una voce fuori dal coro

L’agenda del G7 dei ministri degli Esteri che si è tenuto a Lucca (nel 2017 la presidenza del G7 spetta all’Italia) è stata dominata dalle dichiarazioni del Ministero degli Esteri britannico Boris Johnson che ha insistito per imporre sanzioni al regime siriano e all’esercito russo per il presunto uso di armi chimiche nella provincia di Idlib, in Siria.

Johnson si è tradito da solo ammettendo che non ci sono prove che la Russia fosse a conoscenza dell’attacco chimico. “Non sappiamo se i russi siano coinvolti”, ha dichiarato.

Nel frattempo i ministri del G7 hanno approvato l’intenzione di estromettere il regime di Assad come più volte richiesto da Trump. Il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano fa pressioni perché la Russia “sia coinvolta il più possibile nel processo di transizione politica in Siria”.

La richiesta arriva con un po’ di ritardo visto che Mosca è già impegnata nel portare le fazioni in guerra in Siria al tavolo dei negoziati sia a Ginevra sia ad Astana.

Per quanto riguarda le sanzioni alla Russia invece non è stato raggiunto alcun consenso. Alfano si è espresso in maniera contraria all’idea di punire la Russia per peccati non meglio precisati: “Le sanzioni non sono mai un fine, ma un mezzo per il raggiungimento dell'obiettivo”. Anche in precedenza l’Italia aveva votato contro il prolungamento automatico delle sanzioni, dichiarando che una tale mossa richiedeva un serio riesame della situazione.

Il Presidente Mattarella in visita a Mosca ha rinnovato le condoglianze di tutto il Paese per il “terribile” attacco alla metropolitana di San Pietroburgo ribadendo al Presidente russo Putin che “insieme si può contrastare con più efficacia il terrorismo”.

L’autolesionismo avrà fine?

La riluttanza dell’Italia nell’aggravare le relazioni bilaterali è in parte motivata da oltre un decennio di crisi interna: la crescita del Paese è bloccata, le performance sono tra le peggiori dei membri dell’Eurozona, se si esclude la Grecia. Le banche italiane sono schiacciate da una massa di crediti deteriorati che ha raggiunto livelli record, pari a 350 miliardi di euro. Intanto le sanzioni europee e le contro-sanzioni russe sono già costate all’Italia lo 0,1% del pil e una perdita di circa 80.000 posti di lavoro.

L’import-export è in caduta verticale, con un volume complessivo che è passato da 54 a 20 miliardi di euro. Il commercio – come affermato da Putin nell’incontro con Mattarella – “è al collasso, è 2 volte e mezzo inferiore rispetto a prima”. Quest’anno sembra che ci sia una inversione di tendenza, con una crescita del 30%. Ma è uno sviluppo sostenibile?

Un dialogo privilegiato

Durante la visita il Presidente Mattarella ha puntualizzato: “L’Italia e la Russia sono Paesi amici con rapporti duraturi” e questo è un dato di fatto. Mattarella ha poi aggiunto che l’amicizia tra i due paesi è “solida” e “resiste” anche nelle difficoltà di contesto mondiale.

Sulla stessa linea si muove la controparte russa, come affermato pubblicamente da Putin e da Dmitrij Medvedev, il quale ha sottolineato la disponibilità della Russia a riallacciare rapporti dinamici con tutti i Paesi europei. Con l’Italia tuttavia il dialogo è sempre stato privilegiato. Marcando la differenza rispetto agli altri Paesi Mosca intende lodare il coraggio del governo italiano nel portare avanti una politica autonoma nei confronti della Russia, nonostante le circostanze avverse, per giunta senza mai oltrepassare i limiti imposti dalla politica estera condotta dall’UE e tenendo conto dalla solidarietà transatlantica.

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