Corea del Nord & Co., un nuovo conflitto mondiale è vicino?

Vignetta di Dan Pototsky

Vignetta di Dan Pototsky

Gli esperti russi avvertono della possibilità dello scoppio di una guerra internazionale nei prossimi 10 anni. Alla base delle loro congetture vi sarebbe la teoria dei cicli economici e il loro impatto sul livello di aggressività militare nel mondo

“La prossima guerra mondiale potrebbe scoppiare nei prossimi 10 anni. Per il momento, tuttavia, non è possibile stabilire se sarà fredda o calda”, ha dichiarato Sergei Malkov, professore dell’Università Statale di Mosca e membro dell’Accademia delle Scienze Militari, un’organizzazione non governativa di ricerca scientifica.

“Una situazione di forte instabilità politica e tecnologica ci attende nei prossimi 10 anni”, ha aggiunto l'esperto, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax, durante una riunione del gruppo di lavoro in materia di formazione del personale del complesso militare-industriale del Consiglio presidenziale per la scienza e l’istruzione.

L’accademico ha fatto riferimento alla teoria dei cicli economici, elaborata dall’economista sovietico Nikolai Kondratiev, secondo la quale l’economia mondiale si sviluppa in cicli. Ogni “ciclo di Kondratiev”, chiamato anche “onda”, dura dai 40 ai 60 anni. Il passaggio da un ciclo all’altro è segnato da rivoluzioni tecniche e tecnico-scientifiche.

Ogni onda si compone di due fasi: una crescente, durante la quale si osservano tassi di crescita economica piuttosto elevati, e una decrescente, con tassi di crescita relativamente bassi.

Oltre alle onde di Kondratiev, nella teoria economica vi sono anche i cicli brevi di Žugljar, della durata di 7-12 anni, e i cicli lunghi di Kuznec, della durata di 16-25 anni.

Malkov ha rivelato che gli specialisti dell’Università Mgu hanno analizzato i cicli economici e il livello di aggressività militare nel mondo, nel corso degli ultimi 200 anni, e sono giunti alla conclusione che i due conflitti mondiali e i cicli economici coincidono. “In che momento ci troviamo noi adesso? Siamo alla fine della quinta onda di Kondratiev e stiamo passando alla sesta fase di sviluppo tecnologico -, ha spiegato Malkov. - Ci attende la Terza Guerra Mondiale, che scoppierà nei prossimi 10 anni”.

Viktor Kovalev, segretario scientifico dell’Accademia delle Scienze Militari, ricercatore di Scienze tecniche e vice caporedattore della rivista Strategicheskaja stabilnost (Stabilità strategica) ha appoggiato il collega e ha dichiarato: “Malkov ha parlato dell’esistenza di determinati modelli. Ora, si stanno concludendo, praticamente nello stesso momento, il grande ciclo di Kondratiev, il ciclo di Žugljar e quello di Kuznec. Un’analisi retrospettiva della storia mondiale ci dimostra che, in momenti simili, una grande guerra risulta molto probabile. Ci troviamo in un periodo di grande instabilità politica. Il mondo verrà sottoposto a grandi cambiamenti”.

Secondo l’esperto, l’uscita dalla crisi globale degli anni 2008-2010 non porterà quasi sicuramente a una crescita sostenibile. Al contrario è molto probabile che scoppi presto una nuova crisi economica globale, che “produrrà una notevole instabilità politica e sociale, sconvolgimenti e conflitti militari”.

“Nel periodo 2014-2025 ci troveremo a far fronte, molto probabilmente, a importanti cambiamenti geopolitici e geo-economici, simili a quelli avvenuti tra il 1937 e il 1955, che apriranno la strada alla diffusione globale di nuove e rivoluzionarie tecnologie”, ritiene Kovalev.

L’accademico ha precisato, tuttavia, che ciò non significa che nei prossimi 10 anni “verranno lanciati squadroni di aerei e missili da crociera, e verranno fatte esplodere bombe nucleari”. “La guerra potrebbe verificarsi anche in altri settori, come ad esempio a livello di intelligence, con un coinvolgimento illimitato di altri mezzi, tra cui l’avvio di attività terroristiche sul territorio nemico. Ma ciò non significa che lo scontro sarà meno distruttivo”, riporta il quotidiano Vzgljad citando le parole di Kovalev.

Alla domanda: In quale angolo del pianeta è probabile che scoppi il nuovo conflitto mondiale?, Kovalev ha risposto: “Le regioni in cui potrebbe avere origine il conflitto sono l’Estremo Oriente, il Medio e Vicino Oriente, i territori dell’ex Unione Sovietica, in particolare il Caucaso, l’Ucraina e alcuni Paesi dell’Asia Centrale, Pakistan e India”.

L’esperto ritiene che la Corea del Nord non sarà la causa scatenante del nuovo conflitto mondiale. Pyongyang non muoverà guerra a nessuno”, assicura Kovalev.

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