Il 5 settembre 1698, Pietro il Grande introdusse una tassa sulla barba per avvicinare i suoi sudditi alla moda europea. Per assicurarsi che questi ultimi obbedissero fu introdotto uno speciale gettone di metallo che fungeva da ricevuta di pagamento per poter avere la barba.
Verso la fine dell'anno, l'ordine di radersi la barba fu esteso a quasi tutti i cittadini e fu stabilita una tassa per evitare che la direttiva non venisse rispettata. Secondo la normativa in vigore nel 1705, tutta la popolazione maschile del Paese, tranne i sacerdoti, i monaci e i contadini, erano obbligati a radersi la barba e i baffi. L'imposta sulla barba variava a seconda della classe sociale di una persona. Furono stabilite quattro categorie di imposte: i cortigiani, le guardie dei nobili e i funzionari dovevano pagare 600 rubli all'anno (una somma di denaro enorme per quei tempi); i commercianti, 100 rubli all'anno; chi viveva in città, 60 rubli all'anno e i servi, i cocchieri e le altre classi di residenti a Mosca dovevano pagare 30 rubli all'anno. La tassa non fu imposta ai contadini, ma ogni volta che entravano in città veniva preso un copeco per “la loro barba”. La tassa fu abolita solo nel 1772
Ai tempi di Rurik, che governò Novgorod dall’826 fino a Vladimir Monomakh (12mo secolo), la gente portava una folta barba e i capelli lunghi fino alle spalle in stile romano (anche se in seguito, all’epoca di Yaroslav il Saggio, le persone iniziarono a tagliarsi i capelli all’altezza delle orecchie)
Sotto Monomakh, baffi, barbe e capelli venivano portati molto lunghi. Le persone giudicavano il potere e la forza di un uomo russo in base alla foltezza e alla pulizia della sua barba. Non c'era insulto peggiore che sputare sulla barba
In seguito, le acconciature divennero più ordinate. Nella foto, l'aspetto di Aleksandr Nevsky (13mo secolo) è piuttosto classico. I baffi e la barba sono accuratamente tagliati, ma non rasati
Pietro il Grande emanò un decreto in cui ordinava a tutti di radersi la barba. Lo stesso zar tagliò la barba dei suoi nobili con un’ascia sul palco delle esecuzioni del boia. La rasatura della barba andava contro la tradizionale idea ortodossa della bellezza maschile e contro l'immagine considerata degna di un uomo: è per questo che l'introduzione di questa legge provocò proteste e disapprovazioni di massa In seguito, per qualche tempo, fecero il loro ingresso nella vita quotidiana le parrucche cotonate, come omaggio alla moda europea
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