Il viaggio verso l'astrazione di Kandinskij in mostra a Milano

Vasilij Kandinskij è considerato l’artista che diede anima al colore. Tuttavia, prima di occuparsi seriamente di pittura, conseguì una laurea in giurisprudenza all'Università di Mosca. Ma a 30 anni decise di dedicarsi definitivamente alla pittura

Vasilij Kandinskij è considerato l’artista che diede anima al colore. Tuttavia, prima di occuparsi seriamente di pittura, conseguì una laurea in giurisprudenza all'Università di Mosca. Ma a 30 anni decise di dedicarsi definitivamente alla pittura

Emanuele Cremaschi
Quasi 50 opere e 85 tra icone, stampe popolari ed esempi di arte decorativa compongono l'esposizione inaugurata al MUDEC. Nella nostra fotogallery, i capolavori (alcuni inediti per l'Italia) visitabili fino al 9 luglio
Per il centenario della Rivoluzione russa e a ridosso del centocinquantesimo anniversario della nascita dell’artista, al MUDEC di Milano è stata allestita la mostra “Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione”
L’esposizione resterà aperta al pubblico dal 15 marzo al 9 luglio 2017
In mostra ci sono 49 opere e 85 tra icone, stampe popolari ed esempi di arte decorativa
Il pubblico italiano potrà ammirare anche la prima opera astratta di Kandinskij: “Quadro con cerchio”, del 1911, smarrita per molti anni
L’esposizione vuole raccontare il “periodo del genio” dell’artista russo, ovvero quel percorso che lo porta alla svolta completa verso l’astrazione
“Kandinskij andò in cerca dell’astrazione attraverso un percorso spirituale – ha raccontato a Rbth Silvia Burini, co-curatrice della mostra (in foto) -.  Un’esperienza sinestetica che il pittore ravvisò nella più astratta della arti, la musica, in particolare quella di Arnold Schönberg con il quale ebbe una lunga corrispondenza, e che voleva far vivere a chi guardava i suoi quadri. Nel percorso della mostra offriamo al visitatore la sensazione di quell’esperienza attraverso installazioni multimediali”
Le opere, alcune delle quali mai viste prima in Italia, provengono dai più importanti musei russi come l’Ermitage di San Pietroburgo e la Galleria Tretyakov di Mosca
La mostra rivela il periodo della formazione dell’immaginario visivo dell’artista, profondamente radicato nella tradizione russa, e il suo percorso di svolta ormai già compiuta verso l’astrazione, dall’ultimo Ottocento fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non fare più ritorno in madrepatria
Il primo lavoro astratto nell’opera creativa di Vasilij Kandinskij, e in generale la prima astrazione al mondo, è considerato "Quadro con cerchio", dipinto nel 1911 e oggi conservato al Museo Nazionale della Georgia, a Tbilisi
La pittura nella sua mente era strettamente associata alla musica e anche la sintesi tra le arti era per lui molto importante: egli infatti non si limitava alla pittura e alla musica, ma studiò anche design di interni, creava schizzi di pittura su porcellana, abbozzava abiti e mobili, si interessava di fotografia e cinema
Così come ha spiegato la co-curatrice Silvia Burini, nella mostra di Milano ci si è focalizzati sul lungo periodo russo di Kandinskij, protrattosi sino al 1921
E della sua patria Kandinskij ebbe sempre grande nostalgia, così come documentano alcuni suoi scritti

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie