Il premier italiano Paolo Gentiloni, a sinistra, con il Presidente russo Vladimir Putin a Sochi.
: ReutersDalla lotta al terrorismo alle crisi in Siria e Ucraina, passando per la questione libica. Sono stati questi i temi affrontati dal premier italiano Paolo Gentiloni e dal Presidente russo Vladimir Putin durante il loro incontro di oggi a Sochi, al quale erano presenti anche il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il vice premier russo Arkadij Dvorkovich, responsabile dei rapporti economico-commerciali con l'Italia. “Un’opportunità”, secondo Gentiloni, per uno “scambio di opinioni in vista dell’importante vertice del G7” che si terrà a Taormina, in Sicilia, fra dieci giorni.
Sul tavolo, oltre alle questioni di carattere internazionale, anche i rapporti bilaterali e la firma di importanti accordi in ambito economico ed energetico. Eni e Rosneft, compagnia petrolifera russa, hanno firmato un accordo di cooperazione nei settori exploration & production, nella raffinazione, nel trading, nella logistica e marketing, nella petrolchimica e nei settori tecnologico e dell'innovazione, sia in Russia sia all'estero. La firma è stata posta dall’amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin, e dall'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Stretta di mano fra Paolo Gentiloni e Vladimir Putin. Fonte: Reuters
In ambito bilaterale Rosneft ha siglato nuovi accordi di cooperazione anche con altre realtà italiane, tra cui il Politecnico di Torino che, insieme all’università Mgimo di Mosca, avvieranno programmi di formazione avanzata e progetti di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore petrolifero e del gas naturale, con l’obiettivo di avviare progetti di ricerca congiunta, permettendo ai futuri tecnici e ingegneri di Rosneft di potersi formare in Italia. A tutt’altro settore appartiene invece l’accordo raggiunto tra Anas, Russian Direct Investment Forum e Avtodor per la gestione congiunta di tratti stradali e in particolar modo della tratta di circa 300 chilometri tra Mosca e Rostov.
Nella storica daciapresidenziale Bocharov Ruchej sulle coste del Mar Nero Gentiloni ha definito i rapporti tra Italia e Russia “ottimi ed eccellenti”, nonostante la “delicata situazione internazionale in cui ci troviamo”.
Il premier italiano Paolo Gentiloni, a sinistra, con il Presidente russo Vladimir Putin a Sochi. Fonte: Reuters
“Siamo molto lieti di vedervi – ha detto Putin –, abbiamo visto un certo declino nell’interscambio italo-russo, ma da quando è diventato primo ministro l’interscambio ha cominciato a crescere. Nei primi mesi è cresciuto del 28% e noi siamo molto lieti di parlare con lei di tutte le questioni che riguardano Italia e Russia”. Una ripresa definita “molto incoraggiante” dal premier italiano, nonostante le sanzioni. E a proposito di sanzioni, Gentiloni ha affermato che “l’Italia non romperà in solitaria con i suoi alleati” dell’Unione Europea, perché le decisioni sul loro rinnovo “non possono essere prese con il pilota automatico senza essere precedute da una discussione”.
Al termine dell’incontro, il premier Gentiloni ha dichiarato alla stampa che esistono “aree di cooperazione nella lotta contro il terrorismo e nella gestione delle crisi regionali”, e che come presidente di turno del G7 è importante “poter acquisire il punto di vista del Presidente Putin”. “Abbiamo minacce comuni e serve una risposta comune”, ha concluso il premier.
Rispondendo ai giornalisti in merito al colloquio spinoso fra Donald Trump e Sergej Lavrov, durante il quale il Presidente Usa avrebbe presumibilmente riferito dei segreti di Stato al ministro russo degli Esteri, Putin ha detto: “Se l’amministrazione Usa lo riterrà possibile, possiamo fornirvi la registrazione dell’incontro”.
Il capo del Cremlino ha poi parlato di “schizofrenia politica” in atto negli Stati Uniti e di una fomentazione di sentimenti antirussi: un atteggiamento “nocivo”, ha detto Putin, che ha infine evitato commenti sull’operato di Trump: “Per quanto riguarda la valutazione di Trump non è affare nostro, ma del popolo americano”.
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